Tramvia: cantieri estivi, Bailey in servizio da settembre

L'assessore ai trasporti racconta la cantierizzazione per i prossimi mesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2014 16:00
Tramvia: cantieri estivi, Bailey in servizio da settembre

Stefano Giorgetti svolge una relazione in Palazzo Vecchio in merito ai tracciati e cantierizzazione delle prossime linee tramviarie cittadine.I lavori per la Linea 2 e Linea 3 spiegati in pochi minuti ai consiglieri comunali con l'ausilio dei disegni tecnici, niente rendering con realtà virtuale.Approvato in giunta il progetto preliminare della variante di via Valfonda della tramvia. La novità rispetto al progetto precedente riguarda il passaggio da via Valfonda e non più il proseguimento della linea 1 su viale Rosselli. Non sarà più necessario quindi utilizzare il sottopasso ferroviario e quello della Fortezza passando sotto piazza Bambine e bambini di Beslan. 

“Il progetto precedente prevedeva che la linea 3 proseguisse su viale Rosselli e passasse sotto piazza Bambine e bambini di Beslan – ha spiegato Stefano Giorgetti, assessore ai Lavori pubblici, grandi opere e viabilità - In questo modo però si perdeva la possibilità di far viaggiare il traffico tra viale Rosselli e viale Lavagnini. Con il passaggio sopra la piazza, invece, il traffico rimane svincolato dal passaggio della tramvia. Questa soluzione – ha proseguito Giorgetti - migliorerà molto la viabilità a regime perché consentirà di recuperare il viale Rosselli per la circolazione, mentre nel precedente progetto era destinato alla tramvia.

Altro elemento importante – ha concluso Giorgetti - è che il passaggio della tramvia sopra piazza Bambine e bambini di Beslan permetterà di servire la Fortezza con una fermata che sarà proprio in piazza, svincolando allo stesso tempo la tramvia dal traffico di viale Strozzi che interessa il sottopasso. Non ci sarà quindi interferenza fra tramvia e viabilità”. Il progetto prevede il collegamento tra la linea 1 Scandicci-Santa Maria Novella e la linea 3 Santa Maria Novella-Careggi. Dal capolinea della linea 1 si proseguirà sul fronte della stazione, entrando in via Valfonda e uscendo alla Fortezza.

In questo modo la linea 1 si ricollegherà alla linea 3 attraversando piazza Bambine e bambini di Beslan, correndo lungo il lato della Fortezza e poi connettendosi alla linea 3 in prossimità del ponte dello Statuto.

Per la Linea 2: "Abbiamo la partenza dall'aeroporto di Firenze - spiega Giorgetti - successivamente il viale Guidoni attraverso il sottopassaggio a via di Novoli. La strettoia problematica si trova qui, altre fermate fino alle rotatorie. L'ingresso nell'area ferroviaria attigua al viale Redi. Uscita dalla palazzina Mazzoni tra viale Redi e Belfiore prima di inserirsi in via Guido Monaco, e da quin in Stazione dove il capolinea è in piazza dell'Unità d'Italia. Ad inizio 2017 il collegamento Santa Maria Novella Aeroporto dovrebbe essere in esercizio".Linea 3 Scandicci - Ospedale di Careggi: "Da Careggi si scende in piazza Dalmazia, da qui in via di Rifredi attraversando parte proprietà dell'Enel, poi Pisacane, Viesseux, Muratori con intersezione Statuto.

Dopo il sottopasso si arriva al ponte dello Statuto da qui all'ampliamento dei giardini attorno alla Fortezza dove ci sarà l'interramento della viabilità carrabile con il verde sopra.Costeggiando la Fortezza si arriva in piazza Bambine e Bambini di Beslan da dove costeggiando il Palazzo dei Congressi si entra in Valfonda collegandosi poi con la Linea 1 in arrivo da Scandicci".Questi i tracciati, con progetto preliminare approvato oggi in Giunta. "Abbiamo svolto assemblee al Quartiere 5 - sottolinea Giorgetti - con incontri e cartografie per offrire spiegazioni, ma siamo pronti anche su appuntamento per specificare problemi emersi e non.

Informazioni ci saranno anche attraverso la Regione Toscana con notiziari ogni trenta minuti per la viabilità. Altro Sportello Informativo sarà allestito al Parterre e vi saranno anche numeri di cellulare per contatti diretti.Ci saranno difficoltà, ma la prospettiva di avere un sistema di trasporti migliore è un obbiettivo ed il risultato che vorremmo ottenere è pari a quello della Linea 1.I cittadini hanno sollevato soprattutto il problema dei posti auto e parcheggi che potremmo ottenere anche attraverso collaborazioni con i centri commerciali o con alternative che stiamo vagliando attraverso le ricognizioni.

