Firenze, 19 dicembre- La solidarietà è un dono che non si esaurisce ma si moltiplica mentre passa da una mano all’altra: è un gesto di semplice umanità, un buon esempio che si diffonde e invita gli altri a fare altrettanto per aiutare chi si trova in difficoltà.
Spumante analcolico di benvenuto con salatini, mousse di baccalà mantecato, uova di trota e briciole di tempura alla salvia, code di gambero al vapore marinate all’alloro, crema di fagioli cannellini, risotto ai frutti di mare, guancetta di Vitello brasata al tegame con purea di patate allo scalogno, semifreddo al mascarpone, caffè e cioccolato. E’ questo il menù della cena natalizia offerta dall’Enoteca Pinchiorri, lunedì sera (20 dicembre, ore 19.30), per 70 minori fragili e vulnerabili provenienti dalle strutture di accoglienza della Madonnina del Grappa sparse sul territorio fiorentino.
I ragazzi, che vivono nelle strutture di accoglienza sia italiani sia stranieri "sono già emozionati - raccontano gli operatori di Madonnina del Grappa - al solo al pensiero. Chi si prova una giacchetta, chi un vestito, chi si scarica il super green pass sul telefonino, regalando una serata di condivisione e unione in un uno dei posti più prestigiosi della città".
Da sempre l'Opera della Madonnina del Grappa, sin dal periodo del suo fondatore don Giulio Facibeni e dopo con la guida di don Corso Guicciardini, è stata una realtà aperta che voleva essere in stretta relazione con la socialità e la vita della nostra città, e questa serata ne è l'esempio. “Ci riempie di gioia – ha detto il presidente della Madonnina Vincenzo Russo - pensare che realtà come l'Enoteca Pinchiorri abbiano pensato all'Opera, come testimonianza di una città che non si dimentica la missione che questo Ente, presente nella città di Firenze da più di 100 anni, ogni giorno persegue”.
I ragazzi che saranno ospiti di questo bellissimo momento, sono ragazzi che fuggono dai loro paesi con la speranza di una vita migliore, che momentaneamente vivono distanti dalle loro famiglie per concentrarsi sul loro percorso di crescita, insomma ragazzi, che con la loro immensa forza, vogliono darsi una seconda possibilità, e l'Opera gli sta vicino per dare loro questa opportunità, per costruire insieme un mondo migliore.
La campagna di raccolta fondi "Panettone per file" a sostegno dell'assistenza ai malati gravi arriva anche nei punti vendita Unicoop Firenze. I supermercati di Novoli (via Forlanini) e di Ponte a Greve hanno scelto, infatti, di ospitare 200 Panettoni di File.
Si rinnova così la partnership tra Unicoop Firenze e Fondazione Italiana di Leniterapia) in un periodo dell'anno in cui la solidarietà acquista un valore speciale.
Con le parole della presidente di File, Livia Sanminiatelli Branca: "Supportando questa nostra campagna di raccolta fondi natalizia, i soci e i clienti di Unicoop potranno fare un dono prezioso a tutte quelle persone che stanno vivendo una situazione di malattia grave, aiutandole a trascorrere il tempo che resta nel modo migliore e con dignità"."Con i panettoni per File sosteniamo la fondazione che ha un compito difficile ma fondamentale, come accompagnare i malati nella fase terminale della loro vita, aiutandoli a lasciarla con umanità e senza dolore. Invitiamo soci e clienti ad acquistare i panettoni solidali, ma anche a seguire e sostenere File e le sue attività nell'arco dell'anno" fanno sapere da Unicoop Firenze.
Fondazione Italiana di Leniterapia dal 2002 si occupa di assistere i malati inguaribili nel calore del loro domicilio, negli hospice e negli ospedali del territorio, supportando anche le loro famiglie sia nel percorso di malattia sia nella dolorosa fase successiva alla perdita.
Un defibrillatore donato alla città, per festeggiare i 50 anni dalla fondazione. E' il gesto della Società di Mutuo Soccorso tra i Tassisti Fiorentini. Il defibrillatore è stato installato sui muri esterni della sede della Socota Radio Taxi Firenze 4242 in via Valdinievole, ed è disposizione di tutto il quartiere; ne è stata comunicata l'esatta ubicazione anche al servizio del 118. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della SMS Tassisti Fiorentini, Francesco Fedi; il presidente della Socota, Simone Andrei e il presidente del Quartiere 5, Cristiano Balli.
"Oggi è un giorno speciale perché il 15 dicembre 1971 veniva fondata la Società di Mutuo Soccorso tra i tassisti fiorentini - ha spiegato Fedi -. Per celebrare questa ricorrenza, abbiamo pensato di fare qualcosa per i tassisti e per tutta la città, e quindi abbiamo deciso di donare un defibrillatore posizionato qui in via Valdinievole, sul muro esterno della sede della Socota, ma a disposizione di tutto il quartiere. Ringraziamo il presidente del Quartiere 5, Cristiano Balli, per essere intervenuto". Al termine della cerimonia, Balli ha consegnato una targa a Massimo Mugnaini, il socio più anziano della società di mutuo soccorso.
