Tramvia: in piazza Dalmazia si è creato un imbuto?

Tenerani (FI): "Se le previsioni sul traffico privato fossero sbagliate, Giorgetti spieghi ai cittadini gli itinerari alternativi". Replica l’assessore. 600 posti macchina all'ex panificio militare. Traffico in tilt per auto in divieto di sosta, Grassi: "Fa bene il Comune a valutare sanzioni aggiuntive oltre i 41 euro”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 maggio 2018 19:33
Tramvia: in piazza Dalmazia si è creato un imbuto?

Una domanda di attualità per chiarire le dinamiche del traffico privato in piazza Dalmazia, balzato agli onori delle cronache dopo un articolo de La Nazione di venerdì scorso. A presentarla nel consiglio comunale di oggi per la risposta dell'assessore Giorgetti il consigliere di Forza Italia Mario Tenerani. "Nella piazza, con i cantieri prima e adesso con la sede tramviaria ultimata, si è creato un imbuto infernale – ha commentato Tenerani dopo la risposta dell'assessore –.

Stando a quanto ci dice l'assessore tutto va bene, e tutto funzionerà a meraviglia una volta che il tram della linea 3 sarà in esercizio. Noi vogliamo augurarci che le previsioni sulla diminuzione del traffico privato (-28 mila auto) siano esatte, perché se così non fosse, si creerebbe un 'tappo' che si farebbe sentire su tutto il traffico cittadino". "Giorgetti poi spiega anche che sono stati approntati itinerari alternativi. Lo invitiamo ad illustrarli ai cittadini, a comunicarli con grande chiarezza e tempestività, perché è evidente che, ad oggi, i fiorentini non li conoscono" ha concluso il consigliere azzurro.

“La settimana scorsa si sono registrate alcune criticità in seguito alla novità relativa all’inversione di via Carlo Bini, nel tratto via Corridoni-via Vittorio Emanuele II, che come tutte le modifiche ha necessità di alcuni giorni per essere memorizzata dai cittadini. Ma la viabilità alternativa c’è ed è stata comunicata. E comunque ormai manca poco più di un mese alla messa in esercizio della linea 3 e con il tram in funzione la situazione è destinata a migliorare”. È quanto dichiara l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti replicando al consigliere di Forza Italia Mario Tenerani.

"La viabilità è in corso di attestamento e, a parte una modifica in via Maestri del Lavoro, non sono previsti ulteriori variazioni di rilievo. Per quanto riguarda il provvedimento di via Bini, scattato la settimana scorsa, l’itinerario alternativo è semplice ed è stato comunicato: da via Vittorio Emanuele II si prosegue verso piazza Dalmazia, poi grazie al nuovo semaforo si può rientrare in via Corridoni. E questo rimarrà anche a tramvia in funzione mentre via di Rifredi sarà dedicata in particolar modo al trasporto pubblico per l’interscambio con la tramvia”. L’assessore ha colto l’occasione per replicare anche a quanto riportato oggi da un quotidiano cittadino in merito alle proteste di residenti e negozianti di piazza Dalmazia per il rumore e non solo: “Quanto riportato dal quotidiano è eccessivo, cita criticità spesso superate e dà un’immagine distorta della situazione della piazza a iniziare dai negozi che chiudono (il saldo tra aperture e chiusure dall’inizio dei lavori è positivo), la riduzione del valore degli immobili lungo la tramvia (già smentita dagli operatori del settore), senza dimenticare poi la questione del rumore che nella fase a regime sarà sicuramente ridotto rispetto all’attuale fase di collaudo come già avviene nella linea 1”.

E sempre riferendosi all’articolo, l’assessore Giorgetti aggiunge: “Mi sembra quanto meno curiosa se non frutto di pura fantasia l’immagine idilliaca di piazza Dalmazia prima dei lavori: una bella piazza.. un piacevole mercato e una viabilità scorrevole. Al contrario voglio ricordare che una porzione di piazza degradata e abbandonata è stata riqualificata, che il mercato prima confinato in una strada adesso si trova nella piazza e la strada oggi è interamente dedicata alla viabilità e alla sosta”.

Un question time del Presidente Commissione Ambiente, Vivibilità urbana e Mobilità Fabrizio Ricci, al quale ha risposto l'assessore all'urbanistica Giovanni Bettarini, ha fatto chiarezza sulla riqualificazione dell'ex panificio militare in via Mariti. “Il recupero di tutta l'area – precisa il presidente della Commissione Ambiente, Vivibilità urbana e Mobilità Fabrizio Ricci – è fortemente richiesto dai cittadini. Un intervento non semplice, come è stato sottolineato dall'assessore Bettarini, in quanto prevede la demolizione dell'ex panificio militare e la costruzione di un centro commerciale, e di una galleria commerciale e la realizzazione di una pista ciclabile che da viale Redi porta a collegarsi con quella esistente in piazza Dalmazia.

Verrà, inoltre, realizzato un parcheggio interrato a due piani per complessivi seicento posti macchina, di cui duecento pubblici ed un'area verde di grande importanza. Si passerà dagli attuali 10 mila metri quadri a circa 8 mila. Il piano dovrà essere approvato dalla Giunta. E' necessaria la valutazione ambientale strategica e la fase tra l'adozione e l'approvazione è di 60 giorni. Entro la prima metà di giugno si svolgerà la Conferenza dei Servizi per definire i dettagli del progetto. Entro la prima metà di luglio il progetto approderà in Giunta ed è possibile che ad inizio del nuovo anno il privato possa iniziare i lavori.

Si tratta di un'opera di grandissima importanza. Tutta la zona verrà riqualificata e – conclude il presidente Fabrizio Ricci – vorrei sottolineare il fatto che la realizzazione di duecento posti macchina pubblici aumenterà la possibilità di parcheggiare con meno disagi in superficie”. 

“Un auto in divieto di sosta ha mandato in tilt il traffico di Firenze. Ringraziamo la Polizia Municipale, che come ricordato oggi, è intervenuta tempestivamente per ripristinare la normalità ma ci chiediamo cosa possa fare in casi come questo se il Comune non è capace di garantire un intervento tempestivo dei carro attrezzi? E chiediamo che a carico della proprietaria della vettura siano prese in considerazione sanzioni aggiuntive. 41 euro sono ridicoli rispetto al danno creato”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, interviene in Consiglio comunale.

E spiega: “Faremo delle verifiche con Ataf, visto che, dalla ricostruzione fornita dal Comune, parrebbe che il gestore del trasporto pubblico non abbia fatto alcuna segnalazione per oltre due ore dall'inizio del disservizio. Aggravando in maniera sensibile la situazione. Firenze è già sotto pressione per la mobilità e il traffico, dobbiamo essere molto più severi con chi non rispetta le regole creando disagi a tutta la città”.

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