Campi nomadi: il Polo chiede le dimissioni della Presidente del Quartiere 5 e dell’assessore Monciatti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2000 14:13
Campi nomadi: il Polo chiede le dimissioni della Presidente del Quartiere 5 e dell’assessore Monciatti

Le dimissioni della Presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei e dell’assessore Marzia Monciatti sono state chieste dai consiglieri comunali e del quartiere 5 appartenenti al centrodestra. «Denunciamo - hanno spiegato gli esponenti del Polo - la manifesta volontà degli organi di governo del Quartiere 5 e del Comune, rappresentati dalla Presidente Collesei e dall’ Assessore Monciatti, di operare le scelte politiche relative all’ insediamento dei nomadi e all’organizzazione dei campi sosta all’insaputa dei consiglieri di opposizione del quartiere e lontano dagli occhi attenti della stampa cittadina».

«Questo nuovo atto - è stato sottolineato - rivela la metodologia totalitaria cui si ispira di fatto la sinistra al governo, che cerca di impedire alla città il giudizio sugli atti amministrativi adottati, di nascondere la propria incapacità a gestire la realtà dei campi sosta e anche le condizioni di non sicurezza e non igiene cui obbligano i Rom stessi dietro una velleitaria politica di solidarietà. La vera politica razzista nei confronti dei rom è di conseguenza la politica della sinistra».

Secondo i consiglieri del Polo «a fronte delle continue richieste di chiarezza e trasparenza avanzate dal centrodestra nel quartiere e in comune, la sinistra continua ad adottare provvedimenti arbitrari lesivi dei diritti della città e dei giornalisti che la rappresentano e la interpretano con sicura professionalità». «Il centrodestra - hanno aggiunto - esprime solidarietà alla stampa cittadina, esclusa di proposito dai suoi diritti di informazione che sono il fondamento della democrazia, e conseguentemente chiedono l’ immediato ritiro del provvedimento e le immediate dimissioni della Presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei e dell’ assessore Marzia Monciatti, responsabili di aver contravvenuto all’ art.

21 della Costituzione con la violazione del sacrosanto diritto alla libertà di stampa e responsabili di aver stilato un atto di tal genere senza una doverosa preventiva informazione dei consiglieri di opposizione e senza una altrettanto doverosa discussione democratica in consiglio di quartiere e in Consiglio comunale». «I consiglieri di centrodestra - hanno concluso - chiedono pertanto l’ intervento altrettanto immediato del Sindaco, affinché si renda interprete dei diritti dei giornalisti e della città intera, oltre che dei diritti di controllo da parte della minoranza politica, consapevole del fatto che ogni amministratore pubblico agisce e parla sempre e comunque a nome e per conto dell’amministrazione, cioè a nome e per conto della città».


Nei campi nomadi le cannelle dell’acqua sono ancora rotte e le perdite risultano ingenti. L’accusa è stata lanciata dal consigliere di Forza Italia Valerio Abbate. «L’assessore Monciatti si è detta dispiaciuta delle spreco - ha detto Abbate - e mi ha assicurato che i comitati di gestione dei quartiere 4 e 5, che hanno una delega specifica sui campi, non mancano mai, nelle loro riunioni, di sottolineare con forza questo spreco e di ricordare che sono intervenuti più volte per limitare il danno».

«Allo stato dei fatti non è abbastanza - ha proseguito il consigliere di Forza Italia - lo spreco continua ed è nell’ordine dei 350 milioni di lire per 774 nomadi, tre volte e mezzo il consumo normale di un cittadino medio fiorentino». «Anche in qualità di vicepresidente della commissione bilancio - ha concluso Abbate - sento la necessità di denunciare con forza lo scandalo. Se non saranno presi provvedimenti ricorreremo alla Corte dei conti».

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