E' stata un successo la cena di fondazione della Libera Compagnia del Sigaro di Firenze, associazione culturale avente ad oggetto lo studio della coltivazione del tabacco e della produzione di sigari, la loro degustazione ed il tramandare i legami profondi con il 'nuovo mondo' della città di Firenze e dei suoi cittadini più illustri, a partire da Amerigo Vespucci. Durante la cena di lunedì scorso a Villa Cora, è stata promossa una raccolta di fondi a favore della Croce Rossa Comitato di Firenze. Alla fine della serata, il Presidente dell'Associazione, Borgheresi ha consegnato quanto raccolto al Presidente della Croce Rossa Comitato di Firenze, Lorenzo Adreoni, ringraziando la CRI per il lavoro svolto e che sta svolgendo negli Hub vaccinali di Firenze ed in particolare al Mandela Forum.
Andreoni ha ringraziato per la somma donata, specificando che sarà devoluta interamente al progetto dell'Unità di Strada che si occupa dell'assistenza e del conforto dei senza tetto presenti in città. Alla serata di gala hanno partecipato il Presidente Nazionale della Cigar Club Association, Francesco Minetti e la nota azienda toscana di produzione tabacco e sigari, Mastro Tornabuoni con il Presidente, Andrea Pichi Graziani.
Hanno preso parte all'evento anche i rappresentanti delle istituzioni. Per la Regione Toscana erano presenti la Vicepresidente della Giunta, Stefania Saccardi e il Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo, mentre per il Comune di Firenze ha portato i saluti del sindaco Nardella la Vicesindaca Alessia Bettini, presenti anche gli Assessori Federico Gianassi e Cecilia Del Re. Tutti si sono associati ai ringraziamenti alla Croce Rossa e complimentati per l'iniziativa promossa.
Un nuovo ecografo multifunzione è stato donato al pronto soccorso di Empoli, diretto dal dottor Simone Vanni. Lo strumento è destinato all’area Covid della medicina d’urgenza per agevolare una diagnosi precoce per il trattamento della polmonite da Covid, ma sarà utilizzato anche per individuare altre gravi patologie.
Alla donazione erano presenti la dottoressa Silvia Guarducci, direttore sanitario Ospedale di Empoli, il dottor Simone Vanni, direttore medicina d’urgenza Empoli, la dottoressa Paola Bartalucci, medico del pronto soccorso Empoli, insieme ad una rappresentanza del personale medico e infermieristico del reparto.
L’ecografo, del valore di circa 25 mila euro, è stato donato all’Ospedale San Giuseppe di Empoli grazie alla generosità di una nota Azienda veneta, con una sede anche in zona empolese, leader internazionale nella produzione e commercializzazione di contenitori in vetro cavo per i mercati della cosmetica e profumeria e del food & beverage.
Lo strumento è dotato di un innovativo sistema a ultrasuoni touch-screen ed è concepito per fornire un imaging di alta qualità che consente di riconoscere un quadro clinico in tempi rapidi. Con una sonda multifunzione è possibile effettuare ecografie toraciche, addominali e cardio-vascolari. E’ un sistema ecografico semplice con estrema facilità d’uso finalizzato ad effettuare ecografie di primo livello in pronto soccorso in regime di emergenza e grazie al quale è possibile la corretta gestione delle patologie tempo dipendenti direttamente al letto del paziente.
“Lo strumento è un’estensione dell’esame obiettivo che permette di trattare situazioni critiche nel miglior modo possibile e in tempi rapidi sia dal personale della medicina di urgenza che dagli specialisti con cui lavoriamo in team- spiega il dottor Vanni- Mi sento di ringraziare particolarmente per questa donazione poiché arriva in una fase delicata per la Medicina d’Urgenza ed è motivo di orgoglio e gratificazione per tutti noi.”
“Con questo gesto di generosità il nostro Ospedale potrà utilizzare nuova strumentazione innovativa che contribuisce a migliorare la qualità dell’assistenza ottimizzando tempi e risorse. Ringraziamo pertanto per la continua la vicinanza dimostrata - conclude la dottoressa Guarducci.”
Tra gli amici che da sempre viaggiano al fianco del Banco Alimentare della Toscana nella quotidiana distribuzione di cibo per tutte le persone e le famiglie in difficoltà, c’è senza dubbio la Fondazione CR Pistoia e Pescia.
Ormai dal 2010 il sostegno della Fondazione è importantissimo per il Banco Alimentare soprattutto nella provincia di Pistoia: quest’anno, nonostante le difficoltà o forse proprio per le sempre maggiori difficoltà di questi mesi, hanno pensato di dare un aiuto concreto di ben 10mila euro, una cifra addirittura raddoppiata rispetto a quella degli anni scorsi, cifra che verrà gestita in un corposo progetto che comprende i Siti cibo delle mense aziendali ed un aumento del recupero proprio dalle aziende del territorio.
