Poggio a Caiano, Carmignano, Montemurlo e Vaiano chiederanno lo stato di calamità per il nubifragio della settimana scorsa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 agosto 2000 18:50
Poggio a Caiano, Carmignano, Montemurlo e Vaiano chiederanno lo stato di calamità per il nubifragio della settimana scorsa

Si aggirano sui 4-5 miliardi i danni quantificati fino ad oggi (ma la cifra potrebbe salire anche di molto perché le aziende chiuse per ferie probabilmente li denunceranno in ritardo) nei Comuni di Poggio a Caiano, Carmignano, Montemurlo e Vaiano. Miliardi che vanno ad aggiungersi a quelli già ipotizzati dal Comune di Prato e che delineano purtroppo una situazione di danno diffuso in tutta la fascia del territorio provinciale che va da Vaiano, soprattutto la zona della Calvana, fino a Carmignano.

I 4 Comuni della Provincia hanno già deciso di chiedere la calamità naturale ed è ai Comuni stessi che i cittadini dovranno rivolgersi nelle prossime settimane (c’è tempo indicativamente fino al 10 settembre) per segnalare i danni subiti e chiedere le opportune verifiche. Indispensabile per ottenere i rimborsi una perizia specifica da parte delle autorità o di periti riconosciuti.
Questa mattina nella sede della Provincia l’assessore ad Ambiente e Agricoltura, Mas-simo Logli, i sindaci di Poggio a Caiano, Silvano Gelli, e di Montemurlo, Ivano Menchetti, il vicesindaco e assessore all’Agricoltura di Carmignano, Claudio Matteucci, e una serie di rappresentanti di Prefettura, Camera di Commercio, Unione industriale, Cna, Confartigianato, Confederazione italiana agricoltori e Coldiretti si sono incontrati per una prima stima.

“I danni all’agricoltura si aggirano quasi ovunque intorno al 30-40% della produzione – ha spiegato l’assessore Logli – un indice sufficiente per la richiesta di calamità naturale. Già in questi giorni la Provincia sta effettuando una serie di sopralluoghi rispondendo alle segnalazioni delle aziende, quando i Comuni avranno completato l’elenco dei danni toc-cherà a Provincia, Prefettura e Regione avviare l’iter per le misure compensative”. In tutti i Comuni sono stati colpiti soltanto privati, mentre le infrastrutture non hanno subito danni.

Estesi invece i danni all’agricoltura: a Vaiano sono stati colpiti gli oliveti, una coltivazione per la quale negli ultimi anni erano stati fatti molti investimenti, sorpresi dalla grandine proprio nel momento più critico della maturazione; a Poggio a Caiano e Carmignano naturalmente le preoccupazioni maggiori sono per la produzione vinicola. Si calcola che in alcune frazioni, in particolare quella di Comeana, investita in pieno dalla tromba d’aria, oltre il 70% del raccolto sia andato perduto.

Il sindaco Ivano Menchetti, parlando a nome di tutti i sindaci dei Comuni colpiti, ha annunciato un impegno comune nell’opera di prevenzione di questi fenomeni. “Il nostro territorio ha bisogno di investimenti soprattutto sulla sicurezza perché eventi di questo tipo non mettano in ginocchio le nostre produzioni – ha detto Menchetti – Tutti insieme faremo pressioni per ottenere maggiori risorse dalla Regione”. Intanto Confartigianato, Cna e Unione industriali, a cui in questi giorni hanno fatto capo moltissime aziende danneggiate, stanno mettendo a punto una linea comune per lo smaltimento dei rifiuti, soprattutto riguardo alla documentazione dell’uscita fiscale dei materiali deteriorati o distrutti dai magazzini.

Con questo obiettivo nei i prossimi giorni sono previsti incontri con l’Asmiu e la Prefettura.

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