Inquinamento atmosferico: allarmanti i dati dell’Arpat sull’andamento del benzene e delle polveri fini (PM10)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2001 16:09
Inquinamento atmosferico: allarmanti i dati dell’Arpat sull’andamento del benzene e delle polveri fini (PM10)

Un aumento consistente delle polveri fini (PM10) in tutta l’area urbana, sostanziale stabilità del benzene con forti rischi di superamento del limite nelle strade con forti flussi di macchine e in alcune parti della ztl. Sono queste le linee generali contenute nel rapporto annuale dell’Arpat (anno 2000) presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dall’assessore all’ambiente Vincevo Bugliani e dal responsabile della Sezione “Monitoraggio della qualità dell’aria” dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpat) Daniele Grechi Secondo il monitoraggio dell’Arpat in tutta l’area urbana c’è stato un superamento del PM10 pari a 55 microgrammi per metro cubo come media annuale contro i 40 indicati dalla legge.

Significativo il progressivo aumento di questo inquinante negli ultimi tre anni. Per il benzene nel 2000 c’è stato una sostanziale stabilità (10,9 microgrammi per metro cubo come media annuale e 16,9 ug/mc di media nella centralina di viale Rosselli, contro i 10 indicati come obiettivo di qualità dalla legge) “Questi dati, - ha detto commentato l’assessore all’ambiente Vincenzo Bugliani- confermano la gravità dei livelli di benzene e di PM10 in città e, per tutelare la salute di tutti i cittadini, dobbiamo cercare soluzioni per la loro riduzione, adottando provvedimenti per la limitazione della circolazione di quei veicoli responsabili di tali inquinanti, i motorini a due tempi e i vecchi diesel commerciali per trasporto merci, e favorendo i veicoli a basso o nullo impatto ambientale”.

“Gli autoveicoli diesel, - afferma Daniele Grechi- sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di PM10, insieme ai ciclomori a due tempi”. Il monitoraggio è stato effettuato in alcune zone della città in particolare il giardino di Boboli, viale bassi, viale Gramsci, viale Rosselli e via Ponte alle Mosse. Mentre le polveri risultano quasi sempre sopra la norma, (eccetto che a Boboli), il benzene ha un andamento più stabile , ma supera decisamente i limiti nelle zone con alto flusso di macchine come i viali di circonvallazione.

“In base In base alle disposizioni dettate dal Decreto del Ministero dell’Ambiente n.163/99 – continua Bugliani - ricorrono gli estremi per l’adozione dei provvedimenti di limitazione della circolazione previsti dal suddetto decreto, provvedimenti che in ragione degli inquinanti da contenere e dell’apporto delle specifiche sorgenti, devono essere rivolti sia verso una riduzione del traffico nel suo complesso, che in particolare, verso i vecchi veicoli alimentati a gasolio, ed in particolare diesel commerciali per trasporto merci, e i veicoli alimentati a Benzina, ed in particolare autovetture non catalizzate e soprattutto ciclomotori a 2 tempi.

Per questi motivi – conclude Bugliani – l’Amministrazione Comunale sta progettando la riconversione ecologica dei mezzi per il trasporto delle merci e altri provvedimenti, come ad esempio le targhe alterne e il car pooling, su quali abbiamo chiesto il cofinanziamento del Ministero dell’Ambiente”.

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