“I mesi di pandemia – ha sottolineato il presidente del Banco Alimentare della Toscana, Leonardo Berni – ci hanno mostrato una volta di più l’importanza di poter far affidamento su sostenitori concreti, che condividono il nostro impegno e che decidono di darci un aiuto concreto per chi ha fame. Quello che la Fondazione CR Pistoia e Pescia fa con noi da più di 10 anni va al di là delle cifre (decisamente consistenti) perché è una forma di aiuto che arriva dritta lì dove ce n’è bisogno”
Lo stesso spirito che ha animato l’iniziativa voluta dal presidente e dal vice della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Enrico Isoppi e Sergio Chericoni: hanno deciso infatti di dare una mano alla storica cooperativa sociale La Rocca di Fossone e al tempo stesso donare generi alimentari alle sedi apuane della Caritas per dare una mano alle famiglie bisognose. La Fondazione CrC ha quindi incaricato la cooperativa sociale di preparare 100 cesti regalo con prodotti del territorio che sono stati equamente distribuiti fra le sedi di Massa, Avenza e Lunigiana.
Purtroppo con l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia il numero di persone che si rivolgono alle Caritas aumenta di giorno in giorno, come ha confermato venerdì pomeriggio padre Claudio Baleani, parroco della chiesa di Maria Santissima Mediatrice di via Covetta, quando il segretario della Fondazione CrC, Antonio Simonini, assieme al direttore della cooperativa Angelo Guadagni coadiuvato da alcuni degli operatori e dal presidente della consulta provinciale delle disabilità, Pierangelo Tozzi, ha consegnato i pacchi destinati ai poveri seguiti dalla Caritas di Avenza.
Ad accoglierli anche il professor Egidio Comi, in passato già consigliere della Fondazione e uno dei volontari del centro, che ha fatto visitare i magazzini della struttura: qui ogni settimana attraverso la Caritas diocesana arrivano circa 70 pacchi da 15 chili ciascuno dal banco alimentare distribuiti due martedì al mese. Si parla solo di persone registrate dalla Caritas, attraverso la presentazione dell’Isee. Poi si aggiungono le donazioni spontanee dei cittadini e gli acquisti della parrocchia: ogni donazione può essere indispensabile per offrire un po’ di conforto e qualcosa per placare la fame.
Le richieste di aiuto sono aumentate in questi due anni a causa della pandemia e non sembrano fermarsi.
“La situazione è ancora un disastro – racconta padre Baleani – a causa del Covid. Da marzo a dicembre del 2020 ho distribuito circa 25 tonnellate di generi alimentari e il ritmo è calato soltanto negli ultimi mesi. Poi un aiuto per pagare le bollette, gli affitti, qualche volta anche la benzina per permettere alle persone di andare a lavorare. Tanti sono quelli che hanno bisogno e ogni mano è utile”.
Basta pensare che all’ingresso della parrocchia due anni fa, su spinta del parroco, è stata realizzata una sorta di buca dell’aiuto ‘lampo’ dove chi può mette qualcosa da mangiare per chi non ha fame. Tutto in silenzio, senza occhi che guardano e da cui magari ci si sente giudicati, senza presentare Isee. Un progetto che doveva durare due mesi, ricorda Michela Dazzi che è una delle volontarie del centro, e che dopo due anni ancora funziona. Una mano che ora è arrivata anche dalla Fondazione CrC grazie ai 100 cesti regalo preparati dai ragazzi seguiti dalla cooperativa sociale La Rocca per le Caritas apuane e di cui 33 sono stati consegnati alla parrocchia di Avenza. Cesti nel segno della tradizione locale con prodotti alimentari del territorio: focaccia dolce, vino, testaroli, miele della Lunigiana, lardo, caffè e cioccolata di Pontremoli.
“La cooperativa è nata nel 1977 e si occupa di sociale – sottolinea il direttore Guadagni -, di inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità. A causa del Covid purtroppo le nostre attività si sono ridotte sia sotto il profilo dell’inclusione sociale, ma anche nella commercializzazione delle acque minerali a domicilio, che rappresenta il nostro principale introito. Abbiamo quindi pensato a questa iniziativa solidale che potesse dare un segno di ripartenza, consentendo anche di coinvolgere i ragazzi in un’attività concreta che mancava da tanto tempo. Grazie alla Fondazione CrC per l’iniziativa meritoria e al supporto della Consulta e all’Anffas”. Il presidente della Consulta provinciale per le disabilità, Tozzi, ha ricordato il valore sociale nel tessuto cittadino della cooperativa La Rocca, una realtà ben radicata e importante con oltre 40 anni di attività.