Il rurale della Toscana: presentati l'Annuario 2001 in inglese e un volume sull'olivo toscano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2001 13:07
Il rurale della Toscana: presentati l'Annuario 2001 in inglese e un volume sull'olivo toscano

Più ricco di informazioni e di suggerimenti, pi— aggiornato, ancora più curato. Ma soprattutto, d'ora in avanti accessibile anche a quanti, pur non conoscendo l'italiano, non intendono rinunciare ad un'immersione nel "mondo rurale" della Toscana e ai preziosi suggerimenti di una guida che fin dalla sua prima apparizione ha riscosso un successo straordinario. Si presenta così l'edizione 2001 dell'"Annuario ufficiale dell'agriturismo in Toscana", di cui è adesso pronta, per la prima volta, anche una versione inglese.

Per la sua presentazione è stato scelto il prestigioso palcoscenico della Bit 2001, la Borsa internazionale del turismo di Milano, dove la Regione Toscana è presente con un suo padiglione. La cornice, una iniziativa che ha voluto accendere i riflettori sull'intero mondo rurale di questa regione, con la degustazione dei prodotti tipici e dei grandi vini toscani (organizzata in collaborazione con l'Associazione Tartuficoltori, con le Strade del Vino e con l'Associazione italiana sommelier).

Alla giornata, a cui hanno partecipato l'assessore regionale alla comunicazione, Chiara Boni, il direttore dell'Agenzia per la promozione economica della Toscana, Mauro Ginanneschi, e l'amministratore delegato della casa editrice Cld, Otello Leggerini, ha permesso anche di proporre un secondo volume, dedicato ad un elemento centrale della storia e del paesaggio toscano, l'olivo.
L'Annuario 2001
Dedicato agli operatori del settore, agli amanti delle "vacanze verdi" ai visitatori che in Toscana vogliono cercare itinerari, tradizioni, proposte enogastronomiche diverse da quelle consuete, il volume è qualcosa di più di un elenco di imprese, con informazioni utili: strumento utile per organizzare ferie ed escursioni, ma anche libro da conservare, si tratta di un vero e proprio "vademecum" della ruralità toscana, con notizie che spaziano dai parchi naturali ai musei della civiltà contadina, dalle strade del vino alle sagre.

Allo stesso tempo rappresenta il termometro di un settore che vede la Toscana rappresentare oltre il 25 per cento dell'offerta complessiva nazionale, con una crescita che prosegue ancora a grande ritmo: il giugno-luglio 2000, ad esempio, ha visto un incremento di oltre il 17 per cento rispetto alle presenze nello stesso trimestre dell'anno precedente, quando erano state quasi 700 mila. A dimostrazione dell'esigenza di un'edizione inglese dell'Annuario, è un turismo che spesso giunge da altri paesi: bench‚ la percentuale degli italiani stia aumentando di anno in anno, circa la metà delle presenze sono ancora straniere.

L'ulteriore crescita dell'agriturismo toscano è confermato dal numero delle aziende presenti nell'Annuario 2001. Sono 1.951, contro le 1.738 della prima edizione, con un incremento di quasi il 13 per cento in meno di un anno. In totale, quasi 2 mila imprese, tutte regolarmente autorizzate sulla base della legge regionale, tutte con uno spazio di mezza pagina a disposizione per il quale, è bene precisare, non Š stato richiesto alcun onere o partecipazione alle spese. Con le sue circa mille pagine e i quasi quattro etti di peso, la guida è completata dalle informazioni relative a 85 parchi e riserve naturali, a 58 musei etnografici e di storia naturale, alle 14 strade del vino, a 76 sagre e feste locali.
"L'olivo in Toscana"
Già nel 1788 era stato definito dalla prestigiosa Accademia dei Georgofili come "l'albero più utile allo Stato", "decoro, ricchezza e amenità delle colline toscane".

Da sempre l'olivo caratterizza, assieme alla vite, il più tipico paesaggio toscano, che affonda le sue radici nell'et… dei Comuni medievali e prosegue la sua storia nel Rinascimento, periodo nel quale le coltivazioni si espandono là dove prime vi era il bosco, fino ad arrivare all'epoca della mezzadria. E' una storia lunga e importante, nel corso della quale l'olivicoltura ha saputo riscattarsi da tante vicissitudini, come per esempio alcune devastanti gelate. Ancora oggi che l'extravergine toscano Š conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, la battaglia non è finita, perch‚ le nostre produzioni devono guardarsi da imitazioni e etichettature improprie, agevolate magari da normative europee non del tutto chiare o condivisibili.
Anche per questo - per sottolineare che la "toscanità" dell'olio non dipende unicamente dal luogo di frangitura, ma è un intero ciclo produttivo, una qualità che affonda nella storia, una cultura - è importante un volume come "L'olivo in Toscana"
Pubblicato a cura della Regione Toscana e dell'Agenzia per la promozione economica della Toscana e disponibile in tre edizioni (italiano-francese, italiano-inglese, italiano-tedesco) si tratta di un itinerario completo intorno all'olivicoltura, dalla sua storia ai suoi intrecci con il paesaggio rurale, dagli aspetti dietitetici ai suoi legami con la salute, dal peso sull'economia toscana ai meccanismi di controllo e certificazione.

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