Caserma della piana: anziché centro per gli immigrati clandestini laboratorio pesante di Ingegneria?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 aprile 2000 17:50
Caserma della piana: anziché centro per gli immigrati clandestini laboratorio pesante di Ingegneria?

Augusto Marinelli, candidato al rettorato dell'Università di Firenze, ha incontrato nei locali del polo scientifico universitario, a Sesto Fiorentino, il presidente della Provincia Michele Gesualdi, l'assessore provinciale all'edilizia scolastica Alberto Di Cintio, il sindaco di Sesto Andrea Barducci e l'assessore Antonio Biricolti, il sindaco di Campi Bisenzio Adriano Chini e l'assessore Daria Risaliti del comune di Calenzano, per parlare dei rapporti fra Università e territorio e per invitare le istituzioni a farsi carico delle risposte indispensabili per il funzionamento del polo scientifico universitario, in materie come viabilità, trasporti e servizi agli studenti.

Nella stessa occasione Marinelli ha chiesto alla Provincia di Firenze e ai Comuni di Sesto, Campi Bisenzio e Calenzano di adoperarsi perché la caserma individuata nella piana come possibile centro di permanenza per gli immigrati clandestini sia data all'ateneo in modo da potervi installare i laboratori pesanti di Ingegneria. "Quella struttura è infatti collocata all'interno del polo scientifico universitario che ha bisogno dell'immediato utilizzo di spazi per avviare tutte le attività in programma", ha detto Marinelli.

Per Barducci la questione del centro per gli immigrati ha rappresentato lo specchio dell'"attenzione che non c'è" verso il polo scientifico universitario nella cui area il centro avrebbe dovuto essere collocato.
"Trovo grave - sottolinea Barducci - che non si sia capito che le funzioni che si vogliono dislocare sul territorio devono rispondere a una connessione logica con tutto il resto e che talvolta certe funzioni confliggono, al di là delle presunta emergenza immigrati. Accolgo con favore l'idea di installare i laboratori di ingegneria".

I sindaci e l'assessore di Calenzano hanno dato mandato al Presidente della Provincia Michele Gesualdi di chiedere un incontro al Ministero della Difesa per chiedere la cessione della ex caserma all'Università, in quanto funzionale all'intero progetto del polo scientifico universitario. "Ciò - commenta Gesualdi - consentirebbe di chiudere anche ogni ulteriore discussione sul futuro dell'area".
Marinelli ha illustrato il suo disegno per l'università, della quale vorrebbe sviluppare la dimensione metropolitana, "puntando a rapporti solidi con gli enti locali, magari con un coinvolgimento nel senato accademico, o attraverso un tavolo di confronto al quale prendano parte istituzioni e associazioni di categoria".

Non solo: l'Università, con duemila docenti, può elaborare non pochi degli strumenti urbanistici utili all'attività degli enti locali, garantendo al tempo stesso risparmio e alta professionalità oltre a una "valorizzazione reciproca tra Comuni ed ateneo".
Quanto alla piana di Sesto, Marinelli crede all'utilità di un patto territoriale per fare reagire le industrie - la piana è la quarta area industriale del Paese - con il polo scientifico-tecnologico. Ma il candidato alla guida dell'Università ha rivolto anche richieste ai rappresentanti degli enti locali.

"L'Università consegna prodotti di altissima qualità - ha detto Marinelli - Per questo dagli enti locali ci aspettiamo servizi in termini di viabilità e di trasporti per agevolare lo spostamento degli studenti". Ma c'è un altro punto su cui stringere una collaborazione decisa: le case per gli studenti: è necessario, secondo Marinelli, che i sindaci della piana, il Comune di Firenze e la Provincia mettano d'accordo le categorie per calmierare gli affitti. Il 30 per cento degli studenti proviene fuori dalla Toscana.

"Ci vogliono prezzi politici - dice Marinelli - gli studenti non possono essere strozzati".
Marinelli ha chiesto, infine, di verificare la possibilità di convenzioni per consentire ai futuri docenti di 'Scienze motorie' di utilizzare gli impianti sportivi dei comuni. Attualmente, infatti, l'ateneo "non dispone di impianti adeguati".
"Non c'è dubbio - spiega Gesualdi - che occorra affrontare con concretezza il problema di una positiva ricaduta sul territorio delle attività universitarie.

L'area metropolitana, che abbraccia le province di Firenze, Prato e Pistoia trova in questo concetto un fondamento decisivo per il suo sviluppo". L'assessore Risaliti, a questo riguardo, nota che deve cambiare la considerazione di città che si è avuta finora: nell'area metropolitana quelle che finora sono state considerate periferie diventano centro. Oltre al problema del centro immigrati, nell'incontro di stamani sono state individuate alcune priorità: i trasporti e la viabilità. Circa i trasporti, secondo Gesualdi, si deve dare importanza alla linea ferroviaria esistente e che deve diventare metropolitana di superficie.

Per quanto riguarda poi la viabilità, "si deve interessare Firenze a un suo collegamento con la Perfetti Ricasoli". Siamo in presenza "dell'area europea della Toscana, con il polo tecnologico ferroviario e il polo scientifico universitario". Da non sottovalutare, peraltro, che al Neto verrà aperto un Centro per l'impiego della Provincia, fulcro del nuovo Collocamento. "Noi - ha osservato il sindaco di Campi Adriano Chini - ci siamo proposti di governare questo territorio in modo unitario: il polo scientifico deve diventare il fiore all'occhiello dell'Unione dei Comuni della piana e di tutta l'area metropolitana".

Circa il polo scientifico universitario trovo convincenti le posizioni di Marinelli". Sul polo scientifico e sugli affitti ritorna anche Barducci. Il polo "è un soggetto strategico per il futuro, ecco perché sul versante dei trasporti pubblici, trovo fondamentale la possibilità di utilizzare le linee ferroviarie da Firenze e Sesto in rapporto al polo universitario".

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