Ematocrito alto. Il ciclismo nuovamente nella bufera.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 1999 20:42
Ematocrito alto. Il ciclismo nuovamente nella bufera.

Giornata nera e purtroppo indimenticabile per tutto il ciclismo e per tutti gli amanti delle due ruote quella di sabato 5 giugno 1999. Marco Pantani, infatti, leader incontrastato della 82/ma edizione del Giro d’Italia, e’ stato trovato con l’ematocrito alto( oltre il 50% che è la quota limite ) nel corso di alcuni controlli sul sangue eseguiti dall’UCI, l’Unione Ciclistica Internazionale, ai corridori impegnati nell’importante corsa a tappe. Immediatamente è scattata la sospensione cautelativa per 15 giorni.

Pantani sarà poi sottoposto ad altri esami e se il valore dell’ematocrito tornerà nella misura prevista, entro il 50%, potrà tornare a gareggiare. Tali controlli medici servono solamente per stabilire se l’atleta può svolgere, senza rischio di salute, l’attività agonistica. Basilare, come sopra scritto, è il valore dell’ematocrito, ovvero la percentuale degli elementi corpuscolari del sangue trasportatori di ossigeno detti globuli rossi( con maggior globuli rossi c’è possibilità di miglior prestazioni fisiche).

All’aumentare del valore ematocrito c’è però una maggiore resistenza allo scorrimento del sangue nel sistema vascolare con logiche e gravi conseguenze a livello arterioso e cerebrale addirittura anche dopo molti anni. I controlli medici dell’UCI dunque stabiliscono solo se l’ematocrito è normale o alto, e non possono verificare se sono state usate sostanze dopanti per aumentare tale valore. Aspetto non trascurabile, perché non sapendo se l’atleta ha usato sostanze proibite, non scatta l'immediata squalifica per doping ma soltanto una sospensione cautelativa necessaria per la salute dell'atleta. Nella Mercatone Uno, la squadra di Pantani, già allo scorso Giro d’Italia, quello del 1998, avvenne un caso analogo.

Allora fu il ciclista toscano Riccardo Forconi ad essere escluso, verso la fine della prestigiosa corsa a tappe, perché ad un test a sorpresa sul sangue fu trovato con l'ematocrito alto. Le chiacchiere sempre più decise di quel tempo affermarono (solo bugie?) che si volle volutamente colpire Forconi per coprire ciclisti più famosi e in odore di prestigiose vittorie. Dopo l’esclusione dal giro d’Italia, Forconi comunque, passato il periodo di sposensione, ha potuto riprendere l’attività agonistica.

E proprio sull’estate scorsa, sui presunti casi di doping, sulle voci di nomi eccellenti caduti nella rete dei controlli a sorpresa( vere, non vere?) Nove ha già dato notizie in tempi passati , pagine che potrete consultare anche ora trovandole nel nostro archivio.

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