Toscana Gialla dall'11 al 15 gennaio: verso la conferma

I dati delle ultime ore consolidano le indiscrezioni. Gronchi (Confesercenti): "Finalmente le nostre imprese possono tornare a respirare ma chiediamo il massimo impegno per far rispettare le regole"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 gennaio 2021 17:17
Toscana Gialla dall'11 al 15 gennaio: verso la conferma

Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia la prossima settimana dovrebbero andare in Zona Arancione, la Toscana invece - come peraltro anticipato giorni fa da Nove da Firenze - dovrebbe rimanere in Zona Gialla. Questo dicono i dati usciti in queste ore, dati che consolidano quanto già emerso nelle scorse settimane, in attesa dell’ordinanza definitiva del Ministero della Salute.

"Dopo settimane punitive per la nostra Regione in zona arancio e rossa, finalmente le imprese possono tornare a respirare - commenta il Presidente Confesercenti Toscana Nico Gronchi - nelle prossime ore,  scriveremo a 30.000 nostre imprese associate della Toscana chiedendo il massimo impegno per rispettare e far rispettare le regole di distanziamento e di uso delle mascherine, perché vogliamo poter lavorare in sicurezza, rispettando le regole e dal comportamento di ognuno di noi dipende il risultato di mantenere numeri sotto controllo”. 

Alla Regione Confesercenti chiede di continuare il proprio impegno per nuovi posti letto, aree Covid, tamponi, tracciamento e vaccini. “Contestualmente, ha continuato Gronchi, dobbiamo fare ogni sforzo per mantenere al minimo le restrizioni per le nostre attività”.

Le restrizioni della Zona Gialla sono, comunque, pesantissime: negozi aperti ma con limiti alla circolazione, bar ristoranti aperti fino alle 18 non permettono certo di lavorare normalmente, ma almeno di tentare di sopravvivere.

“Adesso, dopo mesi di zona rossa e arancio, questa è una boccata di ossigeno per oltre 90.000 imprese della nostra Regione, ha poi concluso il Presidente Confesercenti, in attesa dell'ultimo, definitivo, decreto indennizzi che tenga conto delle perdite effettive di fatturato del mondo del commercio, turismo, artigianato e servizi che ci aspettiamo nelle prossime settimane”.

Sono giorni di grande fermento per le istituzioni.

Realizzare una mappa di luoghi comunali da utilizzare per le fasi 2 e 3 delle vaccinazioni, coinvolgimento di medici di famiglia, pediatri, medici di continuità assistenziale e se necessario, altre eventuali figure mediche, nella somministrazione del vaccino e uno screening a campione per le scuole superiori: sono alcune delle decisioni prese nell’ambito della terza riunione della Conferenza permanente sulla sanità dell’area fiorentina nel corso della quale si è fatto il punto sulle vaccinazioni e sull’andamento del contagio.

“La curva dei contagi sta diminuendo - ha detto il sindaco Dario Nardella, che ha partecipato alla conferenza -, ma non diminuisce velocemente come ci aspettavamo. Dai dati che ci vengono riferiti dall’Ausl Toscana Centro, rispetto al mese scorso c’è una sensibile riduzione dell’occupazione dei posti letto Covid, siamo al 40% in meno, ma i ricoveri non si sono fermati. Quindi, occorre ancora molta prudenza e non va abbassata la guardia”.

Per quanto riguarda, invece, le vaccinazioni già fatte il sindaco Nardella ha spiegato che “per il momento sono stati vaccinati oltre 900 tra anziani e persone fragili ospitati nelle 52 strutture sociosanitarie” (rsa, ra, strutture per disabili e comunità di alloggio protetto) del Comune di Firenze su un totale di 1535 anziani che rientrano nelle categorie da vaccinare, cioè coloro che sono sempre stati negativi e che non sono negativizzati o con la malattia in corso.

