Trasporti: lavori infiniti sulla Fi-Pi-Li

Parziali chiusure dalle ore 22.00 del 24 alle ore 06.00 del 25 maggio. Stella (FI): "Terza estate in coda sotto il sole"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2021 23:50
Trasporti: lavori infiniti sulla Fi-Pi-Li

Firenze, 20 maggio- "Entro il 2020 nascerà la società Toscana Strade Spa che potrà gestire la Fi-Pi-Li come fosse un’autostrada. La Tirrenica, il potenziamento del porto di Livorno e la manutenzione straordinaria della Fi-Pi-Li sono priorità" ha annunciato ieri Eugenio Giani.

Tuttavia niente riapertura entro l’estate di almeno una corsia della Fipili come era stato promesso in questi mesi. La conferma è arrivata ieri durante lo svolgimento dei lavori della seconda commissione in Città Metropolitana. La settimana scorsa la Regione ha disposto il trasferimento di oltre 4 milioni di euro alla Metrocittà per consentire il ripristino della frana sulla Fipili all’altezza di via di Carcheri a Lastra a Signa ma come era poi trapelato, visto l’ingente finanziamento, i lavori non potranno essere affidati in via diretta ma si renderà necessario lo svolgimento di una gara di affidamento dei lavori. Tutto ciò comporterà almeno 60 giorni di pratiche, ma i tempi, tra la redazione del bando di gara e gli accertamenti successivi dei partecipanti, faranno slittare di gran lunga in avanti l’avvio dei lavori di ripristino.

"Non è la gestione demandata alla Città Metropolitana a non funzionare, ma il sistema generale degli appalti pubblici" Lo slittamento dei tempi per la riapertura delle corsie in direzione Firenze della FiPiLi è per il capogruppo di Territori Beni Comuni Enrico Carpini "un fatto grave per tutta la Toscana. I disagi per i cittadini sono destinati a durare ben oltre l'estate".

La conferma "è pervenuta durante la commissione consiliare della Città Metropolitana, nella quale è stata illustrata la variazione di bilancio per l'acquisizione del finanziamento regionale dedicato di 4.184.455 euro. La necessità di bandire una gara d'appalto specifica, imposta dalla Regione, farà slittare l'inizio dei lavori ed esporrà la procedura agli imprevisti del caso, come insegna l'esperienza della Variante di Grassina". "La politica degli annunci del Presidente della Regione Giani - conclude Carpini - si dimostra ancora una volta soltanto una cortina fumogena per nascondere i problemi: non è la gestione demandata alla Città Metropolitana a non funzionare, ma il sistema generale degli appalti pubblici".

"La notizia – rivela Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia-centrodestra per il cambiamento- resa stamani in modo ufficiale dal dirigente dell’ufficio lavori pubblici della Città Metropolitana, ha suscitato le perplessità della sindaca Angela Bagni ma francamente era davvero paradossale pensare in tempi così rapidi di porre rimedio allo smottamento.

Il punto è che con continui comunicati stampa si sono presi in giro i residenti nelle aree collinari di Lastra a Signa e disatteso le aspettative di tutti gli automobilisti che percorrono la strada di grande comunicazione – ha attaccato Gandola. In tal modo, dunque, come ripetuto più volte durante la commissione, entro la prossima estate non potrà avvenire la riapertura della carreggiata della Fipili in direzione Firenze mentre sarà verificato se potrà per lo meno entrare in funzione il bypass che permetterebbe di aprire al traffico via di Carcheri.

Come noi di Forza Italia abbiamo denunciato in tutti questi mesi insieme a Paolo Giovannini, capogruppo azzurro a Lastra a Signa, la Fipili, soffre di carenze strutturali annose e ben conosciute che la rendono una strada incompatibile con la modernità e i più alti standard di sicurezza che dovrebbero essere doverosi per una arteria che collega il capoluogo toscano con il più grande aeroporto e porto toscano di Pisa e Livorno. La frana accaduta nel gennaio scorso è risultata di grande entità ed ha messo in luce il grave stato di degrado della struttura e la mancanza, negli anni, di una adeguata attività di monitoraggio.

