Servizi e tariffe integrate fra bus e treni. Nuove stazioni a Veroni e San Salvi. Un parcheggio scambiatore al cimitero del Pino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 Dicembre 1999 16:31
Servizi e tariffe integrate fra bus e treni. Nuove stazioni a Veroni e San Salvi. Un parcheggio scambiatore al cimitero del Pino

I mezzi pubblici di trasporto percorrono annualmente in provincia di Firenze 31,7 milioni di chilometri. Il loro costo per la società è di quasi 200 miliardi, ed è coperto solo per il 36,5% dai ricavi, che ammontano a poco meno di 73 miliardi. Due terzi del traffico (20,8 milioni di chilometri) sono assorbiti dall’area fiorentina; nel Mugello si percorrono oltre 3 milioni di chilometri; nella Val di Sieve 1,7; nel Valdarno 1,1; nel Chianti 2; nel Circondario Empolese-Valdelsa 2,1.
In attuazione del decentramento amministrativo negli ultimi due anni le competenze per la pianificazione, la gestione e il controllo sui servizi di trasporto pubblico locale su gomma sono passate alla Provincia.

L’ente deve elaborare un Programma provinciale dei servizi di trasporto con l’obiettivo di adeguare le dotazioni nelle varie zone, operare una riorganizzazione alla luce dei vincoli finanziari, sviluppare i collegamenti nel territorio anche per contrastare lo spopolamento delle aree extraurbane. Un Programma essenziale anche a sostegno delle politiche ambientali (lotta all'inquinamento atmosferico) e territoriali (pianificazione delle infrastrutture per la mobilità necessarie per lo sviluppo).
La Provincia di Firenze ha predisposto le "Linee guida" del suo Programma dei Servizi di Trasporto, linee che vengono sottoposte oggi al voto del Consiglio provinciale e che sono state illustrate questa mattina alla stampa dall’assessore ai Trasporti, Piero Certosi.
Asse portante della programmazione provinciale è l’integrazione fra i servizi su gomma e su ferro sia sul piano dell’esercizio (orari, coincidenze), sia su quello delle strutture (nodi di scambio, parcheggi), sia infine su quello delle tariffe (dove già è stato varato in ottobre l'abbonamento unico per le autolinee "ProPass", che è ora da estendere anche ai treni).

A questa integrazione si aggiunge sui collegamenti "deboli" quella fra servizi di linea e servizi minori (trasporto scolastico, autonoleggio).
Il metodo seguito - anche attraverso conferenze di bacino che saranno organizzate nelle singole zone - è quello del raccordo con i Comuni nella formulazione delle scelte, che dovranno portare all’individuazione degli interventi da attuare sulle varie aree e direttrici ed alla ridefinizione di servizi e costi.
Su questa premessa le "Linee guida" presentate oggi da Certosi individuano alcune azioni da compiere a livello generale: arrivare ad una tariffa unica integrata a livello provinciale fra mezzi urbani, extraurbani e treni; identificare per ciascun collegamento il mezzo di trasporto più adeguato; articolare i contributi pubblici in base alle caratteristiche sociali e commerciali dei servizi, parametrandoli ai passeggeri trasportati; eliminare gli stati di "sofferenza".


Ma le "Linee guida" scendono anche ad un livello di ben maggiore dettaglio nella previsione di interventi zona per zona. Così se nel Mugello si sviluppa il progetto di riordino dei servizi intorno alla ferrovia Faentina, in Val di Sieve si arriva anche ad indicare una nuova fermata ferroviaria, quella di Veroni a Pontassieve ad uso del locale polo scolastico (premessa, come per altri casi, la disponibilità della Provincia a compartecipare finanziariamente). Per l’Empolese-Valdelsa, dove sarà competente il Circondario, si parla di specializzazione dei collegamenti con Firenze e di riordino del servizio urbano di Empoli.
Più ampio il capitolo sull’area fiorentina.

Si afferma l’obiettivo del potenziamento dei servizi a rete in un’ottica metropolitana (direttrice Pistoia-Montevarchi, anello della Faentina, direttrice empolese, nuovo nodo fiorentino). Si ipotizzano nuove forme di gestione e di finanziamento. Si stabilisce uno stretto collegamento con la pianificazione territoriale là dove si dice che i principali poli d’attrazione (scuole, ospedali, uffici pubblici, centri commerciali) dovranno essere collocati lungo le direttrici ferroviarie. Si punta all’utilizzo, a partire dal prossimo anno, del tratto ferroviario Rovezzano-Castello per un sistema metropolitano.

Si fa espressa menzione di un parcheggio scambiatore da realizzare in prossimità del cimitero del Pino (Viale Europa) e di una nuova stazione ferroviaria da realizzare a San Salvi (al servizio del locale polo scolastico, con 3500 studenti, degli uffici ASL, con 860 addetti, della sede RAI e del futuro insediamento di ulteriori uffici pubblici con circa 1000 addetti). Si fa anche menzione del riordino dei servizi nell’area Campi-Sesto-Calenzano. Per la Faentina si confermano, a fronte delle attuali difficoltà con l'utenza, l’esigenza di diverse forme di gestione - che vedano coprotagoniste insieme alle FS anche le società di trasporto locale - e gli obiettivi dell’elettrificazione della linea e della realizzazione di collegamenti con Santa Maria Novella dal prossimo luglio (termine indicato anche per l’apertura della nuova fermata delle Cure), da incrementare a partire dal 2003.


Sono infine previsti potenziamenti delle linee ATAF al servizio delle stazioni fiorentine (nuovo terminal dei bus a Campo di Marte, navette da Rifredi a Careggi ed alle zone industriali a nord est di Firenze), dell’aeroporto "Vespucci" e, in ipotesi, anche di quelle dirette verso il polo universitario di Sesto ed i vari altri poli della Piana.

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