Bistecca con l’osso: anche in Italia c'e' una ammalata della variante umana della mucca pazza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2002 15:17
Bistecca con l’osso: anche in Italia c'e' una ammalata della variante umana della mucca pazza

Entro il prossimo aprile la proposta della Commissione europea di innalzare da 12 a 30 mesi l’età che fa scattare l’obbligo della rimozione della colonna vertebrale dei bovini potrebbe essere accolta dal Comitato scientifico veterinario. Annunciava proprio ieri la Regione Toscana.
Puntuale come un treno svizzero arriva la notizia che anche in Italia c'e' una ammalata della variante umana della mucca pazza.
"Ci saranno altre vittime e non poche -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- se prestiamo fede alle previsioni dell'Imperial College di Londra che pronostica per il decennio, in Gran Bretagna, ben 136.000 casi o della Scuola di Igiene e Medicina tropicale di Londra che ne prevede solo 40.000.
Noi riteniamo la carne italiana ancora insicura, perche' continuano a circolare farine animali e perche' esiste un mercato nero delle carni, mafioso e non.

Sulla carne della mafia e' iniziato il polverone perche' la si accusa di commercio illegale di carne infetta. Certamente la mafia partecipa a tale commercio, ma tale pratica e' diffusa anche a nord, con importazione di bovini dai Paesi balcanici. Ricordiamo che parte consistente dei 53 casi di mucche pazze sono state trovate a nord, dove insistono la stragrande maggioranza degli allevamenti. Si e' detto che 53 positivi su 540.000 test non sono molti ma si dimentica di ricordare che circa 100.000 bovini sono stati rottamati, cioe' non sono stati sottoposti ai test di controllo perche' non immessi sul mercato.

E' presumibile che un numero maggiore di casi positivi sia presente nei bovini rottamati che non in quelli portati al mattatoio; viene cosi' alterata la statistica sanitaria sulla reale dimensione del fenomeno".

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