Passaggio in India

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 aprile 1999 10:37
Passaggio in India

E' un'esposizione temporanea di abiti e tessuti indiani dalla collezione Lionni, organizzata da oggi sino al 31 ottobre al Museo del Tessuto di Prato (Piazza del Comune; Lunedì: 14.30 - 18.30, martedì: chiuso, mercoledì-domenica: 10.30 - 18.30; Ingresso: interi £5.000 ridotti £ 3.000).
La mostra presenta una selezione di abiti tradizionali ed arredi tessili, realizzati in cotone o seta tra gli anni '50 e '70 del nostro secolo in diverse regioni dell'India, e decorati con varie tecniche.

La collezione, acquistata nel 1989 dall'Associazione Ex-Allievi dell'Istituto T. Buzzi di Prato, proviene dalla raccolta privata di Leo Lionni, scrittore, giornalista, artista americano, nonché docente - negli anni '60 - presso la National School of Design di Ahmedabad (India Occidentale), importante centro tessile per la produzione di cotone.
La selezione di manufatti in esposizione mira a sottolineare l'importanza della tessitura e del ricamo in India, come antichi mezzi espressivi di una società permeata di una forte sensibilità religiosa; attraverso alcuni esempi essa illustra come l'arte tessile sia stata e continui ad essere, in quella realtà geografica, uno strumento privilegiato di comunicazione delle strutture sociali, cosi' come dei rituali e delle forme di culto.
Dalla regione del Gujarat (India Occidentale) proviene un cospicuo numero di tessuti stampati mediante blocchi di legno intagliato.

Nella citta' di Ahmedabad con questa tecnica vengono ancora oggi prodotti grandi pannelli rituali - uno dei quali sarà visibile nella mostra - che trovano la loro naturale collocazione nei templi delle divinità cui sono dedicati. Alla medesima regione appartiene anche una serie di pannelli rituali pentagonali, dedicati al culto familiare del dio Ganesh ed eseguiti con la tecnica tradizionale del punto catenella, con applicazione dei tipici specchietti circolari.
La tecnica della stampa a blocchi, precedentemente citata, e' utilizzata anche per decorare i sari in esposizione, abiti femminili tradizionali, drappeggiati in vari modi e soprattutto decorati in varie colorazioni, ad esprimere le diverse caste di appartenenza.

Il costume tradizionale femminile e' rappresentato anche da un esemplare di odhni, un velo solitamente portato sulla testa, realizzato in mussola di cotone e decorato con la tecnica tintoria del tie and dye. Dall'India meridionale proviene invece un telia-rumal, tessuto di forma quadrata utilizzato come copricapo o contenitore per offerte religiose, realizzato con un sistema di tintura a riserva di fili (ikat). Una sezione sarà infine dedicata alle tecniche ed alle principali sostanze tintorie utilizzate.

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