Immaginare e raccontare sulla stampa ed ai cittadini, che il ripristino sarebbe avvenuto in pochi mesi – ha concluso il consigliere metropolitano - è stato un grave errore che ha ingenerato grandi aspettative nella comunità. Attese che ora saranno puntualmente disattese".

"Per la terza estate consecutiva, gli automobilisti che devono percorrere la SGC Firenze-Pisa-Livorno saranno costretti ad estenuanti code sotto il sole. Nel 2019 e nel 2020 furono la Città Metropolitana di Firenze e la Regione Toscana a calendarizzare i lavori d'estate, dimenticando che è proprio nel periodo estivo che aumenta il numero dei veicoli e di conseguenza aumentano le code e i disagi. Questa volta, ci sono oggettivi problemi nel tratto che ricade nel Comune di Lastra a Signa, con smottamenti e frane; è un errore, però, non prendere in considerazione procedure urgenti alternative per assegnare i lavori". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Gli studi sull'equilibrio idrogeologico nella zona interessata, hanno fatto emergere ulteriori problemi - sottolinea Stella -. Quel che contestiamo è che la Città Metropolitana abbia deciso di prendere in considerazione solo la gara di appalto per gestire la mole di interventi necessari a ripristinare la frana avvenuta a Lastra a Signa. Questo, infatti, prolungherà i tempi di realizzazione dei lavori di almeno due mesi, e in sostanza quel che ci attende è un'estate di cantieri e code, esattamente come le due estati precedenti. Si potevano esaminare altre procedure che consentissero di accorciare i tempi".

Sulla strada di grande comunicazione Firenze Pisa Livorno per i lavori di manutenzione dell'impianto di illuminazione sono previste dalle ore 22.00 del 24/05/2021 alle ore 06.00 del 25/05/2021: la chiusura della corsia di marcia dal km 2+000 al km 2+900 in direzione Mare con il conseguente spostamento del traffico sulla corsia di sorpasso sempre in direzione Mare; la chiusura della corsia di marcia dal km 2+900 al km 2+000 in direzione Firenze con il conseguente spostamento del traffico sulla corsia di sorpasso sempre in direzione Firenze; la chiusura della rampa di accelerazione dello svincolo A1/Scandicci in direzione Mare con lo spostamento del traffico proveniente dalla A1 sulla corsia di marcia in direzione Mare; la chiusura della rampa di accelerazione dello svincolo A1/Scandicci in direzione Firenze con lo spostamento del traffico proveniente dalla A1 sulla corsia di marcia in direzione Firenze.

“'Durante l'ultima campagna elettorale l'ex assessore allo sport del comune di Firenze ha più volte ribadito come la principale arteria di collegamento della nostra regione sarebbe stata al centro della sua azione politica qualora fosse stato eletto governatore. Anche durante gli aspri confronti con il candidato del centro destra, Susanna Ceccardi, pur di strappare un consenso in più, ha millantato interventi straordinari e ha enunciato promesse roboanti. Peccato che la realtà sia ben lontana dal mondo delle favole raccontato da Giani. La manutenzione della Fi-Pi-Li al primo posto? Assolutamente no. E per verificarlo è sufficiente leggere i quotidiani o i social network". E' quanto dichiarato da Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano.

"Sono centinaia i commenti sulle pessime condizioni della superstrada, sulle interminabili code, sullo stato dell'asfalto, pericoloso soprattutto per chi viaggia sulle due ruote. Una situazione drammatica nove mesi l'anno, che diventa surreale con l'arrivo della bella stagione, quando, alle migliaia di lavoratori che si spostano si andranno sommando i fiorentini che, soprattutto durante il fine settimana, si recheranno nelle splendide località della nostra costa toscana. Insomma, non serve un ingegnere per capire che i pendolari, costretti tutti i giorni a prendere quella superstrada, non sono al centro dei pensieri del governatore della Toscana.

