XXII edizione del Festival delle Colline

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 giugno 2001 16:11
XXII edizione del Festival delle Colline

Anche per la sua XXII edizione il Festival è promosso come sempre dal Comune di Poggio a Caiano con la collaborazione della Provincia di Prato, del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, del Comune di Prato e del Comune di Carmignano.
L’edizione 2001 accentuerà ancora di più il carattere di interdisciplinarietà del Festival attraverso la proposta di spettacoli che spazieranno dalla musica al circo, dal teatro alle composizioni, dalle tradizioni giapponesi alla letteratura contemporanea.
Ancora una volta quindi un modello di festival che si rifà al concetto di cultura globale in cui i vari linguaggi dello spettacolo si intrecciano e si completano cercando di rendere uno spaccato di quello che è la contemporaneità delle arti.
L’appuntamento inaugurale del Festival avrà luogo presso la Villa Medicea di Poggio a Caiano il 26 giugno con l’anteprima mondiale de “L’opera du Pauvre” di Leo Ferrè, composizione inedita del grande compositore francese, presentata dalla Camerata Strumentale Femminile Italiana con la direzione di Giuseppe Bruno e la voce recitante e solista di Anna Castelli.
Il Festival poi prosegue con uno sconfinamento in altre discipline artistiche.

Il 29 e 30 giugno nell'arco di due serate il noto scrittore Alessandro Baricco con l'ausilio di musicisti e attori, rappresenterà il suo noto spettacolo “Totem”, dedicato al rapporto tra parole, letteratura, musica e teatro. Lo spazio scenico sarà quello della Villa Medicea.
Il 6 luglio nello scenario del giardino della Villa Medicea di Poggio a Caiano, concerto dedicato alla musica per l’infanzia con la cantautrice Susy Bellucci autore di un CD ormai divenuto di culto intitolato “Le figurine di Gallo Cristallo”.

Il progetto musicale ha la peculiarità di offrire musica di immediata fruizione, ma realizzata con lo stesso impegno compositivo e orchestrale solitamente presente nelle produzioni “per adulti”. Non solo musica come divertimento, ma anche come momento evolutivo e di alfabetizzazione per l’infanzia.
Il 9 luglio, il Festival prosegue nell’anfiteatro del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato con uno degli spettacoli più importanti nelle cerimonie tradizionali giapponesi, il concerto dei tamburi tradizionali “Oedo Sukeroku Taiko” ovvero Les Tambours de Tokio”.

Grande energia e grande spettacolarità per questo ensemble che coniuga la musica con le tradizioni delle arti marziali e delle antiche cerimonie religiose.
Il 10 luglio il Festival si sposta nell’anfiteatro delle Cave di Bacchereto per il concerto di Vera Bilà. Vera Bilà è una star gitana, boema d’origine, un personaggio che Fellini e Kusturica avrebbero sognato di mettere in scena.
Ceka, gitana, profilo di cantante blues a mezza strada tra tradizione rock e ispirazioni afrobrasiliane.
Chiusura del Festival il 13 luglio in una delle piazze di Prato con lo spettacolo del Circo Parada che sarà allestito e provato per quattro giorni a Prato.

Il Circo Parada vede la collaborazione della fanfara macedone “Kocani Orkestar” con il clown francese Miloud Oukili che dal 1992 lavora con i ragazzi di strada rumeni che vivono nei canali sotteranei di Bucarest. Con costoro Miloud ha aperto una fondazione per il sostegno all’infanzia emarginata ed una scuola di circo con la quale vengono organizzate brevi tournée di promozione alla fondazione.

In evidenza