L'impianto progettato all'area ex-Farmoplant di Massa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 1999 19:08
L'impianto progettato all'area ex-Farmoplant di Massa

E' un cogeneratore alimentato a gas naturale, con generazione di vapore a ciclo combinato e potenza da 34 Mwe, il cui forno non e' compatibile con alcun tipo di combustibile solido. E' quanto l'assessore regionale all'ambiente, Claudio Del Lungo, ritiene indispensabile precisare in relazione ad alcune notizie apparse sulla stampa, sottolineando come per questo tipo di impianti la Regione Toscana poteva esprimere solo un parere non vincolante sulle emissioni in atmosfera; che in questo procedimento, comunque, l'amministrazione regionale ha fatto piu' di quanto previsto dalla legge, inviando ripetute comunicazioni alla Provincia e al Comune di Massa; e che, in ogni caso, anche dopo l'autorizzazione dell'impianto, che e' esclusivamente di competenza del ministero dell'industria, resta da escludere la possibilita' che questa possa essere la strada per realizzare un "inceneritore", in quanto il piano provinciale di gestione dei rifiuti non individua nessun impianto di questo tipo nel comune di Massa. Sono questi gli aspetti principali della replica dell'assessore regionale a quanto dichiarato dalla Consulta per l'ambiente della provincia di Massa Carrara e a quanto apparso su alcuni organi di informazione, a proposito del progetto di impianto - un cogeneratore per la produzione di calore ed energia elettrica - che la societa' Edison spa intende realizzare al servizio dell'area industriale apuana. "Ormai da due anni, durante la fase di espressione del parere per questo tipo di impianti - spiega Del Lungo - la Regione provvede ad informare le amministrazioni interessate.

E lo fa di propria iniziativa, ovvero senza che questo sia richiesto dalla normativa. E cosi' abbiamo fatto anche nel caso di Massa". Gia' il 7 aprile 1998, infatti, l'assessore all'ambiente ha provveduto ad informare, tramite lettera, l'amministrazione provinciale e comunale di Massa dell'avvio del procedimento autorizzativo da parte della societa' Edison. Alla stessa maniera, lo scorso 27 luglio e' stata inviata una seconda nota che accompagnava il parere tecnico sulle emissioni in atmosfera, elaborato dal Cria (Comitato regionale contro l'inquinamento atmosferico).

Parere che peraltro, pur dettando alcune prescrizioni, ha previsto che le emissioni di inquinanti da parte dell'impianto saranno "notevolmente inferiori" agli standard di qualita' statali. Queste due lettere sono state ritrasmesse in risposta ad un telegramma inviato in gennaio dall'amministrazione provinciale. "Non appare pertanto vera - scriveva in quell'occasione Del Lungo - l'affermazione secondo cui alla Provincia di Massa Carrara non e' stato segnalato il procedimento e la natura dell'insediamento da realizzarsi.

Si ritiene che esistesse la concreta possibilita' da parte dell'amministrazione provinciale di esprimere qualsivoglia parere, richiedendo anche un coinvolgimento nell'istruttoria tecnica. Se la Provincia si fosse preoccupata di leggere i documenti inviati a suo tempo si sarebbe evitato questo assurdo equivoco e si sarebbe accorta di che tipo di impianto si tratta, ovvero di un impianto per cui e' esclusa l'utilizzazione di biomasse e rifiuti. Per evitare questo anche in qualita' di coordinatore delle regioni in materia di energia, ho ottenuto che l'autorizzazione per gli impianti di produzione di energia sotto i 300 Mw termici sia di competenza delle Province.

Una novita' prevista dalla riforma Bassanini, con la legge 112".

In evidenza