Vino: crescono export e prezzi per il Made in Tuscany

Boom del biologico: i dati presentati a PrimAnteprima 2022. Domani Chianti Lovers & Rosso Morellino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2022 18:04
Vino: crescono export e prezzi per il Made in Tuscany

Firenze, 19 marzo 2022 – Cresce l’export, aumenta il valore, calano i volumi prodotti: nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. A tratteggiare il quadro complessivo la ricerca di Ismea, presentata a Firenze in occasione di “PrimAnteprima 2022”, la giornata inaugurale della Settimana delle “Anteprime di Toscana” promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana.

A dare il via alla settimana delle degustazioni, quest’anno una testimonial d’eccezione: Gianna Nannini, cantante e viticoltrice toscana.

PRODUZIONE

 Secondo i dati raccolti da Artea sulla vendemmia 2021 la Toscana ha prodotto 2,04 milioni di ettolitri di vino, il 7% in meno rispetto all’anno precedente: una cifra che colloca la produzione toscana 2021 tra le più basse rispetto agli ultimi 5 anni. La flessione è da imputare in primo luogo alle gelate primaverili e alle scarse precipitazioni estive, e fa i conti con una produzione nazionale tendenzialmente invariata rispetto all’anno precedente.

La Toscana rappresenta una parte importante della produzione di vini DOP: con 1,3 milioni di ettolitri di vino DOP imbottigliato, nel 2020 la Toscana ha rappresentato l’8% del totale italiano, (16,5 milioni di ettolitri). La quota toscana sale all’11% in termini di valore del prodotto imbottigliato. Le prime elaborazioni sui dati 2021, peraltro, danno un’indicazione molto positiva perché il prodotto imbottigliato è cresciuto nelle DOP dell’8% circa rispetto al 2020 attestandosi sopra 1,4 milioni di ettolitri.

Il Chianti da solo rappresenta circa la metà del totale del volume imbottigliato, seguito da Chianti Classico con 20%.

Approfondimenti

EXPORT

 Sul mercato estero la performance 2021 è particolarmente positiva. Le etichette toscane certificate DOP hanno ottenuto incrementi addirittura superiori a quelli del settore vino nel complesso, che già evidenziava il miglior dato degli ultimi dieci anni. In volume, infatti, sono stati superati gli 800mila ettolitri (+7,4%), mentre i 625 milioni di euro (di cui 604 nel segmento dei rossi) hanno messo a segno un incremento del 15% su base annua raggiungendo il più alto livello di sempre. Tra i maggiori importatori di vino Made in Tuscany resistono in vetta alla classifica gli Stati Uniti, seguiti da Germania, Canada, Svizzera e Gran Bretagna. Più in basso Francia, Paesi Bassi e Giappone, mentre si riscontra un notevole balzo della Corea del Sud.

RE SANGIOVESE

 La Toscana si conferma terra di vini rossi (87%) e di vini a denominazione di origine protetta, che nel 2021 hanno raggiunto il 70% della produzione totale, contro una media nazionale pari al 45%. Le superfici vitate si fermano sotto la soglia dei 60 mila ettari, di cui 20 mila in provincia di Siena e 16 mila circa in provincia di Firenze. Il 96% della superficie è destinato a vini a denominazione, una percentuale molto superiore a quella nazionale, che si colloca attorno al 62%.

Tra i vitigni domina il Sangiovese, che occupa oltre il 60% delle superfici coltivate (36 mila ettari). Seguono a grande distanza, vitigni internazionali quali Merlot (4.834 ettari), Cabernet Sauvignon (3.766 ettari), e vitigni autoctoni come il Trebbiano Toscano (2.344 ettari), il Canaiolo nero (1.160) e la Vernaccia di San Gimignano (810). Su 52 Denominazioni, di cui 11 DOCG Chianti e Chianti Classico rivendicano rispettivamente il 31 e il 21% della superficie.

FENOMENO BIO

 Circa un terzo dell’intera superficie a vigneto regionale è coltivato secondo il metodo dell’agricoltura biologica, il 17% della superficie a bio in Italia. Sono circa 35 0mila gli ettolitri bio made in Tuscany, il 15% dei 2,2 milioni di ettolitri prodotti a livello nazionale. Il fenomeno bio è sempre più marcato in Toscana: dopo un avvio incerto negli anni ’90, negli ultimi 10 anni ha registrato un forte incremento, conquistando le denominazioni più prestigiose e le realtà imprenditoriali più rappresentative della regione.

