Provincia: il bilancio di previsione per l'anno 2000

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2000 19:10
Provincia: il bilancio di previsione per l'anno 2000

I numeri
La Provincia amministra un territorio di 3514 kmq. con una popolazione di 952.000 abitanti. Le sue entrate ammonteranno nel 2000 a 329 miliardi. 131 di essi verranno da entrate tributarie proprie. I corrispondenti 329 miliardi di uscite riguarderanno per 168 miliardi spese correnti (fra le quali, con una incidenza del 25% circa, più bassa della maggior parte delle altre Province italiane, quelle per il personale: 44 miliardi), mentre le spese in conto capitale assommeranno a 108 miliardi.

Di essi 51 (destinati a salire nel triennio 2000-2002 fino a 138 miliardi), sono destinati ad opere pubbliche: 26 nel settore dell’edilizia e in particolare della scuola (la Provincia è competente su tutti gli istituti superiori, che sono 74 con 27.440 studenti), 21 nel settore della viabilità (nel complesso ci sono 950 chilometri di strade provinciali), 2 in quello della difesa del territorio.
Gli investimenti in opere pubbliche
L’adeguamento alle norme di sicurezza, di igiene e di agibilità degli immobili scolastici trasferiti alla Provincia dallo Stato e dai Comuni assorbirà da solo 9,5 miliardi (e ben 23,5 miliardi nel triennio).

Altre opere edili rilevanti sono il completamento del centro scolastico di Empoli (1,38 miliardi), la costruzione della sede del "Virgilio" e del "Checchi" a Fucecchio (2 miliardi quest’anno e 3 il prossimo), l’aggiornamento del progetto del centro di San Marcellino a Firenze (3,5 miliardi), l’ampliamento del complesso del "Balducci" di Pontassieve (2,1 miliardi), il primo lotto del professionale di Borgo San Lorenzo (1,5 miliardi).
Lavori di risanamento e di adeguamento riguarderanno la viabilità in tutti i comprensori.

L’investimento più significativo è sull’asse Firenze-Mezzana (5 miliardi quest’anno, 17 nel triennio). 1,6 miliardi sono destinati alla circonvallazione di Impruneta.
Le opere idrauliche riguarderanno interventi sulla piana di Sesto e sulle colline del Chianti e per la messa in sicurezza di fiumi e torrenti.
Il maggiore gettito dell'imposta sulla RC auto, gli introiti delle alienazioni ed i risparmi sui mutui non utilizzati andranno tutti ad incrementare i fondi per investimenti in opere pubbliche.
Le grandi scelte
Gesualdi e Masi hanno spiegato le scelte operate dalla Giunta provinciale nella predisposizione del bilancio.
La Provincia che ha varcato la soglia del 2000, ha premesso il presidente, è un ente notevolmente diverso rispetto a quello di qualche anno fa, dotato di nuove ed importanti competenze (su collocamento, politiche del lavoro, scuola, trasporto pubblico locale, ambiente, protezione civile ecc.) ed impegnato anche nell’erogazione di rilevanti servizi ai cittadini.
L’applicazione del patto di stabilità con il Governo comporta la contrazione delle risorse.

Lo Stato poi ha trasferito agli enti locali nuove funzioni ma insufficienti fondi. "Già con la legge che ha trasferito e riunificato la scuola superiore - ricorda Gesualdi - sono arrivati alle Province, che sono state costrette ad indebitarsi per assicurarne la messa a norma, edifici assolutamente inidonei e ora la storia si ripete per il collocamento e le politiche del lavoro".
Ma la scelta della Provincia è stata netta: non arretrare sugli investimenti, non abbassare la qualità dei servizi tradizionalmente resi ed alzare quella dei servizi nuovi.
Per arrivare a ciò si è pensato a riorganizzare completamente la macchina burocratica.

Sono state ridotte nell'ordine del 5-7% le dotazioni dei vari settori della Provincia. Date le nuove competenze non sono invece previsti risparmi sul fronte delle utenze e l'applicazione del nuovo contratto di lavoro e delle nuove normative comporta un maggiore costo per il personale di 800 milioni e per il funzionamento degli organi di 1 miliardo. Sarà completata la manovra di alienazione delle proprietà non utili ai fini istituzionali. Fra esse vi è anche l’azienda agraria di Mondeggi, la cui vendita richiederà comunque tempi lunghi forse più della legislatura, anche perché non si vuole correre il rischio di "svendere".

