Cantina sociale Colli Fiorentini vendemmia da oltre 10 mila quintali

Molto bene gli imbottigliamenti nel primo semestre, + 27% sullo stesso periodo del 2021

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 2022 22:20
Cantina sociale Colli Fiorentini vendemmia da oltre 10 mila quintali

Montespertoli, 8 settembre 2022 - Dai 23 soci fondatori che, nel 1972, producevano 5 mila quintali di uva, alle oltre 300 aziende di oggi che coltivano e tutelano circa 1.500 ettari di paesaggio toscano producendo circa 100 mila quintali. È il bilancio dei primi 50 anni di attività della Cantina Sociale Colli Fiorentini, il principale produttore di vino Chianti al mondo. Per festeggiare questa importante ricorrenza la Cantina ha in programma una giornata di festa e di confronto che si svolgerà sabato 10 settembre nella sede di Montespertoli.

Sarà anche l’occasione per fare il punto sul suo futuro e sulla vendemmia 2022. “Quest’anno partiamo dal -20% di produzione registrato l’anno scorso a causa delle gelate - commenta il presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini Ritano Baragli - e prevediamo di recuperare, almeno in parte, la produzione persa. I nostri nemici quest’anno sono la siccità e gli ungulati che rappresentano un grande problema per le nostre aziende. L'obiettivo, però, è raccogliere tra i 100 e i 120 mila quintali di uva".

Di questo e di altri temi si parlerà il 10 settembre a Montespertoli. Nel programma della giornata, dopo il saluto del presidente Baragli, c’è la tavola rotonda dal titolo “La cooperazione, l’impresa a presidio dei territori e delle comunità che ci vivono; passato, presente e futuro della Cantina Sociale Colli Fiorentini”. Tra i presenti Maurizio Gardini, presidente nazionale Confcooperative, Alessio Mugnaini sindaco di Montespertoli, Paolo Campinoti, sindaco di Gambassi Terme, Stefania Saccardi assessore all’Agricoltura della Regione Toscana e Carlo Piccinini presidente nazionale FedagriPesca. A seguire saranno consegnate le targhe ai soci fondatori.

“In questi 50 anni di attività - aggiunge Baragli - abbiamo fatto tanta strada al fianco delle nostre associate. Nel nostro futuro c’è l’impegno a cercare di convincere altre aziende a entrare a far parte della nostra grande famiglia per continuare a crescere tutti insieme, tutelando il lavoro dei nostri soci e con un occhio di riguardo nei confronti del consumatore. La cooperativa è una fonte di miglioramento delle condizioni di vita delle aziende e del territorio: le coop non delocalizzano la produzione, anzi, restano a presidiare il territorio e contrastano lo spopolamento delle aree svantaggiate. Hanno un ruolo economico e sociale che andrebbe valorizzato maggiormente”.

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“In un momento economico così complicato - commenta il presidente delle Confcooperative Toscana Nord, Giuseppe Gori - è davvero bello vedere una realtà che festeggia i suoi primi 50 anni guardando con ottimismo al futuro. Dal canto nostro, come associazione di rappresentanza, saremo al fianco della Cantina Sociale Colli Fiorentini per sostenerla di fronte alle sfide che vorrà affrontare nei suoi prossimi 50 anni”. 

IN CORSO LA VENDEMMIA IN MONTECUCCO

Avanza a pieno ritmo la vendemmia sulle pendici del Monte Amiata, nell’areale di produzione dei vini DOC e DOCG Montecucco, dove, in linea generale, già da inizio luglio aziende vitivinicole grandi e piccole si erano preparate ad affrontare la chiusura della stagione produttiva in un quadro molto complesso, rappresentato dall’incognita della siccità, che fino a tre settimane fa ha destato grandi preoccupazioni.Una lunga assenza di precipitazioni che ha dato tregua alla filiera agricola soltanto a metà agosto, con l’arrivo nelle zone dell’Amiata delle tanto attese piogge – che ad oggi hanno portato sui suoli del Montecucco un totale di circa 80-100 mm d’acqua – unite ad un altrettanto auspicato calo delle temperature già a partire dalla prima settimana di agosto.

Una fortunata inversione di rotta che ha riportato il periodo entro le medie stagionali ordinarie e contribuito enormemente a ripristinare la vitalità del vigneto dopo il lungo stress termico e idrico iniziato già da maggio.“Un andamento stagionale molto difficile che, fortunatamente e contrariamente alle previsioni di luglio, ci ha permesso di iniziare la vendemmia in serenità, con 10/15 giorni di anticipo rispetto alle medie e soprattutto nelle migliori condizioni climatiche, con le consuete escursioni termiche notturne che oscillano fino ai 13-15° C, fondamentali nella fase finale di maturazione dell’uva.

Il Merlot è stato raccolto quasi ovunque, mentre tra fine agosto e inizio settembre abbiamo iniziato a vendemmiare il Vermentino e le varietà più precoci; a partire da metà mese si inizierà certamente anche con il Sangiovese. Si prevede una leggera flessione rispetto alle quantità portate in cantina nel 2021 – soprattutto nelle aree poco o non servite da irrigazione di soccorso - ma ci aspettiamo sicuramente performance qualitative superiori alla precedente annata” dice Giovan Battista Basile alla guida del Consorzio Tutela Vini Montecucco.Molto ottimista nella prima fase della vendemmia anche Giuliano Guerrini, storico agronomo dell’azienda Collemassari: “Nonostante il trend stagionale decisamente critico e preoccupante - che ha sottoposto la vite ad un notevole stress e che ha causato un anticipo di maturazione, poi regolarizzata dall’arrivo delle piogge di agosto - abbiamo portato in cantina uve spettacolari, dall’eccellente stato fitosanitario, senza alcuna traccia di peronospora né di oidio.

Siamo entusiasti dei parametri chimici di maturità osservati, con un equilibrio tra grado zuccherino e acidità pressoché perfetto. Ci stupirà tanto il Vermentino, vitigno che non disdegna il grande caldo, tutt’altro, mentre hanno patito un po’ di più l’andamento stagionale altre uve bianche a bacca più piccola, così come il Merlot, che infatti è stato vendemmiato con un bell’anticipo e di cui purtroppo soffriremo perdite più importanti, fino al 40/45% in meno nelle aree non servite da irrigazione.

Ma sulla qualità ci aspettiamo grandissime cose. Per quanto riguarda il Sangiovese, prevediamo risultati da lungo invecchiamento. Un’annata che, sotto il profilo qualitativo, mi ricorda molto la bellissima 2012”.Molto bene per la DO Montecucco anche sul fronte degli imbottigliamenti, che, secondo il report statistico sulle principali denominazioni vitivinicole toscane di A.Vi.To, nel primo semestre del 2022 osservano una crescita del 27% sullo stesso periodo dell’anno precedente.

Commenta Basile: “Nonostante l’attuale situazione di difficoltà per il comparto causata soprattutto dall’aumento dei costi delle materie prime e di produzione, siamo riusciti a mantenere finora un trend più che positivo. Il mercato internazionale è in continua ricerca di novità nel panorama vitivinicolo globale, ma soprattutto di qualità, certezza ed affidabilità e il Montecucco risponde perfettamente a questa domanda e per la nostra DO i tempi sono maturi per rafforzare il posizionamento anche a livello nazionale”.

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