Nel 2007 in Toscana erano presenti 500 aziende biologiche, oggi sono oltre 5000. Un andamento che ha portato alla crescita della qualità, oltre che della quantità: il vino biologico toscano ha oggi un buon riscontro anche sul fronte dello sfuso, con un prezzo di media superiore dal 10 al 30% rispetto allo stesso vino prodotto in modo convenzionale. A interessarsi maggiormente a questo segmento sono Nord America, Nord Europa e Regno Unito.

PREZZI

 Dopo la battuta d’arresto del 2020, il 2021 ha segnato una ripresa delle quotazioni: i vini al vertice della piramide di qualità crescono del 3% in termini di prezzi sul mercato. Vanno meglio i bianchi (+3,5%) dei rossi (+2,5%). Il trend si conferma anche nei primi mesi del 2022. A far registrare la miglior performance in termini di prezzi, tra le principali denominazioni, il Chianti.

Dopo la presentazione ufficiale dei numeri del vino, il programma di PrimAnteprima prosegue alle ore 19 in Palazzo Vecchio: oltre un centinaio di giornalisti specializzati del settore vinicolo nazionali e internazionali partecipano all’inaugurazione delle Anteprime 2022 (evento ad invito) nel Salone dei Cinquecento accolti dalle istituzioni, dai rappresentanti dei Consorzi di tutela del vino toscani e dagli organizzatori.L’evento, a cui parteciperà anche Gianna Nannini, sarà accompagnato dalle note di pace dai Giovani Artisti del Maggio Musicale Fiorentino.

La Settimana delle Anteprime di Toscana, durante la quale i Consorzi di Tutela presentano le nuove annate alla stampa specializzata di settore, continua con un fitto calendario di degustazioni per gli addetti ai lavori: domenica 20 marzo “Chianti Lovers & Rosso Morellino” a cura del Consorzio vino Chianti e Consorzio a tutela del vino Morellino di Scansano; lunedì 21 e martedì 22 marzo “Chianti Classico Collection” a cura del Consorzio vino Chianti Classico; martedì 22 e mercoledì 23 marzo “Anteprima della Vernaccia di San Gimignano” a cura del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano; mercoledì 23 e giovedì 24 marzo “Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano” - a cura del Consorzio vino Nobile di Montepulciano Toscana, venerdì 25 marzo “Anteprima L’Altra Toscana” a cui partecipano il Consorzio di tutela dei vini di Carmignano, Consorzio Chianti Rufina, Consorzio vini delle Colline Lucchesi, Consorzio di tutela dei vini D.O.C.

Cortona, Consorzio tutela vini della Maremma Toscana Consorzio tutela vini Montecucco, Consorzio del vino Orcia, Consorzio tutela vini Terre di Casole, Consorzio vini Terre di Pisa, Consorzio vini D.O.C. Valdarno di Sopra.

“Viviamo in una terra che nei secoli si è divisa tra guelfi, ghibellini e campanili in competizione. Per questo, per tenere insieme lo spirito di squadra e le singole specificità, ci è sembrato giusto non organizzare una singola manifestazione ma una settimana di eventi coordinati” commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani. “Ma è indubbio – aggiunge – un lavoro di squadra si è iniziato a farlo e che il vino sia un prodotto di identità della nostra terra, che ci racconta il passato ma anche il futuro e la voglia di innovarsi: dal vino rappresentato nelle tombe etrusche alla prima Doc nel mondo che fu quella di Cosimo III dei Medici nel 1716 fino ai supertuscan che si sono affermati negli ultimi venticinque anni, frutto di studi, sperimentazioni ed innovazioni, perché anche il vino come la tradizione è una linea in movimento”.

“Abbiamo pensato seriamente se fare o meno le Anteprime con un evento così drammatico alle porte come la guerra in Ucraina –– si sofferma la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi - Abbiamo deciso di farlo ugualmente in modo sobrio, e con il senso di responsabilità che ci deriva dalla consapevolezza del momento drammatico di una guerra assurda e di tutto ciò che questo significa anche dal punto di vista economico”.

“In Toscana il mondo del vino - spiega - ha una grande incidenza sul Pil, vuol dire anche occupazione di tante persone, un export di grande rilievo e quindi un pezzo importante dell’economia. In termini di qualità il vino toscano è sicuramente sul podio sia a livello nazionale che internazionale e se vogliamo che i cambiamenti climatici non ci sovrastino, il pilastro su cui puntare è la sostenibilità ambientale, economica ed etica”.

