Gli ambientalisti attaccano la Regione sulle foreste

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 1999 19:41
Gli ambientalisti attaccano la Regione sulle foreste

"E' del tutto ingiustificato l'allarmismo del Wwf e di Legambiente per la situazione delle foreste della Toscana. E le critiche avanzate alla proposta di legge forestale in discussione al consiglio regionale tradiscono perlomeno una scarsa conoscenza dei problemi: si tratta di ignoranza....ovviamente in senso latino" dice l'assessore regionale all'agricoltura, Moreno Periccioli, il quale ricorda che l'Inventario forestale, che sar… presentato proprio lunedi' prossimo, mette in luce una situazione ben diversa da quella disegnata dagli ambientalisti: "La biomassa forestale e' in aumento, crescono gli ettari boscati e migliora la consistenza del bosco.

La Toscana - dice Periccioli - con un milione di ettari di bosco ha oggi un patrimonio forestale di primissimo piano e assolutamente governabile. E lo sta governando dal 1993 grazie ad una politica concertata con le organizzazioni ambientaliste, che dunque hanno avuto sempre la possibilita' di esprimere le loro posizioni e di costruire insieme alla Regione una politica coordinata di interventi. Certo - prosegue l'assessore - si puo' anche dissentire da alcune decisioni prese, ma non e' consentito fingere di ignorare lo stato dei fatti.

A cosa servono gli appelli e gli allarmismi quando le porte della Regione sono sempre aperte e non mancano le sedi per confrontarsi, cercando di costruire insieme soluzioni positive?" Il bosco toscano non e' affatto depauperato come dicono Wwf e Legambiente, tranquillizza Periccioli: "Esiste una domanda forte di prodotti legnosi pregiati come alcuni tipi di quercia e il castagno, dal quale si estrae il tannino indispensabile per la concia delle pelli, e su questi stiamo esercitando il massimo controllo, ma la situazione complessiva e' ampiamente positiva". Quanto infine all'accusa di aver fatto una legge con un occhio di riguardo ai privati, Periccioli ricorda che, su un milione di ettari, i boschi privati ne coprono 900 mila contro 100 mila pubblici e che la Regione non puo' limitarsi a gestire l'unico decimo di foreste pubbliche trascurando i nove decimi di foreste private.

Una posizione - sottolinea Periccioli - pienamente conforme agli orientamenti piu' moderni della selvicoltura sostenibile, cosi' come i nuovi regolamenti dell'Unione europea sostengono e propongono".

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