Firenze, 2 ottobre 2025 - La notte del 3 ottobre 1925 le squadre fasciste fiorentine, dopo avere ucciso Giovanni Becciolini, scatenarono la loro violenza contro i diffusori del “Non Mollare” e le personalità antifasciste più note. Chi non riuscì a mettere in salvo, venne trucidato barbaramente di fronte alle spose e ai figli come gli esponenti socialisti Gaetano Pilati e Gustavo Console. L’avvenimento sarà ricordato nel Consiglio comunale di Firenze nella seduta del prossimo lunedì, 6 ottobre, alle 15.30: la riunione sarà presieduta dal presidente del Consiglio Cosimo Guccione. La commemorazione sarà fatta da Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli.
“C’è un filo rosso che collega il Circolo di Cultura, il 'Non Mollare', e il movimento di Giustizia e Libertà – ha spiegato Spini nel corso di un convegno sul tema, al Gabinetto Vieusseux -. Tutti animati da Carlo Rosselli e dal fratello Nello, fecero di Firenze uno dei punti di riferimento nazionali della resistenza al regime fascista e costituirono una delle radici che portarono all’insurrezione della città l’11 agosto 1944. Ricordare cento anni dopo queste persone che dettero la vita per opporsi al regime fascista anche dopo il delitto Matteotti significa tributare il giusto riconoscimento a chi si sacrificò in questa lotta e non far dimenticare la violenza e la sopraffazione dell’avvento al potere del regime fascista di Mussolini”.
“A noi oggi – ha concluso Spini – il compito di non dimenticare, anzi ricordare questi martiri, riaffermando nell’attualità i valori per i quali caddero, la libertà la giustizia, i diritti delle persone e dei popoli ad ogni livello e in ogni parte del mondo”.
Sabato 4 ottobre, dalle ore 9:00 alle 13:00, il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, ospita in Sala Ferri un corso di formazione per giornalisti aperto al pubblico. Intervengono Stefano Bisi, direttore editoriale della rivista “Espansione”, autore del libro “Le dittature serrano i cuori”, dedicato proprio alla Notte di San Bartolomeo, Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini e direttore della rivista “Nuova Antologia”, Giancarlo Tartaglia, segretario generale della Fondazione sul giornalismo “Paolo Murialdi” e direttore della collana editoriale “Giornalisti nella Storia”, Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli e direttore della rivista «Quaderni del Circolo Rosselli».
Saluti istituzionali del presidente del Vieusseux, Riccardo Nencini, e di Marcello Mancini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Ordine dei giornalisti della Toscana, organizzatore del corso di aggiornamento professionale. Partendo dall’analisi dei fatti storici, il corso infatti ha lo scopo di sviluppare una riflessione sulla libertà di stampa e sulle pressioni con cui può essere coercita, sia materiali, che normative. E’ a causa di un inciso dello Statuto Albertino, il cui articolo 28 recitava: «La stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi» che il fascismo riuscì a imporre la dittatura.