Murate: undici miliardi per il recupero

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2001 16:35
Murate: undici miliardi per il recupero

Le Murate si rifanno il look: trentatrè (21 con accesso da via dell’Agnolo e 12 da via Ghibellina) nuovi alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica, attività commerciali, spazi sociali, un percorso pedonale, una piazza interna. La giunta ha approvato il progetto esecutivo, per un costo complessivo di 11 miliardi, del recupero dell’ex carcere, partendo da una delle sette aree di intervento, quella denominata col numero 5. La superficie complessiva dell’intervento è di 2700 metriquadrati, un quarto della superficie totale dell’intero complesso.

L’aggiudicazione dell’appalto (per licitazione privata) avverrà attorno al settembre 2001. La durata dei lavori è di 720 giorni. I criteri principali con cui l’Amministrazione Comunale attua il recupero sono la compatibilità morfologica fra blocchi edilizi, le formule abitative vivibili e l’apertura delle Murate alla città. Al centro dell’area si trova il cortile, attualmente in stato di abbandono, dal quale si può accedere ai diversi edifici che ne delimitano il perimetro. Questi, denominati “blocchi” e distinti con lettera alfabetica F, I, H e G (quelli interessati al recupero edilizio).
Il blocco F (6 alloggi)
Il corpo di fabbrica è ubicato lungo via dell’Agnolo e mantiene l’attuale sviluppo di quattro piani fuori terra.

Al piano terreno saranno realizzati il percorso pedonale coperto e i locali per attività commerciale. Il percorso pedonale coperto è connesso con il marciapiede pubblico grazie all’abbassamento delle finestre esistenti, trasformate in portali che si raccordano alla quota del marciapiede tramite gradini. Gli accessi, senza barriere architettoniche, sono disposti alle teste dell’edificio, in corrispondenza degli ingressi alla piazza. I vari locali al piano terra sono organizzati in due unità (rispettivamente di circa mq.51 e mq.48), dotate di servizi igienici con antibagno.

I piani primo, secondo e terzo sono destinati alla funzione residenziale e sono serviti da due vani scala completi di ascensore. Il piano primo è interamente destinato a residenza E.R.P.. Gli alloggi sono due ed hanno tagli 60 mq. e di 79 mq. circa, per nuclei familiari di due e quattro componenti. Il piano secondo ed il piano terzo presentano lo stesso assetto distributivo funzionale del piano primo.
Il blocco I (15 alloggi)
Posto lungo il fronte di via dell’Agnolo, attualmente presenta due piani fuori terra.

Il progetto prevede la demolizione del piano primo, del quale vengono conservate soltanto le murature portanti perimetrali originarie e l’introduzione di una nuova porzione di edificio di ulteriori tre piani. Il mantenimento del piano terreno esistente è motivato dalla presenza di due stanze voltate a crociera di notevole pregio architettonico. I piani primo e secondo presentano la tipologia a ballatoio con cinque alloggi ciascuno, disposti in monolocale per una persona, di superficie netta 30 mq.

circa, dotati di servizio igienico e di parete attrezzata ad angolo cottura. Sul fronte della piazza, gli alloggi presentano le aperture finestrate inserite sul filo interno del paramento murario perimetrale; al piano primo si vengono così a formare delle “nicchie” contenenti le porte. A partire dal secondo piano, il muro perimetrale è realizzato con un’inclinazione di 3 gradi rispetto alla verticale, in modo da formare piccole logge, entro le quali si aprono le porte-finestre degli alloggi.

Il terzo piano presenta cinque alloggi di superficie 46 mq. circa, per due persone, dotati di soggiorno-pranzo, parete attrezzata ad angolo cottura, servizio igienico e camera da letto doppia su soppalco in muratura, affacciato sul soggiorno, raggiungibile con scala interna in ferro e legno.
Il blocco G (6 alloggi)
Il blocco è attualmente composto da un insieme disordinato di volumi ad un unico piano fuori terra, di recente edificazione, aventi l’accesso da via Ghibellina. Questo fabbricato sarà demolito e sostituito con un nuovo edificio adiacente al blocco H.

L’area interstiziale a cielo aperto compresa tra il nuovo blocco G, la chiesa di Santa Maria delle Nevi e via Ghibellina diventerà un ingresso pubblico alla piazza verde. Il nuovo blocco G avrà quattro piani fuori terra, allineati alla stessa quota dei solai del blocco H attiguo, e serviti da un nuovo vano scala. Il piano primo presenta tre alloggi di 31 mq. circa, tipo monolocale per una persona, dotati di servizio igienico, angolo cottura e loggia. Il piano secondo presenta tre alloggi per due persone, più ampi, uno da 45 mq.

e due da 48 mq. circa, con camera da letto doppia ubicata sul soppalco realizzato nel doppio volume del soggiorno.
Il blocco “H” (6 alloggi)
Il blocco H è contiguo al blocco G e presenta tre piani fuori terra, dei quali il terreno a livello del piano di campagna della piazza verde. Al piano terreno sarà realizzato un sistema articolato di spazi, dotati di servizi igienici, accessibili dal portico esistente, oggi tamponato, anch’esso oggetto di recupero con ripristino della versione originale.

