Dal primo gennaio le competenze sugli invalidi civili agli Enti locali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 novembre 2000 23:11
Dal primo gennaio le competenze sugli invalidi civili agli Enti locali

‘’Un esempio di federalismo approssimativo’’. Così l’assessore alle politiche sociosanitarie Giacomo Billi ha definito oggi il trasferimento agli enti locali di tutte le competenze e funzioni amministrative in materia di invalidità civile. Il provvedimento, che si rifà alla legge n° 59/97 (legge Bassanini) e al successivo decreto attuativo, prevede infatti che gli enti locali predispongano dal primo gennaio uffici informativi e di monitoraggio per queste pratiche. In base a questo trasferimento a Firenze e Empoli, considerati Comuni ‘capofila’, sono stati assegnati 9 dipendenti (7 + 2 a Empoli) con l’aiuto di altro dipendente assegnato dalla Regione Toscana, contro i 15 attualmente impegnati in Prefettura.

Il personale, in teoria, dovrebbe essere trasferito su base volontaria dalla stessa Prefettura. Il tutto entro il primo gennaio. ‘’Un esempio di decentramento – hanno detto Billi e Stefano Tagliaferri, presidente della Conferenza dei sindaci del Mugello – che dovrebbe costituire un passo significativo verso il processo federalista ma soprattutto un esempio di semplificazione a tutto vantaggio dei cittadini. Purtroppo, almeno per quanto sta avvenendo, difficilmente sarà così’’. ‘’A 40 giorni dalla scadenza – ha spiegato l’assessore – siamo infatti costretti a chiedere una proroga di qualche mese, come sembra sia previsto nella finanziaria, o quanto meno una fase transitoria’’.

Billi e Tagliaferri hanno spiegato che ancora non è stato emanato il Direttivo del Presidente del Consiglio (DCPM) per il trasferimento del personale. ‘’E’ anche logico attendersi – ha proseguito Billi – che molti dei dipendenti statali non accettino il trasferimento ai Comuni così che noi dovremo provvedere ad assumere persone che, quantomeno, non conoscono la materia’’. L’attività attualmente curata dall’ufficio della Prefettura, secondo i dati che risalgono al 31 dicembre 1998, consiste nel tenere aggiornate le schede di 15.458 invalidi accertati a Firenze e 4.181 a Empoli.

A tutto questo c’è da aggiungere l’attività per l’istruzione delle nuove pratiche. ‘’Il rischio è che alla fine ci sia un aumento dei costi e un servizio peggiore – hanno concluso – visto che Firenze dovrà anche provvedere a individuare i locali dove tenere tutto l’archivio, mentre in tutti i comuni della provincia gli Uffici di relazione con il pubblico dovranno mettere in grado almeno un dipendente di informare il pubblico. Per la verità, almeno fino a quando non sarà pronta una rete che collegherà tutti i Comuni al ‘capofila’, il grosso del lavoro toccherà a quest’ultimo perché non sarà possibile seguire da Vicchio o da Scandicci l’iter di una pratica e i residenti di questi comuni dovranno comunque venire a Firenze’’.

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