Il Consiglio provinciale ha approvato il trasferimento di risorse e personale al circondario Empolese Val d'Elsa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2000 15:36
Il Consiglio provinciale ha approvato il trasferimento di risorse e personale al circondario Empolese Val d'Elsa

21 i voti a favore espressi nella seduta di ieri pomeriggio dai consiglieri di Ds, PdCI, Democratici, Verdi e Ppi. 11 i voti contrari, da parte dei consiglieri di Rifondazione, Forza Italia, An e Ccd.
In apertura di dibattito Polo e Rifondazione comunista avevano presentato un ordine del giorno con il quale si chiedeva sostanzialmente di sospendere l'approvazione della delibera perché si potesse pronunciare a riguardo l'assemblea del circondario dell'Empolese Valdelsa. Dopo due interventi, l'uno a favore dell'ammissibilità (Massai, di An: "Si rischia di escludere un'assemblea dal dibattito e dall'approvazione di un atto di indirizzo"), l'altro contrario (Panerai, dei Ds: "Abbiamo già approfondito la questione in commissione e l'assemblea del circondario non ha bisogno di babbi e mamme"), la proposta è stata bocciata.


Per l'assessore Massimo Masi la delibera posta in approvazione è frutto della concertazione con le giunte del circondario dell'Empolese Valdelsa, a proposito del quale si è parlato di "ente sovracomunale e sottoprovinciale". Operando in un regime di finanza derivata, il circondario si occuperà di pianificazione territoriale, pianificazione e controllo ambientale (compresa la gestione e la programmazione del ciclo di smaltimento dei rifiuti), lavoro e formazione professionale, sviluppo economico e pianificazione strategica, mobilità e trasporti, servizi sociali e assistenziali, servizi scolastici sportivi e ricreativi, servizi culturali e informativi, agricoltura, caccia e pesca e, infine, turismo.

"L'esperienza che ne discenderà – ha detto Masi – rivestirà particolare importanza nel dispiegarsi del confronto e del processo per la costituzione dell'area e della città metropolitana… il trasferimento delle funzioni e delle attività è accompagnato da idonee risorse di avvio sia in termini di personale che di mezzi finanziari".
"Non è in discussione l'utilità del circondario – ha osservato il consigliere Fabio Filippini (Forza Italia) – ma il come attuarlo e su questo aspetto alcuni punti rimangono nebulosi".

Il principio di sussidiarietà, che in alcuni casi è vessillo, in altri nemico, non viene compiutamente applicato. Rifondazione comunista, per parte sua, "non è contraria al circondario – ha detto il capogruppo Eugenio D'Amico – ma ai circondari che diventano Province senza organi di controllo e di indirizzo: l'assemblea del circondario avrà soltanto il potere di ratificare ciò che è stato deciso dalla giunta. Tutti questi aspetti, che volevamo chiarire, sono stati messi da parte con una mozione d'ordine liberal-stalinista".


"Ci voleva un coinvolgimento più ampio", ha spiegato il capogruppo del Ccd Alessandro Corsinovi Corsinovi. Invece si sarebbe registrato "un lavorio sotterraneo fatto nelle stanze di alcuni assessorati o nelle sezioni di qualche partito dell'empolese. Dal punto di vista patrimoniale non sono stati valutati gli oneri aggiuntivi. La Provincia non potrà controllare nulla". Il risultato è una delibera carente, incompleta, di sapore preelettorale che comunque sposta ben due miliardi e mezzo del bilancio provinciale. "Il circondario non ha la capacità di esprimersi, di decidere", ha detto Piergiuseppe Massai (An).

Si è persa l'occasione di ragionare e valutare se l'organismo serviva e si è consumata una frode che in quanto tale non arriverà in fondo.
Le dichiarazioni del Polo e di Rifondazione rivelerebbero secondo Massimo Matteoli (Ds) la volontà "di cercare un pretesto per votare contro un atto che peraltro non rappresenta l'atto di nascita del circondario. Trovo questo atteggiamento offensivo anche verso quei consiglieri del Polo che nei comuni del circondario dell'Empolese Valdelsa sono d'accordo con gli orientamenti portati avanti finora.

Si vuole addirittura entrare nel merito di regole che i consiglieri di quei comuni si sono dati".
Dare il via in termini operativi all'esperienza del circondario rappresenta, per Luigi Nigi (Ds), "un passaggio molto significativo, che meriterebbe di essere sostenuto da tutto il Consiglio". La Provincia si esprime come "amica delle comunità locali, impegnata nella valorizzazione delle innervature e degli snodi, per quanto riguarda organizzazione sociale, culturale ed economica del suo territorio".

