Il Turismo nella provincia di Livorno nell’anno 2000

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2001 20:31
Il Turismo nella provincia di Livorno nell’anno 2000

"I flussi dell’anno 2000 confermano la nostra provincia quale area ad alta attrazione turistica visitata nel corso dell’anno da ben 1.192.288 persone (112.019 arrivi in più rispetto al 1999).
Le punte massime di arrivi si registrano, come di consueto, nei mesi estivi, in una stagione che si è dilatata interessando principalmente i mesi di giugno a settembre ma che si estende sempre di più anche nel periodo primaverile”. A dirlo è l’assessore provinciale al Turismo Giusi Mazza che presenta qui di seguito, nel dettaglio, i dati del movimento turistico della provincia di Livorno dell’anno 2000.
Il soggiorno medio tende leggermente ad abbreviarsi ma il più frequente ricambio del turista sul territorio può produrre come effetto dir ricaduta una maggiore veicolazione dell’immagine del territorio.

La vacanza media si attesta infatti intorno a 6 giorni e complessivamente si registrano sul territorio 7.075.459 giornate di presenza.
La nostra provincia risulta frequentata in prevalenza da italiani (65,9%) ma anche da un alto numero di stranieri (34,1%) che tende ad aumentare: è infatti tra gli stranieri che viene rilevata la massima percentuale di incremento degli arrivi rispetto all’anno precedente (+15,5%).
Le abitudini degli italiani e degli stranieri si diversificano nella scelta delle strutture ricettive: mentre gli italiani sono maggiormente attratti dall’uso delle strutture alberghiere, gli stranieri prediligono l’extralberghiero, con particolare attenzione ai campeggi, agli agriturismi.
Il turista straniero ha raggiunto nell’anno 2000 quota 406.041 arrivi e 2.543.401 presenze confermando che la positiva attività di promozione svolta è riuscita ad attrarre prevalentemente i mercati della Germania, della Svizzera, dell’Austria e della Francia, interessando comunque anche altri paesi europei.
L’ambito territoriale relativo all’APT “Costa degli Etruschi” presenta una dinamica positiva, con un generale incremento sia degli arrivi che delle presenze.

Gli arrivi si attestano nel 2000 a quota 693.309 con un incremento totale di 90.740 unità, equamente distribuite tra gli italiani e stranieri, ma quest’ultimi fanno registrare l’incremento più alto rispetto al ’99 (+21,6%). In linea con la tendenza generale, nell’ambito costiero si rileva una lieve flessione del soggiorno medio che si attesta a 5,7 giorni pro capite, mentre le presenze sono di 3.953.923 giornate con un incremento di 189.925 giorni/presenze in più rispetto al ’99 (+5%).
Bisogna sottolineare che il maggior numero di arrivi riguarda la Val di Cecina (3.86.397 +28,1%) con particolare riferimento al Comune di Castagneto Carducci.
La Val di Cornia conta 185.951 arrivi e tutti i comuni presentano incrementi a conferma dell’appetibilità di un territorio che ha saputo coniugare la presenza di attività economiche con la tutela ambientale della costa e dei parchi.

Da registrare una lieve flessione delle presenze (-0,6%) dovuta la risultato non positivo del Comune di Piombino.
Interessante anche il dato dell’Area Livornese che totalizza 120.961 arrivi (+2,5%) e 338.976 presenze (+1,8%).
L’Arcipelago Toscano chiude il 2000 con una andamento soddisfacente, con aumento degli arrivi e delle presenze sia in riferimento al turismo italiano che a quello straniero. Gli arrivi si attestano a quota 498.919 (+21.279 rispetto all’anno precedente) sia per gli italiani (+4,1%) che per gli stranieri (+5,5%) con una maggiore attenzione per le strutture alberghiere ma non manca chi predilige l’extralberghiero.

Anche nell’Arcipelago il soggiorno medio flette attestandosi su 6,3 giorni pro-capite mentre aumentano le presenze che raggiungono 3.121.536 con un incremento di giornate (+36.576 rispetto al ’99, +1,2%). A livello territoriale tutti i comuni presentano incremento negli arrivi con un unico dato in flessione: il comune di Marciana Marina. Di interesse la crescita dei comuni di Rio Marina e Rio nell’Elba che da alcuni anni si stano organizzando in senso sempre più turistico. Le presenze registrano un andamento variegato flettendo nei comuni maggiormente affollati a vantaggio di quelli meno turisticizzati, indice forse di un desiderio di vacanza più quieta e riposante.

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