FLOG: Comics Party

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2002 16:32
FLOG: Comics Party

Alla Grande Famiglia dei COMICS si ispira il Party per questo CARNEVALE 2002, che l'Auditorium Flog di Firenze celebra martedi 12 Febbraio proponendo un concerto davvero inusuale.
Sul palco saliranno infatti i Fratelli Sberlicchio, formazione in rapida ascesa nell'universo live italiano, grazie anche ad una serie di esibizioni travolgenti nei club più importanti d'Italia.
Il loro repertorio guarda agli anni '80 ed alla produzione musicale più "radiofonica" di quel periodo, con brani trasformati in una chiave più attuale e divertente che oscilla tra Rock, Punk, Ska e Dance.

Avete presente il meglio (pardon, il peggio) degli anni '80? Beh, i Fratelli Sberlicchio di quella musica, "usa e getta", pronto consumo, legata ad un periodo che ha detto poco o nulla sul piano qualitativo sono diventati i nuovi paladini in salsa kitsch e demenziale. Da Madonna ai Righeira passando attraverso trascinanti medley dei Ricchi e Poveri e la "peggiore" Sabrina Salerno, il mieloso Tempo delle Mele (in versione Ska) ed altre incursioni nel kitsch più estremo, il loro concerto è un incessante alternarsi di canzoni riposte in un angolo lontano della memoria.

Non si limitano, in verità, alla pura semplice esecuzione: quello degli Sberlicchio è un vero e proprio spettacolo dove i componenti del gruppo si travestono, animano coreografie e offrono una rivisitazione dei brani attualizzata con sonorità di oggi. Provocazione e sberleffo per uno show da ridere, da ballare, ideale per un Party di CARNEVALE; segue una lunga Rock/Funky/Dance consolle con Djs Session.

Giovedi 14 Febbraio, all'AUDITORIUM FLOG di Firenze, ritorna per una delle 4 tappe italiane del tour invernale, il tatuato HENRY ROLLINS con la sua nuova band MOTHER SUPERIOR, con cui ha già realizzato 2 album molto ben accolti da pubblico e stampa.
La carriera del frontman parte all'inizio degli Anni 80 con la seminale band HardCore BLACK FLAG; dopo la fine di quella esperienza ROLLINS dà inizio alla formazione che porta il suo nome, con la quale gira il mondo da moltissimi anni.
Parallelamente, il talento dell'intransigente e stakanovista ROLLINS si fa notare anche come attore, come columnist e giornalista, nonché apprezzato scrittore e performer di 'spoken word', dove racconta con pungente ironia e sarcasmo storie vissute in giro per il mondo con le sue bands.
Personaggio per certi versi ostico e controverso, è da un altro punto di vista affascinante, e reale punto di riferimento per tutto l'Underground.
La sua filosofia DIY (Do It Yourself - fai da te), lo ha portato a fondare anche una propria casa editrice con la quale pubblica opere di artisti di culto, sconosciuti magari al grande pubblico; svolge così un'importante opera di divulgazione di piccoli e grandi talenti sommersi, in linea con la sua personale visione dello 'show-biz'.
La sua musica è dura e tagliente: spazia dall'Hard Rock al Blues al Metal all'HardCore fino al Jazz, il tutto interpretato con la tipica furia espressiva di HENRY ROLLINS. I suoi concerti sono avvenimenti imperdibili per l'intensità che è in grado di sprigionare ancora oggi sul palco, superiore a quella di molti teenager che sono cresciuti ispirandosi a lui.
La data di FIRENZE, all'Auditorium FLOG, è stata anticipata al 14 FEBBRAIO, ed è l'occasione per gustarsi live l'ultima fatica del Titano HENRY, il nuovo Cd "Nice" finito di registrare recentemente, durante le pause tra un tour e l'altro dell'inarrestabile HENRY ROLLINS BAND.

Benvenuti alla Festa Occitana con LOU DALFIN in concerto, sabato 16 Febbraio all'AUDITORIUM FLOG di Firenze.

Il progetto LOU DALFIN nasce nel 1990 da un’idea di Sergio BERARDO, suonatore di ghironda, (antico strumento popolare), e polistrumentista occitano, autentica autorità in questo campo e in quello della musica tradizionale. Protagonista di spicco del Folk-revival in Italia grazie all’intensa attività concertistica come solista e con il gruppo “La Ciapa Rusa”, Sergio BERARDO riunisce alcuni musicisti provenienti dalle più diverse estrazioni, dal Jazz, dal Rock e dal Folk. Fin dagli esordi riesce ad amalgamare le atmosfere della musica tradizionale, i suoi strumenti, i suoi canti e le sue danze, alle sonorità più aspre e martellanti del Combat Rock, dando vita ad uno spettacolo in cui convivono melodie millenarie e travolgente energia.
In breve tempo i LOU DALFIN sono diventati ‘fenomeno di costume’ per le zone Occitane e dintorni, con concerti che si trasformavano in vere e proprie maratone di festa.
A differenza di molti altri gruppi che hanno inserito in organico strumenti della tradizione popolare colorando ‘etnicamente’ la loro musica, i LOU DALFIN hanno applicato un procedimento del tutto inverso, attingendo dalla secolare tradizione dei temi e delle ballate Occitane per poi sposarle con sonorità moderne.

Questo li ha portati ad essere completamente a loro agio sia suonando in un centro sociale che in una festa di piazza, davanti ad un pubblico molto eterogeneo sia per età che per gusti musicali.
L’Occitania è una regione che comprende parte della Spagna, tutto il sud della Francia e alcune vallate del Cuneese e del Torinese, dove si parla un dialetto che deriva direttamente dall’antica “lingua d’oc” dei Trovatori.
Un’intensissima serie di esibizioni in tutta Europa, oltre che in importanti Festival, ha rodato il gruppo tanto da farli conoscere ovunque grazie all'energia esplosiva dei loro concerti.

E’ da poco uscito il quinto album, “La Flor de Lou Dalfin”, in cui hanno raccolto alcuni dei loro brani migliori arricchiti da ancora più 'forza', frutto dell’affiatamento raggiunto dalla formazione.
Una girandola di colori, suoni, antichi strumenti e ritmi emozionanti, uniti ad un appassionante Combat Rock per lasciarsi trascinare in una serie di gighe vorticose !!!
“ … Siamo in 30 o forse 40, siamo tutti ladri, Dio che banda, ed io il più fetente, sono il capo della mandria.

Facce da galera, schiavi … ed io, il più crudele, sono il maestro dei banditi …” da “Bandits”.
LOU DALFIN lo avevano registrato quasi 10 anni fa dedicandolo all’allegra ‘banda Craxi’. Corsi e ricorsi storici; non è che vi ricorda qualche nuovo statista emergente, non a caso lanciato da Messer Bettino ??

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