L'incrocio dei referendum a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2001 01:59
L'incrocio dei referendum a Firenze

Il soprintendente Antonio Paolucci è intervenuto personalmente nel dibattito sul referendum sull’area ex Longinotti. Ha addirittura preso la decisione, riportata dal “Giornale della Toscana”, di aderire al comitato di Mario Razzanelli.
«La consultazione referendaria - ha sottolineato in risposta il DS Caffaz - non ha niente a che vedere con le responsabilità istituzionali di Paolucci visto che da tempo tale dibattito si è trasferito su un piano squisitamente politico».
«Manifesti ingannevoli, che creano grande confusione nei cittadini».

Il giudizio è del consigliere Alessandro Lo Presti e riguarda «la campagna pubblicitaria lanciata da coloro che non vogliono veder realizzato il progetto di riqualificazione dell’ex area Longinotti». «In un manifesto - ha spiegato Lo Presti - si legge un messaggio scorretto e tendenzioso: SÌ alla Coop dal volto umano. Ma tutti quelli che sono a favore del progetto di riqualificazione dell’area ex Longinotti che vede impegnata in prima persona la Coop voteranno “no” al referendum del 7 ottobre.

Votare no significherà quindi opporsi all’abrogazione del piano di riqualificazione. Votare sì, al contrario, significherà lasciare le cose come sono». «Ma con la città tappezzata di manifesti del genere - ha aggiunto il consigliere diessino - i cittadini non capiranno più niente e quindi, quando si tratterà di votare, non potranno esercitare compiutamente la loro libera scelta. Evidentemente il timore della sconfitta induce a scorrettezze che non colpiscono l’avversario politico ma l’intera cittadinanza».
Sabato 29 ci sarà il Referendum Day.

Una giornata dedicata all'informazione sul federalismo e sul relativo referendum previsto per il 7 ottobre. Un Referendum ancora sconosciuto. A sole due settimane dal voto - stando ai sondaggi - solo il 18% degli italiani è a conoscenza dell'appuntamento del 7 ottobre, per dire Sì oppure No alla riforma federalista. Non c'è stata, ad oggi, nessuna campagna di informazione. Si rischia che alle urne del 7 ottobre partecipi solo una minoranza degli elettori. Ecco perché abbiamo deciso il Referendum Day per sabato 29 settembre.
«La riforma approvata dall’Ulivo è di fondamentale importanza perché prevede un vero federalismo solidale e cooperativo, capace di guardare ai bisogni dei cittadini, contrapponendosi alle contraddizioni di Bossi e del centrodestra che vorrebbero non una riforma non federalista ma separatista, a favore di poche Regioni, a tutela dei più forti, creando così di fatto Regioni di Serie A e di Serie B».

E’ quanto ha dichiarato il capogruppo di Insieme per l’Ulivo in Toscana Giovanni Fittante a proposito del referendum nazionale del 7 ottobre prossimo. Fittante invita «i cittadini ad andare a votare» ricordando «l’importanza della partecipazione democratica su argomenti come quello del federalismo che condizioneranno la vita di tutti noi». «Con il SI’ alla riforma - ha spiegato il capogruppo di Insieme per l’Ulivo - le Regioni potranno legiferare autonomamente in molti settori rilevanti per la vita dei cittadini, come il lavoro, i trasporti, l’istruzione, la promozione della cultura, il controllo del territorio, i rapporti con l’Unione Europea.

Non solo: i Comuni e le Provincie avranno rilevanti compiti di natura amministrativa. Il cittadino si troverà così più vicino alle istituzioni e vedrà realizzati in modo più efficace ed efficiente i propri bisogni, mentre gli enti locali e le Regioni potranno coordinare meglio le rispettive azioni di governo grazie anche al ruolo che assumerà il Consiglio delle autonomie locali». «Proprio per queste ragioni - ha concluso Fittante - “Insieme per l’Ulivo in Toscana” organizzerà, mercoledì 3 ottobre, presso la Sede del Quartiere 2 alle ore 21.15, un convegno dal titolo “Referendum SI! Un federalismo vero, solidale e vicino ai cittadini” a cui prenderanno parte il Sindaco di Firenze e Presidente dell’Anci Leonardo Domenici, il Vicepresidente della Regione Toscana Angelo Passaleva, il Sindaco di Fiesole Alessandro Pesci e, molto probabilmente, l’onorevole Antonio Di Pietro».

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