Inaugurato questa mattina il sentiero “Alle sorgenti del Bisenzio”, è il primo di una rete di 60 chilometri nella Riserva Acquerino-Cantagallo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2000 13:42
Inaugurato questa mattina il sentiero “Alle sorgenti del Bisenzio”, è il primo di una rete di 60 chilometri nella Riserva Acquerino-Cantagallo

E’ stato inaugurato questa mattina il sentiero “Alle sorgenti del Bisenzio”, prima tappa di una rete sentieristica di circa 60 chilometri nella Riserva Acquerino-Cantagallo. La cerimonia a cui hanno preso parte l’assessore provinciale per le Aree protette, Nadia Baronti, il presidente della Comunità montana, Auro Salvi, e il sindaco di Cantagallo, Riccardo Turchi si è svolto a Mulino della Sega, tappa di inizio del sentiero. Sono intervenuti numerosi rappresentanti delle associazioni ambientaliste e appassionati di trekking.

“Siamo pronti per appaltare la cartellonistica di tutti gli altri sentieri”, ha annunciato l’assessore Baronti sottolineando che i percorsi possono essere attraversati sia a cavallo che in bicicletta. Il sentiero - 5 chilometri e mezzo con un dislivello di circa 400 metri - conduce, attraverso Luogomano e lungo il fosso di Trogola ed il fosso delle Barbe, fino a Le Barbe. Si tratta di una passeggiata che permette di visitare uno dei territori più nascosti ed ancora selvaggi della Valle del Bisenzio.

Il punto di arrivo è segnato dal fabbricato de Le Barbe attualmente in stato di abbandono. “Qui sarà realizzato – spiega l’assessore Baronti - un laboratorio di ricerca sull’acqua dedicato alle scuole e collegato idealmente al luogo delle sorgenti del Bisenzio”.
La Provincia ha già costituito l’ufficio parchi e a primavera sarà installata la nuova segnaletica, mentre continua l’opera di ripulitura e restauro dei numerosi sentieri presenti nell’area. Tutti gli edifici esistenti all’interno del perimetro del parco saranno adibiti ad attività turistiche e ambientali: a Cave funziona già un laboratorio didattico con posti letto e ristorazione, a Cascinale sarà creata una struttura per l’escursionismo a cavallo, a Vespaio opera una cooperativa per il recupero dei tossicodipendenti che produce prodotti tipici naturali e, infine, la zona nei pressi dell’incubatoio ittico, facilmente accessibile con una breve passeggiata, sarà destinata a punto di sosta per famiglie”.

A Cantagallo stanno intanto per essere appaltati i lavori per la ristrutturazione del fabbricato che fungerà da Centro visite, si tratterà di uno dei due ingressi principali alla Riserva (l’altro sarà la Cascina di Spedaletto), con un impegno complessivo di 100 milioni (70 della Provincia e 30 della Regione Toscana).Altri 60 milioni sono già stati investiti in un progetto, in collaborazione con il Cai e il Cdse, che coinvolge tutto il ciclo delle scuole dell’obbligo di Vernio e Vaiano e che realizzerà uno studio accurato sull’Acquerino-Cantagallo e le aree naturalistiche collegate.

“Le sorgenti del Bisenzio” segue nella parte inferiore una vecchia pista forestale, mentre nella parte superiore sono stati individuati e riattivati alcuni sentieri utilizzati in passato per lo smacchio della legna e del carbone; lungo il tracciato non è raro imbattersi in cervi e cinghiali, ma la zona è popolata anche dalle poiane e i corsi d’acqua sono ricchissimi di trote.

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