Svasso maggiore, nascono i pulcini ad Arnovecchio

Il 6 e 7 giugno, all’oasi naturale protetta, dopo un mese di cova, si attende l’evento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 giugno 2020 11:33
Svasso maggiore, nascono i pulcini ad Arnovecchio

EMPOLI – Nel prossimo fine settimana, sabato 6 e domenica 7 giugno 2020, c’è un motivo in più per visitare l’Oasi di Arnovecchio, gioiello verde del Comune di Empoli: nel nido dello Svasso maggiore, dopo un mese di cova, dovrebbero finalmente nascere i primi pulcini. Proprio un fine settimana coi fiocchi.

CHI E’ LO SVASSO MAGGIORE E CHE COSA FA - Lo Svasso maggiore è un uccello tuffatore che frequenta le acque del laghetto di Arnovecchio tutto l’anno, immergendosi a diversi metri di profondità alla ricerca delle prede preferite che di solito sono pesciolini o invertebrati acquatici.

Nel mese di maggio costruisce un nido galleggiante, e da alcuni anni lo fa proprio di fronte all’osservatorio principale, costringendo i gestori dell’oasi ad attuare un protocollo speciale che eviti ogni possibile forma di disturbo.

D’altra parte, messe in atto tutte le dovute precauzioni, si tratta di un’occasione unica per osservare il comportamento riproduttivo della specie, caratterizzato da spettacolari danze di corteggiamento e cure parentali veramente straordinarie.

Di solito veniva montato un potente cannocchiale, al quale si alternavano i visitatori, ma in tempi di coronavirus gli esperti del Centro RDP Padule di Fucecchio garantiscono la sicurezza collegando una telecamera con un forte zoom ad un monitor.

Sarà quindi possibile osservare in diretta i pulcini, che da piccoli vengono portati sul dorso da uno dei due genitori: una barchetta di penne e piume con quattro o cinque passeggeri che sporgono solo le testoline in attesa dell’imbeccata.Sarà anche l’occasione per ascoltare il canto dell’Usignolo, osservare le libellule e le farfalle multicolori che volano sul prato o le fioriture di stagione come l’Orchidea piramidale, l’Aglio delle vigne, la Barba di becco e l’Iperico perforato.

ARNOVECCHIO AL TEMPO DEL COVID 19 - L’area naturale protetta di Arnovecchio è aperta al pubblico, per salutari passeggiate nella natura, il sabato pomeriggio dalle 16 alle 19 e la domenica mattina dalle 9 alle 12.Nell’area sono state adotatte alcune semplici norme di sicurezza: obbligo di mascherina, di disinfettarsi le mani con il gel e di distanza interpersonale di un metro e ottanta.Sarà possibile entrare, a turno, nei capanni di osservazione, portandosi da casa un buon binocolo per vedere meglio gli ospiti alati del lago e del bosco.Ad accogliere i visitatori ci saranno come al solito le guide del Centro RDP Padule di Fucecchio, da contattare per informazioni al numero telefonico 0573 84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it .L’OASI - L’area di Arnovecchio, collocata in un paleomeandro dell’Arno rettificato nel corso del XVI secolo, fu interessata in tempi più recenti da attività estrattive per la produzione di ghiaia, durate circa quarant'anni, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri.Attualmente è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche.Nella parte di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l'osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.

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