2020, il San Giovanni speciale in tempo di Coronavirus

Senza 'fochi' e calcio storico ma comunque pieno di iniziative. L'omaggio della città a medici, infermieri, operatori sanitari, personale del servizio sanitario regionale e ai tanti volontari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2020 11:34
2020, il San Giovanni speciale in tempo di Coronavirus
ph Facebook Nardella sindaco

Un San Giovanni particolare, senza i ‘fochi’ e senza Calcio storico per rispettare le prescrizioni vigenti, ma comunque pieno di iniziative, per celebrare come merita il santo patrono, così sentito dai fiorentini.

La giornata è cominciata con la tradizionale consegna degli omaggi al sindaco - una croce - da parte di una deputazione della società di San Giovanni Battista guidata dal presidente Claudio Bini. A realizzarla anche quest’anno la bottega orafa di Paolo Penko. Dopo la tradizionale offerta dei ceri nel Battistero di san Giovanni il sindaco ha partecipato alla santa messa in Duomo celebrata dall’arcivescovo Betori.

Alle 18 in piazza Santa Croce rappresentanti delle squadre del Calcio storico e il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina hanno reso omaggio a medici, infermieri, operatori sanitari, personale del servizio sanitario regionale e ai tanti volontari della Protezione civile del Comune di Firenze e delle varie associazioni e reti di solidarietà cittadine, che hanno dimostrato straordinaria generosità durante l’emergenza sanitaria Covid-19. Come da tradizione, alle 18,30 sempre in piazza Santa Croce il sindaco ha conferito i Fiorini d’oro, quest’anno tutti destinati a personalità del mondo della sanità e del sociale: Paolo Morello, direttore generale Usl Centro; Simone Naldini, Direttore DSPO di Santa Maria Nuova, Palagi e San Giovanni di Dio; Andrea Bassetti, Direttore DSPO Santa Maria Annunziata; Lorenzo Baggiani, Coordinatore Servizi Sanitari Territoriali zona Firenze; Rocco Damone, Direttore Generale Azienda Ospedaliera Careggi; Enrico Betti, volontario Misericordia di Firenze; Marco Andreoni, presidente raggruppamento Associazioni Volontariato di Protezione Civile, Paola Cozzi Mazzucchelli della Caritas; e Vanessa Dongfack Nguetsop, infermiera Centro Covid Montedomini.

Dalle 19,30 il salone dei 500 di Palazzo Vecchio ha ospitato “Strateco. Chi non comunica scompare”, il festival pop dedicato alla comunicazione per celebrare e raccontare la rete, i social, il cambiamento, la musica, le storie di vita, ideato da Benedetto Gerbasio. Via alla serata con Niccoló Fabi intervistato da Benedetto Gerbasio (‘Tradizione e tradimento’), a seguire Diodato intervistato da parte dell'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi (‘Lo vedi arriva un'altra estate’). Successivamente spazio all'intervista del sindaco Nardella all'attore Pierfrancesco Favino su cinema, arte e altri linguaggi. Al termine l’esibizione di Irene Grandi ‘Finalmente io, musica e parole’.

Diretta Rai invece per l’evento SanGiovanniX3 che ha visto per la prima volta le città di Firenze, Torino e Genova unite nel festeggiare il santo patrono: su Rai Premium (canale 25 ddt) alle 21 circa, in streaming su RaiPlay e sulla piattaforma digitale www.sangiovannix3.it.

Niente ‘fochi’ ma illuminazioni speciali a cura di Silfi Spa, che hanno coinvolto alcuni dei luoghi simbolo della città, come la Cupola del Brunelleschi, la Basilica di San Miniato al Monte, l'Istituto degli Innocenti e le Porte storiche. In collaborazione con la Società di San Giovanni Battista, tre fasci di luce, da tre punti diversi della città, per illuminare la Lanterna del Duomo, sulla sommità della Cupola, fino ad oltre la mezzanotte. E infine giochi di luce sulle Porte storiche della città (Porta San Gallo, Porta alla Croce, Torre di San Niccolò, Porta Romana, Porta al Prato e Porta San Frediano), sulla facciata della Basilica di San Miniato al Monte e sul Loggiato dell'Istituto degli Innocenti, in piazza Santissima Annunziata.

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