L’Unione Europea lancia il nuovo progetto EVAN sulle tecnologie dell’informazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2000 21:43
L’Unione Europea lancia il nuovo progetto EVAN sulle tecnologie dell’informazione

Firenze Centro del Mediterraneo per la diffusione delle tecnologie dell’informazione per i beni culturali. Lo prevede il nuovo progetto EVAN che la Comunità Europea sta lanciando in questi giorni. EVAN avrà come vicepresidente il professor Vito Cappellini, docente alla facoltà d’ingegneria dell’Università di Firenze, nonché membro del comitato scientifico di FirenzE.commerce, la prima mostra-convegno del commercio elettronico in programma alla Fortezza da Basso dal 17 al 19 novembre.
Ne ha dato notizia oggi lo stesso Cappellini, autorità internazionale nel campo delle tecnologie per la difesa della proprietà intellettuale delle immagini elettroniche.

Grazie a due brevetti messi a punto dall’équipe di Cappellini, l’Università di Firenze è accreditata in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali come centro di eccellenza per la valutazione dei marchi elettronici.
Si tratta, come noto, di timbri invisibili e non cancellabili, grazie ai quali è possibile risalire al vero proprietario dell’immagine. E’ uno dei temi scottanti di cui si parlerà nel corso di FirenzE.commerce.
Evan (Electronic Imaging & the Visual Arts Networking) è un nuovissimo progetto della divisione Beni Culturali della Commissione Europea che ha assegnato a tre città altrettante competenze geografiche: a Londra i Paesi del nord, Scandinavia compresa; a Berlino la Mittel Europa e i Paesi dell’Est; all’Italia l’intera area del Mediterraneo.
“Lo scopo di Evan”, spiega Cappellini, “è di valorizzare attraverso le tecnologie dell’informazione, in particolare Internet, i beni culturali e di promuovere, su questa base, la collaborazione tra le nazioni.”.
Bernard Smith, il responsabile della divisione Beni culturali dell’UE che ha approvato il progetto, sarà presente a FirenzE.commerce venerdì 17 novembre con una relazione sul tema New information society: Technologies for Cultural Heritage.

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