Ultimo mese di programmazione per la stagione 2000-2001 del Pinocchio Jazz

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2001 23:34
Ultimo mese di programmazione per la stagione 2000-2001 del Pinocchio Jazz

Il 10 Marzo il Quartetto Barueco, impreziosito dalla presenza di Annamaria Castelli, presenterà al Pinocchio un'esclusiva versione cantata dei capolavori di Piazzolla.
Barueco è un termine spagnolo che significa "sferula imperfetta" ed è considerato l’etimo della parola italiana barocco. Il quartetto, dopo le iniziali frequentazioni di repertori prevalentemente barocchi, ha deciso di allargare i propri orizzonti contaminandosi con altri generi musicali "bizzarri" per questa formazione. E’ nato così un repertorio basato per lo più su trascrizioni di composizioni originariamente scritte per altri strumenti, il cui adattamento rende il risultato spesso stravagante, ma di sicuro effetto.
Il Quartetto Barueco diventa così una formazione che partendo da basi classiche sempre presenti, si cimenta con brani di Kurt Weill, Michael Nyman e altri autori contemporanei, ma soprattutto di Astor Piazzolla.

Astor Piazzolla si interessa nei suoi lavori più recenti anche al quartetto d’archi: inizia infatti a scrivere per questo tipo di formazione (Tango Ballet, Four for four) e collabora con il Kronos Quartet (Five Tango Sensations). Ma il Quartetto Barueco non si limita all'interpretazione di quanto scritto per quartetto, cercando di approfondire questo autore trascrivendo brani previsti per altre formazioni: si avventura in un viaggio cognitivo di estremo interesse esplorando sonorità, colori e dinamiche, trovando soluzioni, a volte anche inconsuete per un ensemble classico.
Dunque un Piazzolla un po’ fuori dal suo stereotipo, diverso da quello che il solo suo nome richiama nell’immaginario collettivo.

I tanghi cantati che proposti al pubblico, che sono per lo più degli anni ’50 contengono melodie immediatamente accattivanti sostenute da armonie spesso ingenue e sono una vera citazione "d’epoca" che conduce alla riscoperta di sogni, echi, luoghi e sensazioni molto parigini. I tanghi composti al suo ritorno in patria sono riconoscibilissimi: siano essi strumentali o cantati, l’atmosfera si arricchisce di toni e sfumature melanconiche, a tratti finanche cupe.
Sabato 7 aprile "La Via del Jazz" Belcanto - Ettore Fioravanti Sextet.
La voce è la forza espressiva primigenia dell'uomo: chi suona uno strumento, consciamente o no, fa a gara con la potenza espressiva della voce, spesso uscendone sconfitto.

Questa consapevolezza è alla base del progetto Belcanto, un gruppo di musicisti abituati a confrontarsi con l'improvvisazione. Partendo dagli elementi formativi essenziali della tradizione jazzistica i musicisti di Belcanto cercano la loro "vocalità" utilizzando materiali che vi fanno diretto riferimento: canzoni (italiane e non), composizioni con forte sottolineatura dell'aspetto melodico, linee che si intersecano e si sovrappongono, brani che richiamano atmosfere antiche di coralità pagana e religiosa.

Ci proporranno armonizzazioni jazzistiche e linearità mediterranee, ritmi liberi e tarantelle, suoni di confine e suoni di province lontane, proponendo un progetto originale supportato da una grande caratura esecutiva e dal cuore.
Sabato 14 aprile Sergio Cammariere Trio
Sergio Cammariere, 38 anni, nato a Crotone, è un personaggio singolare nel panorama musicale italiano. Compositore di colonne sonore per il cinema, pianista raffinato ed interprete coinvolgente, trae la sua ispirazione sia dalla musica classica che dalle sonorità sudamericane che dal jazz, verso il quale la sua musica riconosce il debito più grande grazie all'ascolto di Art Tatum, Bill Evans e Keith Jarrett.

Nel 1997 ha partecipato al Premio Tenco, catturando l'attenzione di critica e pubblico e vincendo il Premio IMAIE come migliore esecutore ed interprete. Ha pubblicato "Tempo Perduto", un EP promozionale scritto in collaborazione con Roberto Kunstler. "Tempo Perduto" contiene fra le altre la bellissima Per ricordarmi di te delicato e fumoso jazz su un amore mai dimenticato e Dalla pace del mare lontano ispirata ai versi del poeta Carlo Michelstaedter e la title-track Tempo perduto, cuore della poetica di Cammariere.

Lo accompagnano al Pinocchio il bravissimo Luca Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.
Sabato 21 aprile Aires Tango
Javier Girotto ha iniziato ha suonare il sax a dieci anni specializzandosi poi al conservatorio di Cordoba, a 21 anni si è trasferito a Boston dove si è diplomato al Berklee College of Music. Ha partecipato ai maggiori festival italiani ed europei e collabora stabilmente con Roberto Gatto e Rita Marcotulli. Aires Tango è l'applauditissimo quartetto fondato da Girotto nel 1994, con l’intento di riappropriarsi delle proprie radici musicali e culturali.

Tutte le composizioni originali di Aires Tango propongono una riuscitissima fusione tra jazz e tango (che hanno in comune molto di più di quanto si possa pensare). Reduci da un'apprezzatissima tournée con Peppe Servillo degli Avion Travel, Girotto (sassofoni), Gwiss (piano), Siniscalco (basso) e Rabbia (percussioni), proporranno sul palco del Pinocchio in anteprima composizioni dal loro 4° cd.

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