Sulla Linea 3 perderemo 350 posti, ma vicino ai cantieri abbiamo trovato 2500 posti auto blu che convertiremo a residenti (strisce bianche). Le alberature saranno rimosse e ripiantate ed in complesso ne avremo 52 in più, presso lo Statuto avremo alberature di 10 anni e 8 metri quindi con una certa importanza".Lavori partiti e che partiranno nei prossimi 3 mesi: "Per la Linea 2 in viale Guidoni il cantiere è partito, ma non interessa i cittadini, durerà 75 giorni.

"Lo stretto" è il tratto nei pressi della Scuola e qui i lavori dureranno 155 giorni. Fra la sede della Regione e San Donato il cantiere partirà ad Agosto per 252 giorni di lavoro per il tratto che termina dove sale la viabilità presso il viadotto. Cantiere prima dell'area ferroviaria durerà 292 giorni"Linea 3: "In corso i basamenti per il ponte temporaneo che consentirà di attraversare il Mugnone e chiudere il ponte dello Statuto. A settembre chiuderemo lo Statuto e la viabilità si sposterà sul Bailey"."Leopoldo Viesseux partirà ad agosto e riguarderà parcheggi ed alberature poichè la sede viaria sarà centrale con parcheggi e verde che si spostano sulla circonferenza".Sempre nei prossimi mesi anche "il cantiere Careggi e viale Morgagni".Infine "Stiamo lavorando sul rifacimento della piazza Dalmazia e lo spostamento del Mercato attiguo".A preoccupare i cittadini sarebbe dunque la perdita dei posti auto.

Non certo il massimo per un progetto che intende rivoluzionare la cultura della mobilità in città e, si presume, anche limitare l'uso del mezzo privato.

Il metodo è importante: sapere con certezza i tempi, le garanzie per i cittadini, gli esercizi commerciali e gli artigiani, avere un'informazione efficace e tempisticamente utile (i cantieri di via Taddeo Alderotti sono stati annunciati con un anticipo di pochissimi giorni) rappresentano istanze necessarie e congrue purtroppo ancora oggi disattese, dopo che per i cinque anni della legislatura Renzi non é stato fatto un passo, né un chilometro in avanti" lo afferma la consigliera Cristina Scaletti (La Firenze Viva) in merito alla comunicazione dell’assessore Stefano Giorgetti sulla tramvia.“Chiediamo alla giunta - afferma Scaletti - di mettere in campo tutte quelle iniziative che rendano continuo ed efficace il rapporto con i cittadini perché una grande opera come questa, di grande impatto nello spazio e nel tempo sulla città, ha bisogno di uno sforzo eccezionale, da grande città, da città europea”.“In altre città europee - ha proseguito Scaletti – opere di questo tipo vengono fatte diversamente.

Ad esempio a Bordeaux sono state fatte più di 100 riunioni di concertazione in fase di progettazione ed é stata istituita una commissione deputata a stabilire la compensazione economica dei disagi dei commercianti con i locali lungo i tracciati, stanziando un budget di 13 milioni di euro a tale proposito per i 13 chilometri. Cosa pensa di fare Firenze? Senza considerare che Bordeaux ha pensato a navette elettriche, mobibus per persone con disabilità, un mediatore di cantiere sempre presente per rispondere ai cittadini, per tamponare e dare risposte circa i disagi.

Non si può pensare di presentare una tale grande opera senza aver già pianificato opere di compensazione, di informazione e di percorso condiviso”."Il sindaco Dario Nardella renda pubblico uno studio di impatto ambientale sulla realizzazione del tracciato tramviario n.3.1 nonché sul prolungamento previsto dell'infrastruttura fino a Bagno a Ripoli e Rovezzano e qualora non sia stato fatto ad effettuarlo in tempi brevissimi”. E’ quanto chiede un ordine del giorno presentato da Mario Razzanelli (FI). Nel testo si rileva tra l’altro che “la linea 3.1 della tramvia avrà un impatto ambientale rilevante sul territorio del quartiere 5” e che è “ritenuto necessario uno specifico studio di impatto ambientale in grado di analizzare i flussi di traffico nello spazio residuale tenuto conto di quello occupato dalla tramvia, del taglio di centinaia di alberi e delle centinaia di posti auto che verranno eliminati”.

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