Aumenta il costo dei prodotti petroliferi per uso agricolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 1999 19:31
Aumenta il costo dei prodotti petroliferi per uso agricolo

Un vero e proprio grido di allarme quello lanciato dalle Organizzazioni Professionali Agricole della Provincia di Firenze (Unione Agricoltori, Coldiretti e CIA): "nel corso degli ultimi tre mesi si sono registrati successivi e ripetuti incrementi del costo dei prodotti petroliferi agevolati per uso agricolo (in particolare gasolio) oscillanti nel complesso fra il 20 ed il 40 % rispetto al prezzo medio dei primi sei mesi dell'anno".
Le Associazioni Agricole con un documento congiunto hanno portato all'attenzione del mondo politico la gravità di una situazione per la quale richiedono una urgente e concreta azione istituzionale - che faccia seguito a quanto sottoscritto al Tavolo Verde Nazionale ed a quanto promulgato con il Decreto Legislativo n.173/98 - chiedendo in questo il pieno coinvolgimento della Regione Toscana e delle Amministrazioni Provinciali.


Ed un primo segnale in tal senso viene dal consigliere provinciale dei Verdi, Sergio Gatteschi, che ha presentato in Provincia un Ordine del Giorno da sottoporre alla prossima discussione e votazione del Consiglio Provinciale di Firenze.
Nel documento presentato, accogliendo le richieste delle Associazioni Agricole, si sollecita la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri del Tesoro, delle Finanze e delle politiche Agricole e Forestali, ad intraprendere in tempi rapidi, anche in concomitanza col varo della Finanziaria 2000, tutte le iniziative necessarie per l'azzeramento delle accise (imposta di fabbricazione) su tutti i prodotti petroliferi utilizzati in agricoltura e la pratica attuazione di quanto sull'argomento è disposto con il Decreto Legislativo n.173/98.


"Appoggiamo le richieste delle Associazioni Agricole - ha dichiarato Sergio Gatteschi - perché la situazione denunciata dal mondo agricolo, determina aumenti dei costi di produzione, con un aggravio non preventivabile dei bilanci delle imprese agricole, in particolare per le coltivazioni floricole ed orticole protette, il cui surplus di spesa difficilmente potrà essere riversato sui prezzi di vendita per quelle produzioni che stanno subendo una pressione concorrenziale per la loro provenienza esterna alla Comunità Europea".

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