Stalingrado, Mugello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 agosto 1997 16:35
Stalingrado, Mugello

"Se l'on. D'Alema non ha il tempo e la pazienza di ascoltare tutti, non puo pretendere pero -afferma una nota della Voce Repubblicana- che le sue scelte vengano accettate poi, sic etsempliciter, come il Verbo. Non avviene nemmeno nel Pds che le sue scelte sianoconsiderate indiscutibili, come si puo constatare tutti i giorni leggendo le dichiarazioni diPetruccioli e Cofferati, per citare solo due esponenti di rilievo della Quercia. Figurarsi seD'Alema puo trattare i suoi alleati come l'Urss trattava i paesi satelliti.

Di conseguenza ilproblema della candidatura Di Pietro e tutto sul tavolo. E poiche Curzi e un candidato diRifondazione e i repubblicani nelle elezioni del 1996 hanno votato in circa sessanta collegiesponenti di quel partito, mentre mai hanno votato amici dell'on. Tremaglia, voteranno conmolto piacere per un altro candidato di Rifondazione: il dottor Curzi". "La candidatura di DiPietro nel collegio del Mugello e nata da una concezione imperiale dell'Ulivo, con ilsegretario del Pds che pensa di poter decidere per tutti informando gli alleati a cose fatte.

Ledifficolta che attraversano l'Ulivo in questi giorni ne sono la diretta conseguenza. E'sacrosanta quindi la richiesta dei Verdi di azzerare tutto -afferma il presidente dei senatoriVerdi Maurizio Pieroni- Quello di D'Alema e stato un gesto avventato. Un vero leader politicodeve mostrare la capacita di saper correggere i propri errori. L'idea di trasformare il Mugelloin una sorta di Stalingrado, , appareassolutamente insensata. Non si capisce perche lo stato maggiore del Pds dovrebbeperseguirla".

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