Toscana in fumo: bruciati 1000 ettari, rischio incendi prolungato ad ottobre

Nel territorio di Calci ci sono alcuni casi, isolati, di immobili bruciati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2018 14:14

Il presidente della Regione Enrico Rossi, da stamani sul posto per seguire direttamente le operazioni che impegnano da molte ore gli uomini della protezione cvile regionale, i vigili del fuoco, i volontari "Da una prima ricognizione la stima della superficie bruciata è di circa 1000 ettari. In questo momento sono ancora attivi due fronti di fuoco, verso Vicopisano e Buti".

"Al momento - prosegue Rossi - Abbiamo 2 elicotteri regionali che dovrebbero diventare 4. Al momento a Calci sono 300 le persone costrette ad uscire dalle proprie abitazioni, di cui 30 ospitate in alberghi ma, nel primo pomeriggio, non essendo prevista la proroga dell'ordinanza di evacuazione dovrebbero rientrare nelle proprie abitazioni. Nel territorio di Calci, come ci è stato comunicato dal sindaco, purtroppo ci sono alcuni casi, isolati, di immobili bruciati. A Vicopisano le persone evacuate sono circa 500, di cui 200 in grado di rientrare in casa già da stasera.

Degli altri solo una decina dovrà essere alloggiata in albergo. Nel frattempo si dovrà capire che danni hanno avuto le case e quindi se e quanto possono rientrare. Sul fronte del meteo le previsioni valide fino alle 17 segnalano venti in attenuazione - spiega Rossi - con tendenza a ruotare più a est che a nord-est e quindi in modo favorevole rispetto all'evoluzione dei due incendi".Il presidente Enrico Rossi informa che da oggi il settore forestazione della Regione Toscana ha istituito un nuovo periodo a rischio incendi che sarà valido fino al 10 ottobre, a causa del vento forte previsto anche nei prossimi giorni. Pertanto con questo atto si vietano l'abbruciamento di residui forestali e l'accensione fuochi in tutta la regione."Ci vorranno decenni e parecchi milioni di euro stimati da CIA Toscana" dice Giuseppe Fusco, fiduciario della condotta Slow Food Pisa e Monti Pisani, per ripristinare i danni.

"Ci sono costi che non è possibile stimare al momento, necessari affinché questi terreni devastati tornino ad essere terreni produttivi. Rimarrà un segno visibile per molto tempo"."Rispetto a ieri – prosegue Fusco - la situazione è migliorata, ma sono ancora presenti alcune criticità. L'aeroporto di Pisa è stato chiuso per consentire ai mezzi antincendio la piena operatività. Il Governatore Rossi ha dichiarato lo stato di emergenza e ordinato lo stop alla caccia nei luoghi del rogo.

Ci sono aziende agricole in emergenza: piccoli produttori di grande qualità e l'intero ecosistema del bosco è compromesso.Siamo fiduciosi che l'incendio sia contenuto grazie anche al lavoro incessante di moltissime persone. Il fronte ora si estende da Vicopisano a Buti. Purtroppo ci avevano già provato. A fronte di questa incomprensibile stupidità, desidero maggiormente ringraziare le amministrazioni e le istituzioni che si sono attivate prontamente e i volontari e addetti che hanno lavorato alacremente anche a rischio della propria vita".

Lo spaventoso incendio sta causando danni gravissimi all'ambiente e all’olivicoltura con la perdita di gran parte del patrimonio di piante secolari presenti nella zona e conseguente perdita della biodiversità olivicola. I Monti Pisani sono un piccolo ecosistema ricco e vitale, non solo da tutelare passivamente ma da valorizzare per la qualità dei sistemi antropici che nei secoli vi si sono affermati, per la sostenibilità che le attività delle piccole aziende, integrate con l'ambiente naturale, riescono ad esprimere.

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