Il Pegaso d'Oro premia il presidente del Senegal

Redazione Nove da Firenze
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11 dicembre 2001 15:36
Il Pegaso d'Oro premia il presidente del Senegal

Firenze - In premio per la lunga attività artistica e per essersi distinto come uno tra i maggiori autori contemporanei italiani, il pittore fiorentino Luca Alinari ha ricevuto oggi dalle mani del presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, la Targa d'Argento della Regione Toscana, uno dei riconoscimenti più ambiti.
La premiazione si è svolta a Firenze in Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale, mentre nel vicinissimo Palazzo Bastogi con un'opera di Alinari è stato insignito il presidente della Repubblica del Senegal, Abdoulaye Wade, in visita ufficiale.

Si tratta del Pegaso d'Oro, il cavallo alato simbolo della Regione, massima onoreficenza di Toscana.
Come sempre opera unica realizzata da un artista di fama, nella circostanza il Pegaso d'Oro è stato affidato alla creatività di Luca Alinari. La Targa d'Argento che il presidente del Consiglio regionale ha consegnato all'artista intende anche premiare questa attività recente, oltre a ricordare i due suoi dipinti acquisiti un anno fa. Uno, dal titolo Un punto al centro dell'Italia, fu poi donato dalla Regione al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel corso della sua visita di Stato a Firenze.
Nato nel 1943 a Firenze, nei cui dintorni tuttora vive, Alinari espose la sua prima personale alla galleria Inquadrature al 1968.

Da allora si è imposto come uno degli autori più significativi dell'arte contemporanea italiana, grazie a una vasta produzione di dipinti e opere grafiche, che costituiscono il diario fantastico delle vicende del nostro tempo.
Le opere recenti sono testimoni della sua espressione più compiuta. Con sempre maggiore libertà e originalità, l'artista è riuscito a costruire negli ultimi dipinti una dimensione lirica e fantastica estremamente coinvolgente in virtù di una straordinaria capacità emozionale e evocativa.

La pop - art, le avanguardie storiche, gli autori classici sono certamente i filoni ai quali esplicitamente Alinari si richiama.
Il percorso artistico di Alinari si snoda in un crescendo senza interruzioni scandito da una serie di importanti personali: tra le altre, a Palazzo Reale di Milano, a Ferrara, San Marino, Genova e a Palazzo Medici Riccardi di Firenze (1999) dove ha ottenuto uno straordinario successo di critica e di pubblico.
Nel 1982 partecipa alla Biennale di Venezia (sezione Italia) e nel 1986 alla Quadriennale di Roma (sezione Emergenze nella ricerca artistica in Italia dal 1950 al 1980), sino alle più recenti rassegne di Bologna e di Roma (Omaggio a Linus) e ad Anni Ottanta di Renato Barilli.

Successivamente è stato protagonista di numerose collettive e personali.
Nel 1999, a conferma di una fama ormai consolidata, la Galleria degli Uffizi ha acquisito un autoritratto di Alinari destinandolo alla collezione degli autoritratti d'artista, la più importante del mondo.
"Insistere sulla strada della collaborazione, accogliere e integrare, portare avanti iniziative che diano respiro all'attività di cui sono parte i paesi in via di sviluppo". Con queste parole il sindaco Leonardo Domenici ha dato il benvenuto al presidente della Repubblica del Senegal Abdoulaje Wade che questo pomeriggio si è recato in Palazzo Vecchio per portare il suo saluto alla città di Firenze.

A fare gli onori di casa al capo dello Stato senegalese, oltre al sindaco, il presidente della Regione Claudio Martini, gli assessori Marzia Monciatti e Stefano Bruzzesi. Dopo un primo saluto nel cortile del Michelozzo, il corteo, al suono delle chiarine, si è sciolto nella Sala di Clemente VII. "La nostra città, - ha aggiunto Domenici- deve affrontare le contraddizioni legate all'immigrazione e se siamo capaci di gestire bene le nostre relazioni, sarà sempre più agevole governare il fenomeno".

Alle parole del sindaco ha fatto eco il presidente Wade "emozionato dalla bellezza della stanza che fu di Clemente VII": "è importante, - ha detto Wade- eliminare l'immigrazione clandestina e inquadrare coloro che invece lavorano e si danno da fare. Solo così si creano le condizioni perché l'immigrato possa vivere in tranquillità e nel rispetto". Al termine dei saluti il Sindaco ha consegnato al presidente della Repubblica senegalese il sigillo della pace della Repubblica fiorentina e lo ha invitato a porre la sua firma nell'albo d'onore." Domenici ha poi ricordato l'impoegno di Firenze, nel portare avanti dall'anno scorso l'iniziativa della cancellazione del debito dei paesi poveri del mondo Il pomeriggio si è poi concluso nel salone dei Cinquecento con l'incontro con la comunità senegalese a cui ha preso parte l'assessore Marzia Monciatti: "Sono molti i progetti, - ha detto l'assessore Monciatti- che ci vedono impegnati nell'accoglienza e nell'interazione fra i popoli e culture diverse; progetti che vanno dall'istruzione, al lavoro, alla cooperazione.

Tanti cittadini del Senegal che qui abitano ne sono, non solo i fruitori, ma anche i costruttori ed animatori insieme alle istituzioni". L'assessore all'immigrazione si è poi congratulata con Wade per l'impegno teso a recuperare gli svantaggi dei paesi africani e a costruire pari opportunità con i paesi sviluppati in materia di infrastrutture, istruzione, salute e agricoltura. L'assessore Monciatti ha poi rivolto un particolare apprezzamento al coinvolgimento della gioventù nella costruzione di un nuovo Senegal.

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