Forse troppo impegnato ad aiutare i conciatori e i loro emendamenti da far approvare ad ogni costo. Il tutto nonostante i 4.000.000 di Euro stanziati a dicembre 2020 proprio per creare la società che avrebbe dovuto gestire la Fi-Pi-Li 'come fosse un’autostrada'. Che fine hanno fatto questi soldi?. Presidente Giani, prima del 2025, riuscirà a mantenere almeno una delle promesse fatte dall’inizio della campagna elettorale a oggi?, conclude Torselli.

EMPOLI

  Va avanti l’iter amministrativo e progettuale per il consolidamento del ponte sull’Orme, lungo la Statale Tosco Romagnola. L’infrastruttura sarà oggetto di un importante intervento che comporterà il ritorno alla normalità della viabilità. La circolazione tornerà a doppio senso di circolazione, senza impianto semaforico, e con massa a pieno carico non più limitata alle 3.5 tonnellate, come attualmente.

In queste settimane si sono concluse tutte le indagini, rilievi sulla struttura e saggi nell’alveo del torrente, finalizzati all’analisi delle spalle del ponte, che hanno interessato l’opera da febbraio ad aprile, i cui risultati consentono adesso di definire il progetto esecutivo per il suo consolidamento. Si tratta di uno dei ponti più trafficati di Empoli e anche una delle infrastrutture più vecchie, costruita negli anni immediatamente successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il progetto vede coinvolta anche la Società Nuovo Pignone Srl di Firenze che sostiene le spese progettuali. L’importo complessivo dell’opera è stimato in 716.000 euro.

La Nuovo Pignone è coinvolta in quanto il Comune di Empoli ha partecipato ad alcuni tavoli tecnici con Regione Toscana, l’azienda fiorentina, Città Metropolitana di Firenze e altri enti interessati al problema di viabilità per i trasporti eccezionali lungo le direttrici Firenze-Livorno. Il territorio comunale empolese è interessato sensibilmente dal transito di questi convogli perché, a causa delle altezze eccessive dei diversi carichi trasportati non possono transitare sulla S.G.C. FI-PI-LI, strada che nel tratto empolese presenta sottopassi di altezze non sufficienti.

Il tragitto migliore dei trasporti eccezionali a Empoli è rappresentato dalla Tosco Romagnola che attraversa la città da est ad ovest. Questo percorso non può essere utilizzato in quanto, a seguito di alcune verifiche tecniche effettuate con l’obiettivo di accertarsi lo stato manutentivo dell’opera, sono emerse criticità che non consentono il transito di mezzi pesanti sul ponte dell’Orme.

Va ricordato, infatti, che nei primi mesi del 2019, il ponte sull’Orme è diventato off limits ai mezzi che superano le 3,5 tonnellate di peso. Un provvedimento reso necessario in seguito agli accertamenti effettuati in merito alla staticità della struttura che collega viale Petrarca e la Tosco Romagnola sud. Durante i test è emerso che alcune componenti strutturali necessitano di interventi di manutenzione straordinaria. In attesa del cantiere il ponte è stato alleggerito dei carichi più pesanti.

Ecco perché nel periodo che ci divide da ora al termine dei lavori sul ponte il traffico è stato regolato da un impianto semaforico che rende la viabilità a senso unico alternato limitando il numero dei veicoli che possono transitarvi sopra. In queste settimane l’ingegner Amedeo Romanini di Lucca, individuato come progettista dalla Nuovo Pignone, può terminare il progetto esecutivo. Entro metà luglio dovrebbe aver ultimato. Quindi sarà aperto un bando di gara con l’obiettivo di conoscere entro il 2021 il nome della ditta esecutrice dei lavori. 

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