Il Monte dei Paschi all’assalto di Mediobanca, ma pensa anche a Bpm

Formalizzata l'offerta pubblica di scambio totalitaria promossa dalla banca di Siena sulle azioni della milanese

Stefano
Stefano Bisi
05 Luglio 2025 20:40
Il Monte dei Paschi all’assalto di Mediobanca, ma pensa anche a Bpm

“Con il 35% di adesioni eserciteremo comunque il controllo di fatto su Mediobanca” dice Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena, alla vigilia del debutto dell’Offerta pubblica di scambio sul mercato, che partirà il 14 luglio. “È una soglia tecnica, ma rappresenta un livello che riteniamo ci consentirebbe di esercitare comunque il controllo di fatto” spiega Lovaglio, intervistato dal Sole 24 Ore. “Siamo certi di portare a termine l’operazione perché ha una forte ratio industriale e finanziaria” afferma l’amministratore delegato della banca senese e alla critica di Mediobanca proprio su questo punto risponde: “Se c’è partita o no, lo dirà il mercato”.

Il Monte dei Paschi è da sempre la banca più radicata in Toscana e da tutta la regione si guarda a quello che succede a Siena. Lovaglio ostenta sicurezza e alla domanda su un possibile matrimonio con Banco Bpm, risponde con cautela ma senza escluderlo: “Questa operazione crea anche i presupposti per una seconda fase di crescita. La nostra dimensione ci permetterà di valutare nuove opportunità. Ma oggi il focus è su Mediobanca”. L’istituto di credito più antico del mondo è pronto ad aprire un’altra pagina, forse due, della sua plurisecolare storia.

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