Ritornano gli artigiani italiani dal Giappone

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2001 09:08
Ritornano gli artigiani italiani dal Giappone

Per 20 giorni, nei grandi magazzini di Osaka e Tokyo, è stata ricostruita la mostra di "Artigianato e Palazzo", scelta da "Italia in Giappone" come unica manifestazione a rappresentare questa preziosa arte italiana.
"In un mondo così diverso dal nostro" -hanno detto Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani, ideatori e organizzatori della mostra che ogni anno si tiene nel Giardino di Palazzo Corsini- siamo riusciti a ricreare l'atmosfera delle botteghe artigiane italiane, riproponendo addirittura quei suoni che provengono dal movimento degli strumenti e che accompagnano ogni lavorazione manuale".
La prima parte dell'edizione giapponese di Artigianato e Palazzo si è svolta ad Osaka.

Venti artigiani, ospiti della Nikkei Shimbun, (il quotidiano finanziario più importante del Giappone), hanno esposto i loro prodotti al settimo piano dei Grandi Magazzini Hankyu, nell'ambito della manifestazione "Festa italiana" che ha avuto come madrina la principessa Giorgiana Corsini.
Oltre 10 mila visitatori al giorno hanno potuto così ammirare i prodotti dell'artigianato italiano e seguire con ammirazione le varie fasi di lavorazione "che a molti -hanno detto Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani- erano sconosciute".
La mostra si è poi trasferita a Tokyo con 40 artigiani che hanno esposto negli spazi prestigiosi del Museo dei grandi magazzini Isetan nel quartiere di Shinjuku.
"I nostri ringraziamenti" -hanno concluso Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani- "vanno allo sponsor unico della manifestazione, la Nikkei Shimbun ed alla "Fondazione Italia in Giappone 2001" che ha coordinato una serie di eventi programmati da marzo 2001 a marzo 2002".
"Artigianato e Palazzo è stata definita la mostra "più creativa" tra tutte quelle presentate in Giappone e di questo ne siamo molto fieri.

Gli artigiani hanno conosciuto un nuovo ed immenso pubblico - si calcola che i visitatori abbiano superato le 100.000 presenze! - e le vendite sono andate molto bene. Ci auguriamo che nell'immediato futuro l'auspicato sostegno dell'ICE (Istituto Commercio Estero) aiuti tutti gli artigiani per garantire a loro lo sviluppo anche in un futuro mercato europeo".
Osaka: tra gli espositori Il più giovane era Giuseppe Amato, ebanista milanese, raffinato nelle lavorazioni e nel design, accanto a lui - in un'orgia di vetri colorati - le lampade e le vetrate piombate di Mario Spatari.

Chiuso in una cabina di vetro con la sua mola, le mani esperte di Marcello della Moleria Locchi affascinavano il pubblico esterrefatto; davanti - in antitesi - la leggerezza delle carte fatte a mano con i colori della Toscana di Lea Bilanci. Poco più in là la maestria di Cinzia Lunghetti e delle sue incredibili tavole di scagliola. Davanti, guidati dal suono del martello e del cesello, trovavamo, circondato dai suoi sontuosi argenti, Giuliano Foglia sempre sorridente ed intento nelle lavorazioni a sbalzo e cesello.

E poi gli orecchini, le spille e le collane di Aprosio & Co. di perline di vetro riscuotevano un inaudito successo presso l'elegante gioventù locale! In questa "sinfonia di rumori" finalmente l'armonia delle dolci note dei carillons di Colombani, da Verbania; finendo veramente "in gloria" con i ricami più antichi della nostra cultura, quelli bizantini, recuperati dalla pazienza di Irma Scudellari Melandri di Ravenna.
Tokyo: tra gli espositori Dai gioielli specialissimi dell'orafo fiorentino Paolo Penko, che dimostrava con vera bravura il suo mestiere, ad Antonietta Mazzotti Emaldi, padrona di raro equilibrio pittorico, che creava un nuovo disegno per arricchire le sue belle maioliche faentine mentre più avanti sporgeva la testa di un cavallo in grandezza naturale realizzata interamente in gesso seduto a un tavolino Andrea Chiesi dimostrava la tecnica del calco creando copie d'arte.
Lo stand di Busatti, affollato dei colori della campagna toscana, con splendide tovaglie, canovacci e cuscini ispirati alla migliore tradizione artigianale italiana faceva da contraltare al simpatico Lamberto Banchi che, con il figlio Duccio, intratteneva il pubblico in una "cornice" di oggetti in bronzo ed ottone.

Lo stand 'Frammenti' di Eva Focardi - una specchiera enorme con la Venere di Botticelli realizzata in mosaico di marmi, e poi tavolini, vasetti e pannelli in mosaico di vetri coloratissimi - accanto a Donatella Righi Fortuna che ha avuto enorme successo con le sue creazioni ispirate alla oreficeria romana ed etrusca: gioielli in oro con perle, pietre preziose e monete antiche. Intento a modellare la creta un artigiano delle Terrecotte Bianchini, i loro elementi di arredo da giardino hanno avuto grande successo.

E per finire, tra piombi, carte, libri rilegati in pelle, troviamo Tiziano Brogi che produceva seduta stante, biglietti da visita, cartoncini, carte da lettere personalizzate ed eleganti.

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