Treni pendolari, tante ispezioni, treni puliti e piccoli, restano i disagi

Tra disagi e qualità le ispezioni non trovano un giusto equilibrio nel gradimento dei passeggeri.

Antonio
Antonio Lenoci
21 marzo 2014 15:15
Treni pendolari, tante ispezioni, treni puliti e piccoli, restano i disagi

Ben 45 ispettori ogni giorno verificano le condizioni di viaggio dei passeggeri toscani lungo le 13 linee ferroviarie gestite da Trenitalia. 17mila i controlli nel 2013.

Alcune voci: Pulizia, strutturazione dei treni, informazione a terra e a bordo, riscaldamento e climatizzazione, accessibilità toilette, apertura porte, arredi, emettitrici e obliteratrici in stazione, comunicazione variazioni orari ai passeggeri a bordo.

I treni sono puliti. Un bel passo avanti, se non altro per l’immagine senza scomodare la salute. In realtà la pulizia dei vagoni conterebbe il giusto visto che poi nella relazione emerge che il 37% dei treni è inadeguato al trasporto a causa dei pochi vagoni messi a disposizione. I climatizzatori scarseggiano nel 27% dei casi esaminati. Tocca il 73% la mancanza di comunicazione a bordo. Per tutti gli sforamenti dei parametri previsti nell’accordo tra Regione e Trenitalia viene comminata una ammenda al gestore che si attesta su una media di 100mila euro.

Se ci presentano una multa salata, impariamo e cerchiamo di migliorarci. Secondo i pendolari non è propriamente il caso delle linee toscane dove le ammende restano assieme ai disagi. Di altro avviso l'assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli: "Il rapporto ‘Pendolaria 2013′, conferma che la situazione della Toscana è tra le migliori in Italia. Non ci accontentiamo di certo. Le 63 nuove carrozze Vivalto, in arrivo entro l’anno aiuteranno ad alleviare i disagi. La Regione sta predisponendo un progetto di piattaforma web da mettere a disposizione degli utenti per favorire l’interscambio di informazioni. Resta aperto il confronto con Governo, Trenitalia e Rfi, per ottenere maggiori investimenti sui servizi regionali e interregionali”.

Il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima scrive all'assessore regionale per chiedere un incontro "per affrontare e individuare in modo costruttivo le soluzioni ai disservizi che quotidianamente avvengono sulla linea aretina e del valdarno ad opera di Trenitalia e Rfi". Le ispezioni ci sono, le ammende vengono comminate, ma i disagi restano. I pendolari rilevano "situazioni o interventi inadeguati o insufficienti, come nel caso recente dei controlli degli ispettori regionali" per questo Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima torna alla carica e chiede a Rossi di relazionare riguardo al prossimo Bando.Il contratto di servizio vigente Regione-Trenitalia prevede (art.18) l'impegno "a confrontarsi con rappresentanti delle Associazioni dei consumatori e pendolari, attraverso specifici incontri da convocarsi, di norma, ogni sei mesi, nonché in una sessione plenaria annuale", e lo scopo di questi incontri è "la verifica del rispetto degli impegni assunti nella Carta dei Servizi, la verifica periodica sullo stato e sulla programmazione dei servizi, sulle criticità emerse e sull'efficacia dei provvedimenti assunti in merito, nonché l’ascolto dei rappresentanti dei consumatori e pendolari in merito alle problematiche rilevate ed eventuali suggerimenti.

Gli incontri di cui sopra si terranno, comunque, in ogni caso se ne presenti la necessità".

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