“L’agricoltura biologica - prosegue - è una chiave di risposta e in questo la Toscana ha fatto grandi passi e grandi risultati. Basti pensare il 50 per cento delle aziende vinicole toscane producono con metodo biologico, una percentuale in linea con le indicazioni europee. ”.

Poi, su domanda precisa di Tinto, conduttore della conferenza stampa ma anche della trasmissione “Decanter” su Radio Rai 2, parla anche dell’etichette a semaforo proposte dall’Europa per dispensare consigli di buona salute riguardo l’uso di alcuni prodotti. ”L’Europa – dice - non può affidarsi alle bacchettate o alle censure superficiali. Abbiamo bisogno di un Europa che scommetta sul futuro nel modo corretto accompagnando i cittadini attraverso i loro valori e le loro tradizioni e nel rispetto delle diversità”.

“Il successo degli appuntamenti internazionali che vedono protagonisti i nostri vini è la dimostrazione del valore e della forza attrattiva della Toscana e delle sue produzioni vitivinicole – commenta Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze - E’ stato così all’ultimo BuyWine, lo scorso febbraio, con contratti firmati dai produttori toscani per circa 10 milioni, sarà così alle anteprime che si aprono oggi, grazie alla forte domanda di mercati come Stati Uniti, Germania, Canada, Svizzera e Gran Bretagna. Il vino si conferma un grande ambasciatore dell’eccellenza Toscana nel mondo”.

“Quando organizziamo eventi e parliamo di Toscana, scattano tutti sugli attenti” conferma Gianna Nannini, che intanto racconta, anche con l’accenno a cappella di alcuni suoi vecchi successi e rime, il proprio rapporto con il vino e la campagna senese. “Sono cresciuta dai 9 ai 12 anni nella tenuta di famiglia" ricorda: la Certosa di Belriguardo, 75 ettari di cui otto occupati oggi da vigneti, a pochi chilometri da Siena. "Partecipavo alla vita agricola, si pestava l'uva a piedi nudi per la vendemmia e si cantava - ricorda - Da piccola bevevo il mosto e le prime canzoni le ho scritte tra le zolle, scappando con il motorino.

Poi nel 2006 ho rilevato l’azienda ed oggi produco cinque rossi”. Il sesto, prossimo al debutto e che sarà degustato in anteprima proprio oggi, è “La Rossa”: un nome che trae ispirazione dal personaggio magico di un’anziana e dai ricordi dell’infanzia nella tenuta senese, già evocati ne “La lupa e le stelle”, una canzone del 1979.

Quei profumi e quei colori sono proprio le sfumature di una Toscana diffusa, di 52 diverse Docg e Doc e 6 Igt, di 60 mila ettari a vigneto e 2 milioni di ettolitri prodotti solo con l’ultima vendemmia.

Ma al di là delle specificità dei singoli consorzi che della Toscana costituiscono un valore aggiunto - quindici saranno protagonisti nelle anteprime dei prossimi giorni - anche il lavoro di squadra negli ultimi tempi si apprezza. Lo conferma Francesco Mazzei, presidente di Avito, l’associazione dei vini Dop e Igt toscani, il ‘consorzio dei consorzi’. “La pandemia – dice - ci ha aiutato a compattarci e fare squadra: speriamo di mantenere i ranghi serrati”. Intanto l’export del vino toscano cresce, più di quello italiano, ed aumenta il suo valore, nonostante la pandemia. Con un terzo dei vigneti toscani che è già bio

CONSORZIO TUTELA MORELLINO DI SCANSANO

Boom di prevendite per l’Anteprima 2022 - Chianti Lovers & Rosso Morellino, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze il 20 marzo con oltre 400 etichette di Morellino e Chianti in degustazione, di cui la metà nuove annate in anteprima, 110 aziende presenti e 100 giornalisti italiani e internazionali.

“E’ quasi tutto pronto per un’edizione dell’Anteprima che sarà certamente di altissima qualità per il numero e il valore delle aziende presenti – commentano Bernardo Guicciardini Calamai, Presidente Consorzio Tutela Morellino di Scansano e Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti –. Siamo lieti che il pubblico stia rispondendo con tale entusiasmo e siamo certi che il numero dei presenti continuerà a salire, com’è giusto che sia per un evento di tale portata”.

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