Tentata violenza a studentessa di 17 anni, è caccia all'uomo

Ponte di Mezzo: l'aggressore l'avrebbe gettata a terra. Chelli (Fdi Q5) racconta la storia sui social. Gli sviluppi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2022 20:01
Tentata violenza a studentessa di 17 anni, è caccia all'uomo

Una storia terribile, molto triste. La racconta Matteo Chelli, consigliere Fdi del Quartiere 5 di Firenze. Nei giorni scorsi, esattamente martedì 4 ottobre, in zona Ponte di Mezzo, una ragazza di 17 anni ha subito la tentata violenza da parte di un uomo che poi è fuggito per le grida della giovane e il pronto arrivo di un amico. 

Era mattina, la giovane stava andando a scuola.

La vicenda è seguita dai carabinieri che stanno indagando per risalire all'identità dell'uomo. 

"Sono sconvolto, affranto - racconta Chelli sul proprio profilo Facebook - . Ho ricevuto una telefonata che non avrei mai voluto ricevere da parte di una mamma, un’amica. In lacrime mi ha raccontato che sua figlia, la scorsa mattina, è stata aggredita sotto il portone di casa in zona Ponte di Mezzo mentre stava recandosi a scuola. L’autore del fatto ha pensato bene di gettarla a terra e salirle addosso con il chiaro intento di violentarla. È stata la forza di questa ragazzina (appena diciassettenne) che l’ha portata a gridare con tutto il fiato che aveva in gola per cercare di attirare l’attenzione.

E così è stato: un compagno di classe che abita poco distante, sentendo le urla lancinanti, ha avuto la prontezza, la freddezza e il coraggio di correre giù dalle scale e contemporaneamente avvisare i Carabinieri, riuscendo a far desistere il soggetto in questione. Tutto - prosegue il consigliere - è stato denunciato alle autorità competenti che mi auguro riescano quanto prima ad assicurare alla giustizia il responsabile, purtroppo fuggito. Una storia tragica, solo per poco non trasformatasi in una dramma ancora peggiore, ma che comunque avrà delle inevitabili ripercussioni nelle vite di chi ne è rimasto vittima.

Questa povera ragazza era appena uscita di casa e stava andando a scuola come ogni santa mattina. Tutto è accaduto alla luce del Sole, sotto le finestre delle abitazioni (e siachiaro poco sarebbe cambiato se fosse accaduto in qualsiasi altro momento e luogo). Mi spaventa che qualcuno possa sentirsi a tal punto impunito. Ho deciso, in accordo con la famiglia, di raccontare questa storia perché non venga dimenticata. Perché questa violenza ingiustificata, incommentabile, vergognosa e vituperevole non passi inosservata.

Perché le istituzioni non si voltino dall’altra parte e diano risposte concrete, forti. “Non sono riuscita a proteggerla”, “Come farò ad essere tranquilla d’ora in poi”: sono le frasi che più mi hanno colpito al cuore durante la conversazione che ho avuto e adesso riecheggiano incessantemente nella testa. Intanto ci tengo a mandare nuovamente un abbraccio forte a tutta la famiglia e alla povera ragazza in questo momento purtroppo emotivamente devastante. I miei sinceri complimenti all’amico e compagno coetaneo intervenuto per primo in soccorso.

Ci vorrebbero - sottolinea Chelli - più persone così. Grande vicinanza e solidarietà è arrivata da tutto il Quartiere, e questo è sicuramente un bel segnale. Il mio impegno, seppur dall’ultimo degli scranni, sarà sempre proteso a far sentire la voce dei cittadini nelle sedi opportune e a cercare di migliore la nostra Città, nel loro interesse. La sicurezza è un tema basilare, cardine, centrale per ognuno di noi. Non mi stancherò mai di ripeterlo e di farmi parte attiva in questo senso, a maggior ragione dopo ciò che è accaduto.

Non siete e non sarete soli. Matteo", conclude Chelli sui social.

AGGIORNAMENTO - Dopo le fasi iniziali delle indagini, i carabinieri escludono ogni tipo di violenza sessuale. L'ipotesi di reato è tentata rapina. 

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