Via la plastica dai bagni, domani la firma in Regione

Il protocollo con le associazioni dei balneari prevede che il divieto entri in vigore già da questa estate. Hanno aderito le maggiori rappresentanze di categoria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 giugno 2019 19:29
Via la plastica dai bagni, domani la firma in Regione

FIRENZE – Le associazioni dei balneari firmano con la Regione, mercoledì 12 giugno alle ore 12.30, il protocollo per mettere al bando la plastica ‘usa e getta' dagli stabilimenti sul mare di tutta la costa toscana: già da questa estate, due anni prima del divieto imposto dall'Europa.

Si tratta di un'intesa aperta, a cui le maggiori associazioni di categoria hanno già accettato di voler aderire.

La firma avverrà a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione. Interverrà il presidente della Toscana, Enrico Rossi.

Naturalmente parteciperà anche l'assessore alla presidenza Vittorio Bugli, che ha seguito personalmente il progetto.

Intanto emergono nuovi dati. Un recente monitoraggio ha rivelato la presenza di oggetti e frammenti plastici nel tratto digestivo di oltre il 65% delle tartarughe Caretta caretta esaminate e nel 50% dei pesci Boga. Lo studio è stato eseguito su oltre 130 esemplari di tartaruga marina Caretta caretta, già decedute, recuperate grazie alle reti di spiaggiamento tra il 2017 e il 2018 in Spagna, Francia, Italia e Grecia. Le analisi delle feci e del contenuto del tubo digerente hanno evidenziato la presenza di rifiuti ingeriti pari al 65%, con un'incidenza che varia dal 43% (in Italia) al 100% (in Spagna). Il 70% delle particelle rinvenute è plastica. Nel 53% si tratta di frammenti di buste, per il 20% frammenti più spessi di oggetti e per il 9% filamenti di plastica.

Tra gli oggetti identificabili trovati durante le necropsie ci sono, ad esempio, etichette di birra, bastoncini di lecca-lecca, palloncini e involucri di caramelle. Per i monitoraggi sulle microparticelle ingerite dalle specie ittiche è stato usato come indicatore il pesce Boga (Boops boops). Nel complesso, tra il 2018 e il 2019, sono stati analizzati 750 individui e sono stati trovati oltre mille frammenti di plastica in poco più della metà di questi (51%), con una media presenza tra 1 e 5 frammenti, con un'incidenza variabile a seconda dell'area geografica di analisi.

'L'Unione europea è fortemente impegnata nella tutela dell'ambiente ed è in prima linea nella lotta globale contro i rifiuti marini- ha affermato Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea- Oltre alla definizione di politiche e provvedimenti normativi, come il piano d'azione per l'economia circolare e la direttiva sulla plastica monouso, l'Ue sostiene finanziariamente progetti e tecnologie che contribuiscono a salvaguardare gli ecosistemi. In quest'ottica MedSeaLitter rappresenta un progetto molto importante: auspichiamo che il protocollo sviluppato venga adottato dal maggior numero possibile di aree marine protette, in modo da definire modalita' di gestione uniformi dei rifiuti marini per limitarne l'impatto ambientale'.

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