La professione della signora Warren al teatro della Pergola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2000 11:03
La professione della signora Warren al teatro della Pergola

La commedia forse più celebre di G.B.Shaw è interpretata da Anna Proclemer e Claudia Koll per la regia di Patrick Rossi Gastaldi, a Firenze sino a domenica.
Commedia pubblicata nel 1898, "La professione della signora Warren " per l’arditezza del suo tema non poté apparire sulla scena fino al 1902. La signora Warren, nata nella povertà, ha fatto fortuna come tenitrice di case di tolleranza in varie città d'Europa. Ma a sua figlia, Vivie, ragazza moderna e intelligente, ha tenuto nascosto la sua professione, le ha dato una educazione signorile e il modo di compiere gli studi universitari.

Un capitalista, suo finanziatore, Sir George Croft, vorrebbe ora sposare la ragazza, ma Vivie è innamorata del giovane Frank, figlio scapestrato di un pastore anglicano. La giovane intuisce che nella vita della madre e nell’ambiente che la circonda c’è qualche cosa di torbido. La rivelazione avviene improvvisa, provocata da lei stessa una sera che, con il piglio di ragazza moderna, ha irritato la madre spingendola a narrare il proprio passato. Vivie si commuove apprendendo le circostanze che hanno determinato il traviamento della madre e, in fondo, ne ammira l’energia.

Ma quando viene a sapere da Croft quanto siano larghi i profitti che la signora Warren e lui ne traggono, quando vede la madre risoluta a non ritirarsi dagli affari, rinuncia a ogni rapporto con lei, come rinuncia a Frank, frivolo e inconsistente, per dedicarsi ad una vita di lavoro in un ufficio. "Perché gli uomini ricchi senza convinzioni -scrive nella prefazione Shaw- sono più pericolosi nella società moderna delle povere donne senza castità."
Il teatro inglese del Novecento è stato influenzato direttamente e indirettamente da George Bernard Shaw (1856-1950), un uomo per ideologia e concezione del teatro fondamentalmente dell'Ottocento.

Perché la lunghissima vita artistica ("Santa Giovanna" nel 1923 è uno dei suoi capolavori), ne ha fatto un modello anche per altre generazioni di autori, grazie alla sua finezza dialogica, al gusto del paradosso, alla costruzione drammaturgica. La commedia inglese della prima metà del secolo, si può dire viva all'ombra di Shaw e di Oscar Wilde (1854-1900) con cui condivide il gusto del paradosso e gli speldidi aforismi.

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