Ai piani superiori si accede dal portico. I piani primo e secondo presentano tre alloggi ciascuno, di dimensioni diversificate, uno da 55 mq. ed uno da 58 mq. circa per tre persone, uno da 43 mq. circa per due persone. Per ottenere una maggior superficie residenziale ed un equilibrato insieme volumetrico e prospettico, al di sopra del portico esistente è stato introdotto un nuovo volume, di modesta entità, elevato dal piano primo al piano terzo, con sviluppo simile ad una torre, nel quale hanno trovato collocazione il locale cucina e la loggia dell’alloggio più piccolo con affaccio sulla piazza verde.


La piazza verde
E’ formata dall’unione di due cortili e dalla demolizione del blocco G. La piazza, per un totale di superficie di 1745 mq., è di fatto il cuore dell’intervento in quanto ne rappresenta l’“apertura” alla città. Essa assume il ruolo di attrattore dell’utenza esterna, composta da diverse tipologie di visitatori, indotta dai relativi elementi polarizzanti di valenza urbana e di quartiere situati all’intorno del complesso: residenti del quartiere di Santa Croce, studenti universitari della vicine sedi dell’Ateneo, il mercato di Sant’Ambrogio e quello mensile dell’antiquariato di Piazza dei Ciompi, l’Archivio di Stato.

Vi si accede da quattro passaggi pubblici. Gli elementi caratterizzanti la piazza, sono: la “passeggiata”, concretizzazione fisica dell’asse longitudinale est-ovest di attraversamento del complesso, si pone in posizione baricentrica rispetto alla piazza ed è concepita come un percorso a raso, realizzato in conglomerato drenante di tipo trasparente, secondo una griglia modulare delimitata da fughe in arenaria, distinta dalla pavimentazione circostante, realizzata nello stesso modo, da una variazione dimensionale del modulo; la “fontana”, affiancata alla passeggiata, ne segue lo sviluppo longitudinale.

E’ una vasca in pietra, contenente un rivolo d’acqua, evocazione del vicino fiume con la pescaia ed il suo rumoreggiare. La fontana ed il sistema di sedute ad essa affiancato, sul lato opposto della passeggiata, si concludono con un portale verde di rampicanti; la “scalinata”, situata sul fronte est della piazza, raccorda il salto di quota (circa 1,70 m.) tra il percorso pedonale lungo il blocco L ed il piano di campagna della piazza; il “palcoscenico”, superficie libera, lastricata, posta ai piedi della scalinata, atta ad ospitare il gioco dei bambini o anche funzionare come arena per spettacoli all’aperto, corredata dal fondale verde delle alberature retrostanti; gli “alberi”, la cui piantumazione occuperà gli spazi a sud ed a nord della passeggiata.

La disposizione delle essenze non segue volutamente una maglia regolare, ma si diffonde creando un tetto verde ed ombreggiante, sotto il quale si può camminare, sostare, intravedendo la fuga prospettica della piazza all’intorno. Le essenze previste sono sia sempre verdi sia a foglie caduche, in modo da evidenziare lo scandire delle stagioni : presenza di fioriture in primavera, verde diffuso in estate, effetti cromatici diversi del fogliame in autunno, trasparenza in inverno; la “strada pedonale”, sviluppata sul lato ovest della piazza, sarà realizzata in pietra arenaria disposta secondo filari continui Da via Ghibellina vi si accede a pari livello, mentre da via dell’Agnolo è previsto un sistema di accesso diretto con gradinata e con una rampa per l’eliminazione delle barriere architettoniche; l’”anello”, contiene la piazza sui lati nord, est e sud; si tratta di un percorso in quota, che sale e scende a seconda dei rapporti fra i dislivelli diversi e che diventa in molti tratti coperto e protetto dai porticati degli edifici.

Il nuovo progetto delle Murate è l'oggetto di un'Interrogazione del consigliere comunale Toccafondi (ApF).

Toccafondi chiede: 1) come si pensa di poter costruire appartamenti in un ex carcere con strutture completamente inadatte, visto ad esempio la profondità delle pareti di 1,40 m, difficilmente modificabili. 2) Perché il Comune di Firenze ad ottobre 2000 si era dimostrato interessato al progetto presentato da Associazione Industriali, Arcat-Legacoop e Confesercenti, cosa è cambiato in questo arco di tempo, cosa si è deciso in riferimento alla costruzione all'interno del complesso di un nuovo albergo come previsto da alcuni progetto.

3) Perché nell'Ottobre 2000 rappresentanti del Comune di Firenze affermarono che doveva cambiare la destinazione d'uso dell'impianto delle Murate, che indubbiamente risultava non idoneo allo scopo di residenza pubblica. Cosa è cambiato da ottobre 2000 ad oggi.

In evidenza