Le difficoltà emerse nella discussione in consiglio provinciale "non deve farci recedere nemmeno un po' da questa impostazione… l'attendismo non può pagare". Sì a una Provincia forte "perché sono forti i suoi centri e le sue aree". Il rilancio della passione autonomista parte dal circondario dell'Empolese Valdelsa, sulla base di una crescita di soggettività che ha bisogno di tre elementi in uno schema e in un ordine: un'idea ambiziosa per la Toscana, un'idea ambiziosa per Firenze, un'idea ambiziosa per la propria area.
"C'è bisogno di regole che salvaguardino la correttezza e la democrazia – ha replicato Piero Parotti di Rifondazione – C'è un'ipotesi d'accordo sulla quale non si sono ancora pronunciati i lavoratori; si è blindata una discussione tra le forze politiche del consiglio provinciale senza nemmeno aspettare le relazioni degli assessori Nardini (al personale) e Masi (al bilancio); unici detentori del circondario sono i sindaci".

Il circondario è nelle mani dei Sindaci, di quello di Empoli in particolare, e del Direttore. Così si "demotiva" la democrazia e se ne minano i principi..
"Ci si muove a caso - ha osservato Guido Sensi di An - senza un progetto". Mancano risposte sul fatto che quello che viene creato è un nuovo ente. Idem per la altre proposte di riforma istituzionale, tipo Città della Piana ecc. E' un'indeterminatezza che non va bene.
Perché questo percorso lungo e tortuoso se l'obiettivo è una nuova Provincia, si è chiesto Enrico Bertini di Forza Italia.

Se è lì che si vuole arrivare si faccia subito la Provincia.
"Credo molto in questo progetto di decentramento amministrativo - ha detto l'assessore al personale Valerio Nardini - basato su una forte volontà di Enti locali e Regione di valorizzazione ed autonomizzazione dell'area". Sulla questione del personale per l'assessore che sarebbe un grave errore trasferire le funzioni senza adeguate risorse: "abbiamo fatto uno studio attentissimo sul personale ed individuato quello necessario in rapporto alle competenze assegnate".

I dipendenti saranno 64, dei quali 27 già operanti nel circondario, 17 neoassunti, 15 volontari. 15 i dipendenti da trasferire, sulla base di un accordo già pronto con il sindacato.
"Tutte le forze politiche dell'area empolese sono d'accordo", ha ricordato alle opposizioni Massimo Marconcini (PdCI), citando le posizioni di Forza Italia e Rifondazione nell'assemblea del circondario di anche di An ad Empoli. "Tutti i cittadini aspettano il Circondario e non si sentono scavalcati". Sarebbe assurdo fermare il processo avviato: "un'auto costruita insieme non può non partire perché non viene rifornita di carburante".
Per il rappresentante del Ppi, Giovanni Vignoli, al punto in cui siamo ci vuole la massima chiarezza.

Visto che siamo convinti che il circondario deve andare avanti, visto che le zone interessate hanno chiesto il circondario, si parta senza fare polemiche, facendo gli atti necessari.
C'è una gran fretta, ha osservato il capogruppo di Forza Italia Carlo Bevilacqua, dopo un anno e mezzo di silenzio assoluto e guarda caso alla vigilia delle elezioni regionali. Così si dà vita ad un circondario "di facciata e non di contenuto", senza curarsi dei suoi costi e nella logica dello statalismo invece che in quella del decentramento.

Mancano inoltre un progetto ed un bilancio sui quali discutere.
Convinta invece l'adesione del gruppo dei Democratici. Si avvia un processo, ha detto il capogruppo Davide Filippelli, che deve portare a più validi servizi per i cittadini ed a istituzioni meglio organizzate.
Non siamo contrari al circondario in sé, ha insistito per Rifondazione Sandro Targetti, ma all'esautoramento dei cittadini. Si intravede fin d'ora un impoverimento del ruolo dell'Assemblea del circondario e l'accentramento del potere nelle mani dei Sindaci e del Direttore.
Infine per Gianni Panerai, dei Ds, è logico e giusto che una comunità locale abbia la sua autonomia e decida secondo le regole che si è data.
Nel corso del dibattito sul circondario empolese si è verificato un incidente fra il capogruppo dei Comunisti italiani, Alessio Pancani, ed il consigliere di An Pier Giuseppe Massai.

Quest'ultimo aveva parlato nel suo intervento del circondario come della "Ennesima casetta dove mettere qualche nano e qualche ballerina".
L'espressione non è piaciuta a Pancani, che è disabile ed è insorto contro la frase pronunciata da Massai ed il riferimento ai nani ed ha chiesto scuse formali.
Massai ha risposto che la sua frase non aveva intento offensivo e viene utilizzata in politica per indicare né più né meno un posto dove vanno certi personaggi con certi legami.
Del tutto insoddisfatto Pancani ha preannunciato eventuali ulteriori azioni, perché, a suo avviso, nessuno deve più impiegare espressioni che feriscano la sensibilità dei portatori di handicap.

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