Proseguirà la dismissione degli immobili in affitto: 1,3 miliardi sono stati recuperati nel 1999, 200 si aggiungeranno quest'ano e nel 2001 saranno trasferiti in locali di proprietà anche due centri di formazione professionale.
Sul piano fiscale la scelta è stata quella di non incidere sui cespiti che toccano le attività produttive o tutti i cittadini, come l’addizionale ENEL o la tassa sui rifiuti. Così si è solo allineata al livello delle altre Province toscane l’imposta provinciale di trascrizione sui veicoli.

Ogni lira di prelievo sarà finalizzata ad investimenti nell’edilizia scolastica ed in altre priorità.
"Il nostro bilancio - sottolinea Masi - è ed era sano indipendentemente dalle scelte del patto di stabilità, il livello di indebitamento è assolutamente sotto controllo; nonostante l'aumento dell'IPT il livello impositivo resta fermo per l'addizionale elettrica e a livelli medio-bassi sui tributi ambientali".
Il lavoro resta al primo posto anche in questo bilancio. "Si tratta di passare – sostiene Gesualdi – da sterili adempimenti burocratici ad un sistema attivo che permetta l’effettivo incontro della domanda e dell’offerta ", in un legame sempre più forte fra formazione professionale, lavoro e scuola.
"E' nostra intenzione - dice il presidente della Provincia – avviare un confronto con le confederazioni sindacali e le parti economiche ed imprenditoriali per verificare le condizioni per giungere ad un nuovo progetto per lo sviluppo e l’occupazione nel nostro territorio, coinvolgendo anche gli altri enti locali, a partire dal Comune di Firenze".
Ulteriori sottolineature del bilancio 2000 della Provincia, messe in evidenza dal presidente, sono le deleghe assunte dall’ente in materia turistica e il ruolo fondamentale attribuito all’agricoltura nella gestione del territorio e nella prosecuzione della politica di valorizzazione qualitativa dei prodotti agricoli vecchi e nuovi.
Resta forte l’impegno sul fronte delle infrastrutture per i trasporti.

L’opera più rilevante è ancora la Perfetti Ricasoli-Mezzana, al servizio dell’area industriale più forte della Toscana. Consistente il lavoro da fare nell’ambito delle ampie competenze assegnate alla Provincia in materia di trasporto pubblico locale, segnato dall’obiettivo di conquistare all’uso di metropolitana le infrastrutture ferroviarie e ridurre tempi e disagi dei lavoratori e degli studenti pendolari.
In materia ambientale il 2000 sarà l’anno dell’approvazione del piano provinciale sullo smaltimento dei rifiuti, un piano ampiamente discusso con i Comuni che chiuderà definitivamente il periodo dell’emergenza.

Dimensioni europee ha poi la prevista costituzione dell’Agenzia fiorentina per l’Energia, che svilupperà iniziative di promozione e di coordinamento per ridurre i consumi energetici, migliorare l’efficienza energetica, incrementare l’uso delle risorse rinnovabili, favorire lo sviluppo della ricerca e delle aziende locali produttive e di servizio.
La cultura è vista nel bilancio provinciale come una risorsa "essenziale" per lo sviluppo del territorio. "Una cultura in grado di produrre ricchezza – sono le parole di Gesualdi – consente di rilanciare la capacità di produrre ulteriore cultura".

I progetti su Palazzo Medici Riccardi e sul Parco di Pratolino rappresentano un concreto esempio in questa direzione.
Verso l'area e la città metropolitana
Per l’area metropolitana, che non è un nuovo ente ma solo una dimensione nella quale affrontare i problemi, l’ipotesi espressa è in favore di una delimitazione vasta e comprendente le Province di Firenze, Prato e Pistoia. Il confronto è stato aperto con le altre due Province e la Regione.
Più complessi e delicati i percorsi legati alla costituzione della città metropolitana, che è un nuovo ente che potrebbe sostituire la Provincia.

Sono interessati tutti i Comuni del territorio provinciale, le forze politiche e quelle economiche e sociali e, sottolinea Gesualdi, sarà con loro che occorrerà dialogare.
Trasferimenti al via per il Circondario empolese
Rappresenta invece già una grande esperienza di autoriforma, come hanno messo in luce sia il presidente Gesualdi che l'assessore Masi, il Circondario Regionale Empolese al quale, nel pieno rispetto delle intese, sono in corso di trasferimento proprio in questi giorni tutte le funzioni previste, insieme alle risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie.

Le funzioni provinciali interessate sono quelle in materia di territorio, ambiente, lavoro, formazione professionale, sviluppo economico, trasporti, servizi sociali, scuola, cultura, agricoltura, caccia, pesca, turismo. Già insieme al bilancio viene posta in approvazione una deliberazione che individua le modalità ed i tempi per l’assegnazione al Circondario delle risorse necessarie

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