Con sempre maggiore frequenza si hanno notizie in merito agli effetti dei lavori di svuotatura degli invasi artificiali, posti lungo il corso di alcuni fiumi. L'estate scorsa alcuni cittadini di Marradi paventavano gli effetti negativi conseguenti alla prevista la svuotatura dell'invaso sul Fiume Lamone, localizzato tra l'abitato di Biforco e quello del capoluogo. Pochi mesi dopo la stampa riporta la notizia del disastro ambientale per la apertura delle cateratte del lago di Londa, con la conseguente moria di una gran quantità di pesce nei sottostante torrenti Rincine e Moscia.
Sull'argomento interviene il Consigliere provinciale dei Verdi Alberto Di Cintio: "Riteniamo che il ripetersi del problema della svuotatura degli invasi artificiali e dei danni che quasi sempre quest'operazione comporta, deve trovare un puntuale impegno di prevenzione da parte della Amministrazione Provinciale.
D'altra parte anche la normativa regionale in materia di tutela della fauna ittica assegna alla Provincia la competenza autorizzativa e di emanazione di prescrizioni su ogni atto che possa recare modifiche allo stato dei corpi idrici. Per poter dare positiva soluzione al problema la Provincia dovrebbe farsi parte attiva per costituire e coordinare una consulta che, oltre agli Enti ed Organismi tecnici competenti, dovrebbe prevedere la presenza di rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste e dei Pescatori, con il preciso scopo di emanare puntuali prescrizioni per la gestione delle svuotature degli invasi artificiali nel territorio provinciale, e di valutare le ulteriori indicazioni relative alle specifiche situazioni.
La presenza nella Consulta di competenze e sensibilità diverse dovrebbe consentire di affrontare il problema sia sotto l'aspetto tecnico-operativo che quello ambientale e di tutela della fauna ittica e della biologia del fiume".
Contemporaneamente il gruppo in consiglio provinciale del Partito popolare ha presentato un'interrogazione per sollecitare il rilascio da parte della Regione dell'autorizzazione al prelievo di materiali per la realizzazione della variante autostradale di valico e della bretella di raccordo con Firenzuola.
Prelievo bloccato dal parere negativo espresso proprio dalla maggioranza in Provincia all'estrazione di materiali inerti dalle cave di Montebeni (a Firenzuola) e a Galliano (nei pressi di Barberino del Mugello).
