Tramvia Ataf e Firenze: verso la nuova organizzazione

Cresce l'attesa sulla nuova distribuzione delle linee e delle fermate dal 2018

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 settembre 2017 14:11
Tramvia Ataf e Firenze: verso la nuova organizzazione

Nonostante le agitazioni interne ad Ataf ed i disagi quotidianamente segnalati dall'utenza, mentre continua a riscuotere successo la Linea 1 del Tram, procede l'iter che porterà Palazzo Vecchio a ridisegnare i nuovi flussi del trasporto pubblico fiorentino e di conseguenza quelli del trasporto privato e della mobilità elementare.Nel corso dell'ultimo incontro tra l'assessorato alla Mobilità e la RSU di Ataf, quella in cui i dipendenti sono usciti delusi e pronti a nuovi scioperi, l'assessore Giorgetti ha spiegato ai sindacati il percorso avviato per la riorganizzazione delle linee del Tpl con l'entrata in funzione delle linee 2 e 3 della Tramvia "Il nostro obiettivo è mantenere gli attuali chilometri del Tpl su gomma nonostante dal 2011, in sede di accordi e conferenza dei servizi, sia prevista una riduzione fino a un milione e mezzo di chilometri.  Oggi l'Amministrazione comunale dichiara di impegnarsi per non perdere questi chilometri ridistribuendoli per rendere il servizio del trasporto pubblico sempre più efficiente.

Mi sembra che oggi, rispetto a certe componenti sindacali, sia l'Amministrazione comunale a lavorare per la tutela dei posti di lavoro".

Ma il traffico nel 'rush finale' così battezzato dal sindaco Nardella che ha confermato per maggio l'entrata in servizio dei nuovi Sirio, continua a preoccupare i fiorentini che nelle ultime ore sono rimasti spiazzati per un crash sull'Applicazione riservata alla Mobilità. Il vicepresidente del Consiglio della Regione Toscana propone "che si arrivi a un accordo con Rfi per utilizzare i treni e le stazioni ferroviarie cittadine, una sorta di metropolitana di superficie, in modo da permettere ai fiorentini di spostarsi da una parte all'altra della città senza impiegare ore. Per fare pochi chilometri sui viali si impiega oltre un'ora, gli autobus saltano decine di corse al giorno e portano ritardi fino a 100 minuti, come denunciato dalle Rsu Ataf.

Così non si può andare avanti. Occorre un piano operativo immediato, con dei parcheggi scambiatori fuori città per raccogliere chi viene a lavorare a Firenze, e metterlo in condizione di prendere il bus".

L'opposizione in Palazzo Vecchio tuona “E' inaccettabile che, a quattro mesi circa dalla fine dei lavori per la tramvia, ancora non si sappia il destino del servizio pubblico di trasporto e soprattutto dei suoi lavoratori”.

Tante le interrogazioni e le mozioni in questi anni sul trasporto pubblico. L'ultima lunedì scorso in consiglio.Il Movimento 5 Stelle ha chiesto di "non dare priorità alla tramvia, ma di considerare sia Ataf che Tramvia, perché entrambi rendono un servizio alla città". Arianna Xekalos spiega "Sono mesi che chiediamo all'amministrazione quali saranno le nuove tratte degli autobus. Domande a cui ancora oggi non riusciamo ad avere risposte. Queste decisioni devono essere prese durante lo studio e l'approvazione di un progetto non uno/due mesi prima dalla fine del lavoro per la sua realizzazione". Miriam Amato di Alternativa Libera esprime solidarietà agli autisti “C’è preoccupazione per il taglio - una volta che le tramvie saranno in funzione - di 1,5 milioni di chilometri di percorrenza sui 20 milioni complessivi coperti da Ataf e da Li-nea.

Tutto questo, infatti, potrebbe tradursi in tagli di personale e di servizi – sottolinea la consigliera di opposizione – Ma a lasciare sconcertati è anche la politica intrapresa dall’amministrazione fiorentina per affrontare i problemi quotidiani di traffico. L'amministrazione ha continuamente bocciato o rimandato sine die proposte mie ma anche dei sindacati per dare sollievo alla mobilità. E’ facile amministrare non assumendosi responsabilità come stanno facendo ripetutamente Nardella e Giorgetti: a farne le spese sono gli autisti ma anche noi comuni cittadini che ogni giorno saliamo sugli autobus, rimanendo imbottigliati nel traffico” conclude Amato.

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