Oggi infatti sono state approvate dal Consiglio comunale due mozioni, una della maggioranza e una del gruppo SPC, che tornano sulla richiesta di sospendere i brevetti sui vaccini, sollecitando che a ogni livello si ricerchino gli obiettivi di equità sociale e giustizia globale, contrastando le enormi diseguaglianze che stanno segnando anche questa fase storica di emergenza sanitaria.
Attivarsi con le competenti sedi decisionali europee e internazionali, affinché le restrizioni derivanti dai diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non rappresentino un ostacolo all’accessibilità e alla distribuzione diffusa di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro il Covid-19 e adoperarsi perchè le multinazionali farmaceutiche mettano in comune e a disposizione della collettività le loro conoscenze e competenze per uscire dalla pandemia. Utilizzare, poi, tutti i canali di comunicazione a disposizione dell'Amministrazione per sostenere l'iniziativa dei cittadini europei “Right to cure” e la raccolta firme online.
Lo chiede una risoluzione promossa da i consiglieri Pd Renzo Pampaloni, Nicola Armentano, Federica Giuliani, Patrizia Bonanni, Donata Bianchi, Enrico Conti, Mirco Rufilli, Alessandra Innocenti.
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“Il tema del vaccino bene globale è, purtroppo, ancora oggi un tema ancora attuale come dimostra il rapido avanzare dell’ennesima variante nata lontana dall’Europa ma che velocemente si è diffusa in tutto il globo. - ha spiegato Pampaloni - Nonostante gli annunci che si sono susseguiti nel tempo rimane ancora indefinita una modalità operativa in grado non solo di garantire un approvvigionamento adeguato delle dosi di vaccino in tutte le parti del globo ma anche un supporto tecnologico e tecnico necessario a combattere il virus in tutte le parti del globo.
Riteniamo essenziale continuare a richiedere al Governo un forte impegno presso le sedi europee e internazionali competenti affinché siano rimosse, almeno temporaneamente, le restrizioni derivanti dai brevetti sui vaccini e al Comune di utilizzare tutti i canali di comunicazione per far conoscere il tema e sostenere l'iniziativa dei cittadini europei “Right to cure” e la raccolta firme, che chiedono proprio di garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro il Covid-19, oltre ad una maggiore trasparenza sui finanziamenti pubblici.
L’unico modo per combattere la pandemia, proteggere i sistemi sanitari, salvare vite umane e contribuire a ripristinare le economie globali sarà solo la rapida diffusione in tutto il mondo di vaccini sicuri ed efficienti contro il Covid-19”.
“I vaccini sono fondamentali nella battaglia contro il Covid-19 che purtroppo ancora dobbiamo vincere. – sottolinea il capogruppo PD Nicola Armentano – Ogni strada che consenta di utilizzarli al meglio è da percorrere. Come Pd abbiamo sottolineato fin da subito la necessità di mettere in campo ogni azione per sensibilizzare sulla campagna vaccinale. Non possiamo permettere che disparità economiche impediscano un accesso alla vaccinazione. La pandemia si fa sentire con ancora maggiore vigore in quei paesi dove i sistemi sanitari sono più fragili e dove le difficoltà socioeconomiche sono più ingenti. È nostro dovere quindi contribuire a diffondere lo strumento più importante per contrastare il virus ovvero i vaccini. Fondamentale prevedere insediamenti produttivi in tutti i paesi per aumentare il numero dei vaccini a disposizione”.
"Quante persone devono ancora morire, prima di mettere in discussione il diritto delle multinazionali di trarre profitto da una condizione di bisogno e di emergenza sanitaria? Perché gli stati investono ingenti risorse pubbliche per la ricerca, se poi i risultati diventano occasioni per poche grandi realtà private di vedere crescere i loro guadagni e il valore delle loro azioni?Non è retorica. Sono questioni politiche che sembrano sparite dal dibattito politico nazionale, ma che sono sostenute da moltissime firme europee, come dimostra il successo della campagna online, che abbiamo chiesto venga segnalata anche sul sito del Comune di Firenze -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune-
Se Sars-CoV-2 non conosce distinzioni geografiche e di classe, sarà il caso che l'umanità impari il valore della solidarietà come principio di governo, mettendo in discussione il profitto come unico "motore" dell'economia. Ringraziamo i movimenti e le realtà politica che stanno promuovendo la campagna No profit on pandemic. Siamo e saremo al loro fianco".