Il Pinocchio Live Jazz alla settima stagione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2000 00:06
Il Pinocchio Live Jazz alla settima stagione

Durante questi sette anni, la direzione artistica è mutata più volte, e con essa gli obbiettivi e la musica proposta.
Questa direzione artistica, arrivata alla sua terza rassegna, vuole assecondare la spinta di crescita delle due passate stagioni. Crescita sia qualitativa nella scelta della musica e dei musicisti presenti, sia di pubblico, sempre più vasto ed eclettico. Pinocchio è ormai un punto di riferimento stabile locale (per il pubblico) e nazionale (per i musicisti).
Il jazz italiano si trova a vivere un momento molto importante, caratterizzato da una doppia tendenza: sta finalmente ottenendo la meritata fama all'estero, ma contemporaneamente lo stesso pubblico italiano riscopre il jazz di casa.

I nostri musicisti migliori vengono "esportati" sempre di più, mentre nuovi grandi talenti emergono con maggiore frequenza; le rassegne e i festival in Italia si moltiplicano, creando non solo nuovo pubblico, ma un pubblico sempre più attento e appassionato.
Per questo le linee principali seguite negli anni scorsi saranno consolidate in questa stagione: ospiteremo quindi i progetti più interessanti e stabili, dando spazio sia ai nomi acclamati (per permettere anche al pubblico toscano di apprezzarli) che ai nuovi talenti (per lanciarli com'è già accaduto in passato); ma ancora di più, stiamo realizzando un piccolo grande sogno di organizzatori e musicisti.


Pinocchio Jazz ha promosso attivamente per la prima volta in Italia, un circuito di jazzclubs che si chiama "La Via del Jazz". La via del jazz è una strada che una volta al mese condurrà un gruppo di musicisti straordinari a Fano, Pescara e Firenze.
Il progetto è solo all'inizio: la prospettiva è che cresca nel tempo, coinvolgendo un numero sempre maggiore di jazzclubs per diventare un circuito stabile e conosciuto aperto alle nuove proposte, un punto d'appoggio per giovani e vecchi talenti italiani ma anche per le stelle internazionali, che senza un'unione di questo tipo possiamo ammirare solo nei grandi festival.
La stagione comprenderà 20 concerti, sette dei quali nella prima parte, gli altri 13 a partire dal 20 gennaio per arrivare fino al 21 Aprile. Così la prima data della stagione 2000/1 ospita il quintetto di Marco Tamburini: una formazione stabile che ha al suo attivo diverse incisioni: è l’unico gruppo che torna al Pinocchio a distanza di meno di un anno dall’ultimo spettacolo, e la scelta non è casuale.
Molto particolare e precisa è la scelta del secondo appuntamento: un concerto di solo piano e fisarmonica di Antonello Salis, musicista stimato soprattutto da tutti i colleghi e gli addetti ai lavori, ma a nostro giudizio un po’ trascurato dalla critica.
La decisione di una performance solitaria è dettata dal fatto che un musicista come Salis, riesce ad esprimere la pienezza della sua classe e della sua maturità quando ha una totale libertà d’espressione, e quindi un palco intero a disposizione.
Il celebre violinista americano, Michael White, suona nella terza data della rassegna: White, della stessa generazione di Leroy Jenkins, è una delle stelle internazionali per quanto riguarda il violino; negli ultimi anni ha lavorato stabilmente con i gruppi di Pharoah Sanders, Joe Henderson, Mc Coy Tyner e Bill Frisell.

Il 2 Dicembre : Gianluigi Trovesi, reduce da una lunga tournée in Giappone, e Gianni Coscia, si riuniranno finalmente a Firenze per presentare la loro ultima fatica discografica, In Cerca di Cibo, edita dall'etichetta tedesca ECM. Un disco che approfondisce una collaborazione pluriennale e che è riuscita a coinvolgere anche l'autorevole penna di Umberto Eco che ne ha firmato le note di copertina.
A chiudere la prima parte della stagione l’Euroquartet, gruppo formatosi a Parigi da un’idea di Romano Pratesi che vede l’autorevole presenza stabile di Rasul Siddik, trombettista americano che ha lavorato a lungo con Oliver Lake e Pharoah Sanders per approdare poi stabilmente nei gruppi di Lester Bowie, Henry Threadgill e David Murray, con i quali ha realizzato numerose incisioni.


Per "La via del jazz" due gruppi molto interessanti interamente italiani: il quintetto di giovani stelle del pianista Angelo Canelli ed il quartetto “Changes” guidato da Emanuele Cisi e Stefano Battaglia.
La seconda parte della stagione, partirà il 20 gennaio con Stefano Bollani a cui segue, per “La Via del jazz” il 27 Gennaio, il trio di Enrico Pieranunzi, il pianista italiano più apprezzato e conosciuto nel mondo, assente da Firenze da molto tempo, accompagnato da Luca Bulgarelli al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria.

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