Le opportunità offerte dall'Unione Europea col programma Leader II

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2000 12:00
Le opportunità offerte dall'Unione Europea col programma Leader II

Nella nostra regione tutte le risorse previste dal programma (80 miliardi di lire che attiveranno 130 miliardi di investimenti) sono gia' state impegnate, e vi e' un numero di elevato di progetti eccedenti il budget previsto ma pronti a essere finanziati in caso di fondi non utilizzati da altre regioni.
"Un risultato notevole – commenta l'assessore regionale Moreno Periccioli – che premia gli sforzi della Regione e dei Gal, i Gruppi di azione locale che hanno avuto un ruolo centrale nella predisposizione dei programmi e dei bandi".
I progetti finanziati dal Leader (il termine indica Liasons entre actions de developpement de l'economie rurale) riguarderanno iniziative per lo sviluppo di una vasta area della Toscana, comprendente la fascia appenninica, il sud della regione e le isole.

Si tratta di progetti pubblici e privati che interessano sia l'ambito piu' strettamente agricolo (valorizzazione dei prodotti tipici, miglioramento della qualita' delle aziende, agriturismo, conservazione delle biodiversita') che altri settori dell'economia: dal turismo all'artigianato, dalla formazione professionale al potenziamento dei sistemi informativi. Un pacchetto di interventi cospicuo, frutto di una attenta programmazione a livello locale, che creera' lavoro e sviluppo e che potra' presto essere incrementato.

E' intenzione della Regione Toscana infatti verificare se vi siano fondi in economia non impegnati da altre Regioni per evitare che vengano restituiti a Bruxelles come inutilizzati quando potrebbero essere invece attribuiti a Regioni, e' il caso della nostra, che hanno attivato una mole di progetti maggiore del disponibile.
Ma quali sono i settori verso cui sono stati principalmente indirizzati i fondi Leader nelle varie aree della Toscana dove operano i Gal? La distribuzione dei fondi e' proporzionata al numero di abitanti presenti nell'area interessata.
Lunigiana: il programma da 11 miliardi prevede, fra l'altro, investimenti per la creazione di nuove imprese, l'assistenza tecnica alle aziende operanti e il potenziamento dell'offerta turistica.
Garfagnana: 16 miliardi di investimenti in gran parte rivolti a promozione e commercializzazione dei prodotti tipici, realizzazione di reti civiche, miglioramento della fruibilita' turistica, sviluppo di fonti alternative di produzione energetica.
Appennino pistoiese e pratese: 11,6 miliardi per lo sviluppo di servizi informatizzati per la popolazione locale, la valorizzazione di siti naturali di particolare rilevanza, il potenziamento di attivita' a supporto degli sport montani, il completamento dell'ecomuseo della montagna pistoiese.
Mugello e val di Sieve: 14,7 miliardi che prevedono, tra l'altro, investimenti per il miglioramento qualitativo dei prodotti agricoli, la realizzazione di sistemi alternativi di smaltimento rifiuti e reflui, l'utilizzazione ecocompatibile delle risorse del bosco.
Chianti fiorentino e senese: 11,9 miliardi per il rafforzamento dell'identita' culturale dell'area, per la promozione di eventi culturali, la realizzazione di un sistema telematico di collegamento delle imprese dell'area, la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti agricoli.
Casentino, Valtiberina e Pratomagno: 18,2 miliardi che serviranno, tra l'altro, per la realizzazione di spazi per manifestazioni e mercati agricoli, il varo di itinerari tematici, la realizzazione di un centro di formazione professionale in materia ambientale, il completamento di un ecomuseo.
Area senese: 16,9 miliardi per realizzare centri di assistenza all'ospite e di teleprenotazione turistica, centri di informazione e di servizio per la popolazione locale collocati presso gli uffici postali, recupero e realizzazione di musei in zone rurali, assistenza tecnica e sostegni per l'acquisizione di certificazioni di qualita', iniziative pilota per l'introduzione di nuove tecniche di produzione agricola, valorizzazione e miglioramento qualitativo delle produzioni artigianali.
Amiata grossetano: 5 miliardi per la realizzazione di sistemi informativi territoriali e di servizi alla popolazione (ludoteca), per l'adeguamento delle strutture museali, per il potenziamento di una mostra mercato di prodotti locali.
Area grossetana: 17,8 miliardi che riguardano investimenti per la promozione e commercializzazione anche telematica dei prodotti tipici locali, sviluppo del settore equestre, creazione di sistemi informativi territoriali, servizi di accoglienza turistica, conservazione delle biodiversita' di interesse agricolo, miglioramento qualitativo dei prodotti agricoli e artigianali.
Arcipelago toscano: 6,6 miliardi per la realizzazione di sistemi informativi telematici, la diversificazione e destagionalizzazione dell'offerta turistica, la realizzazione di un'enoteca permanente, il recupero di edifici rurali pubblici per attivita' di servizio alla popolazione.

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