Oltre al sindaco, alla conferenza hanno preso parte l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, il direttore generale Asl Toscana Centro Paolo Morello Marchese, il direttore sanitario dell’Ausl Toscana Centro Emanuele Gori, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera-universitaria di Careggi Rocco Damone, il direttore generale del Meyer Alberto Zanobini, il prorettore all’area medico sanitaria dell’Università di Firenze Fabio Marra, il direttore della Società della salute di Firenze Marco Nerattini, oltre al coordinatore, il consigliere speciale Nicola Armentano.

“La conferenza inizia ad entrare nel vivo della sua operatività - ha detto il consigliere Nicola Armentano - e si iniziano a pianificare delle azioni. Oggi abbiamo condiviso di accompagnare la campagna vaccinale regionale attraverso un’azione che nasce dall’amministrazione comunale per cercare di rendere sempre più chiaro quanto sia importante ed efficace il vaccino, permettendo così ai cittadini di avvicinarsi in maniera consapevole alla vaccinazione. Vaccinarsi è importante perché è un atto di prevenzione che mette in sicurezza la salute personale e quella collettiva”.

Nel corso della riunione, che si è tenuta in videoconferenza, il sindaco Nardella ha comunicato che “Il Comune presenterà a breve una mappa di location ideali da utilizzare per la fase 2 delle vaccinazioni”, cioè la fase clou, “che ipotizziamo, da quanto emerso dal confronto con l’assessore regionale alle Sanità Bezzini partirà da marzo”. Per questo, il sindaco ha già dato indicazione agli assessori a Welfare Sara Funaro, allo Sport Cosimo Guccione e alla Cultura Tommaso Sacchi di individuare gli spazi più idonei: “Ci muoveremo ad ampio raggio - ha spiegato Nardella - e non escludiamo nessuna location: scuole, teatri e impianti sportivi.

Prediligeremo i luoghi di maggiore accessibilità e condivideremo il percorso con la Ausl”. “Auspichiamo che arrivi quanto prima la disponibilità dei vaccini di AstraZeneca, in modo da poter accelerare la fase 2 della vaccinazione e precocizzare la fase 3, così da coinvolgere non solo gli over 80, ma anche gli over 60 e le categorie fragili di cittadini”. “Contemporaneamente alla vaccinazione - ha aggiunto il sindaco - prevediamo uno screening a campione per le scuole superiori, utilizzando dei test statistici che sta sviluppando l’università di Firenze.

Nei prossimi giorni poi individueremo le scuole in accordo con Ausl, Regione e Città metropolitana.

E a proposito delle vaccinazioni questa mattina il sindaco Dario Nardella si è sentito telefonicamente con il commissario straordinario Domenico Arcuri con cui c’è piena sintonia e ha condiviso con lui sul fatto che in Toscana la vaccinazione sta andando bene e che c’è una buona organizzazione.

“A breve tutto il personale sanitario sarà sottoposto alla vaccinazione - ha affermato Nardella -. Per le operazioni di vaccinazione riteniamo fondamentale il coinvolgimento pieno dei medici di famiglia, che sono numerosi nel territorio fiorentino: 265 medici di famiglia, 40 pediatri e 60 medici di continuità assistenziale, che dovranno essere coinvolti con modalità che sarà poi la Regione a stabilire. Inoltre, non è da escludere neanche il coinvolgimento di altre categorie di medici”. Contestualmente, in accordo con il consigliere Armentano, la Società della Salute di Firenze con l’assessore Funaro e i presidenti di Quartiere avvieremo un monitoraggio della situazione nelle Case della Salute e nei distretti perché è fondamentale rafforzare la rete della sanità del territorio”.

Sull’importanza di rafforzare l’assistenza socio-sanitaria sul territorio è intervenuto anche il consigliere Armentano: “Questa pandemia ci ha insegnato che uno dei sistemi dove investire di più per rafforzare le risposte ai bisogni di salute sono i servizi sanitari territoriali sui quali serve investire di più perché la sanità di prossimità deve essere sempre più identificata come la risposta più vicina ai bisogni di salute dei cittadini. Inizieremo a breve una visita in città nei luoghi insieme alla Ausl, alla Società della salute, all’assessore Funaro e ai presidenti dei cinque quartieri per capire come affrontare le prossime sfide”.

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