"I Trenta Assassini": rassegna fotografica al Palazzo Comunale di Siena dal 10 agosto al 30 settembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 agosto 2000 18:53

30 immagini per fissare i volti che hanno fatto la storia della nostra Festa. Da Andrea Degortes, detto Aceto, il fantino che con 14 vittorie è entrato di diritto nella storia e nel cuore di questa città al giovane Walter Pusceddu detto Bighino, dall’unica donna che ha corso il Palio, la signora Rossana Bonelli detta Rompicollo, all’ottantasettenne Tripoli Torrini detto Tripolino, da Giuseppe Pes detto Il Pesse a Salvatore Ladu, detto Cianchino, al grande Giorgio Terni detto “Vittorino” ed, infine, l’ultimo, quello che ha chiuso le vittorie del ‘900, Massimo Coghe detto Massimino.
L’allestimento della mostra sarà realizzato all’interno della Sala del Risorgimento in Palazzo Comunale e, in contemporanea, le stesse immagini, trasformate in 150 manifesti e in 5 billboards di sei metri per tre, saranno visibili negli spazi pubblicitari lungo le vie della città.
L’ingresso alla Sala del Risorgimento è gratuito e seguirà l’orario di apertura del Museo Civico: dalle 10 alle 23 fino al 15 settembre e dalle 10 alle 19 dal 15 al 30 settembre.
Quella pensata da Delogu è una maniera originale per far “visitare” a tutti il suo lavoro, in una carrellata di volti e di nomi che hanno fatto sognare, disperare, pregare e gioire intere generazioni di senesi.

Nella sintesi del linguaggio visivo i personaggi ritratti riescono ad esprimere in un frammento di vita l’umanità all’interno della sacralità della Festa, fuori dagli archetipi e dagli stereotipi della corsa e della vittoria.
I 30 “assassini”, come sono definiti da una vecchia canzone senese, sono veri professionisti e mercenari, fedeli e traditori. Hanno facce scavate nel tufo e lineamenti dai tratti gentili, amano il rischio e il denaro, la gloria e le Contrade, sono schivi e pieni di sé, riservati o un po’ pazzi.

Sono e restano, comunque, i protagonisti del Palio insieme alla città, alle Contrade, ai cavalli.
A corredo della mostra un catalogo dove, accanto alle foto, figureranno testi di Massimo Reali, estratti dalle conversazioni avute con i fantini e una prefazione curata da Alessandro Falassi.
Marco Delogu collabora con le più importanti testate e agenzie di pubblicità italiane ed estere. Il suo lavoro, incentrato principalmente su ritratti di gruppi di persone, compare in numerose pubblicazioni, fra cui una delle ultime è “Nature”, uscita lo scorso giugno.
Ha esposto in numerose gallerie e musei in Italia e all’estero, tra le quali Ircam, Centre Georges Pompidou a Parigi, Villa Medici a Roma, Warburg Institute a Londra, Henry Moore Foundation a Leeds, Musée de l’Elyseé a Losanna.

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