Uno “speaker’s corner” a Firenze sotto la torre di Arnolfo?

Una “maratona oratoria civile” il 28 maggio ai piedi di Palazzo Vecchio: per un’urbanistica “partecipata e trasparente”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2021 07:32
Uno “speaker’s corner” a Firenze sotto la torre di Arnolfo?
Giuliano - A Firenze la priorità è salvare il Franchi

Segna la data! In piazza e sui canali social, dalle 11 alle 13, venerdì 28 maggio si leverà la voce di decine di alti esponenti del mondo della cultura. Eccellenze locali, nazionali e internazionali, provenienti dai più svariati ambiti disciplinari, che spiegheranno con una batteria di interventi brevi e fitti, in presenza e da remoto, perché hanno deciso di firmare quel documento, il manifesto Boboli-Belvedere, che mette in discussione la famigerata ‘variante Costa San Giorgio’”. Avallata da Palazzo Vecchio, ma ancora in tempo per essere sventata, una gigantesca ipotesi di trasformazione insidia infatti la collina fra Palazzo Pitti e Forte Belvedere, la stessa che ospita anche la villa e il giardino Bardini.

Provengono dai più svariati ambiti disciplinari. Ancora top secret i nomi. Ma la maggior parte – spiegano da Idra - sono urbanisti, storici dell’arte, paesaggisti, geografi, educatori: puntano l’indice contro un caso, quello del vasto complesso di ambienti ex conventuali di origine medievale confinanti con Boboli, già Scuola di sanità militare, che rischia di vedere accordata – in barba al cambio di modello turistico promesso sulle colonne dei giornali – una quota di destinazione turistico-ricettiva e direzionale pari al 91%! Con tanti saluti a quell’“adeguato mix funzionale” che il regolamento urbanistico indicava come obiettivo di pianificazione.

I firmatari, già oltre 600, sollecitano la giunta comunale di Firenze ad aprire “un dibattito pubblico che permetta alla cittadinanza, all’associazionismo e agli esponenti del mondo della cultura, lasciati di fatto all’oscuro delle caratteristiche dell’intervento proposto, di recuperare il terreno perduto in fatto di conoscenza, trasparenza e partecipazione alle decisioni che toccano un contesto così prezioso della città storica”.

Per far diventare quelle architetture storiche un resort di lusso con 300 posti letto e servizi sotterranei serviranno, sembra, ingenti lavori di cantierizzazione in un ambiente delicatissimo, teoricamente ‘patrimonio dell’Umanità’ Unesco. L’associazione che organizza la manifestazione parla di “punta di un iceberg”: il caso, salito oramai all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale, è divenuto infatti simbolo e culmine della perdita di identità del centro storico, che continua in era Covid ad essere trasformato in alberghificio, a espellere la residenza, a demolire il tessuto economico e sociale che ha costruito la secolare vicenda culturale della città, e la vita di relazione dei suoi quartieri”.

Un’analisi amara, che ha spinto a ideare un evento dal forte valore simbolico proporzionale all’importanza delle firme raccolte”. “Intendiamo proporre infatti all’attenzione del governo della città, della sua popolazione, dei visitatori e dei media – dichiarano gli stessi promotori del processo partecipativo negato dall’esecutivo Nardella alle centinaia di cittadini di Oltrarno titolari di una regolare richiesta validata dalla Regione Toscana - una maratona oratoria civile.

Ai partecipanti verrà chiesto di “prendere brevemente la parola almeno per una battuta, e al massimo per cinque minuti, perché possano essere resi noti i motivi per cui si è ritenuto opportuno offrire il proprio sostegno a questo appello”. Destinatari del messaggio, fra gli altri, i componenti della giunta e del consiglio comunale di Firenze, che potranno seguire dal vivo le dichiarazioni di una variegata e qualificata pattuglia di intellettuali chiamati per due ore al primo “speaker’s corner” in città.

La manifestazione pubblica, che si svolgerà nel rispetto delle norme sanitarie in vigore, sarà trasmessa in diretta sui canali social, e sarà poi pubblicata in rete, a testimonianza duratura, sostengono da Idra, della “determinazione a resistere costruttivamente – attraverso gli strumenti del confronto, del dialogo e della proposta, rigettati dall’Amministrazione comunale – al processo di erosione dell’identità civile e culturale di Firenze che, piuttosto che regredire, va invece aggravandosi col contributo aggiuntivo della pandemia e delle limitazioni all’esercizio del diritto di incontro, interlocuzione, riunione e dibattito”.

Ma nei giorni che precederanno il 28 maggio continueranno a essere raccolte all’indirizzo dedicato bobolibelvedere@gmail.com le adesioni al manifesto e le prenotazioni alla maratona oratoria: “Un appuntamento civile che – auspica l’associazione – dovrebbe essere colto come occasione di svolta nel governo della città.

In evidenza