Firenze–. Dalle 8:00 di domani, giovedì 14 marzo, Anas riaprirà al traffico la strada statale 12 “dell’Abetone e del Brennero” nel comune di San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia, chiusa la scorsa settimana in seguito a una frana. Il transito sarà regolato a senso unico alternato con semaforo, al fine di consentire la prosecuzione dei lavori.
Gli interventi, avviati da Anas immediatamente dopo l’evento, hanno riguardato una prima fase di messa in sicurezza provvisoria tramite bonifica del versante da tutto il materiale in frana e posa in opera di una rete corticale da 1.200 metri quadrati con 260 chiodature per il consolidamento del versante, attività che hanno richiesto l’impiego di rocciatori specializzati.
A seguire sarà realizzata una barriera paramassi in quota, alta 6 metri e lunga circa 30 metri che sarà completata entro due mesi e consentirà l’eliminazione del semaforo.
“La tempistica per il ripristino totale della circolazione a doppio senso di marcia sulla 325 sarà precisabile al termine delle verifiche sulla stabilità dei versanti attualmente in corso”. Così l’assessore regionale Stefano Baccelli ha risposto in Aula alle interrogazioni rispettivamente di Silvia Noferi (M5S) ed Elena Meini (Lega) in merito alle frane che hanno bloccato la strada regionale 325 nella Val di Bisenzio.
“E’ in programma – continua Baccelli - un’intesa con gli enti locali relativa alla mobilità integrata dell’area nord della provincia di Prato che risponde all’esigenza di studiare le alternative progettuali alla 325 anche al fine di evitare imprevisti e situazioni emergenziali nonché agli approfondimenti relativi al servizio ferroviario integrato con il sistema su gomma”.
L’assessore in premessa ha precisato che “la regionale 325 è in gestione alla provincia di Prato” e quindi spettano a questa le funzioni per l’“intervento di ripristino dalle frane”; “in capo invece alla Regione la competenza in merito all’attuazione degli interventi di investimento previsti nel piano regionale integrato delle infrastrutture della mobilità”. Baccelli ha ricordato gli interventi messi in atto per le verifiche di stabilità, la messa in sicurezza, la somma urgenza e per il ripristino della viabilità. Tra gli interventi, l’assessore ha parlato del ripristino della circolazione a senso unico alternato, del sistema viario alternativo con strade comunali utilizzate in via temporanea, del potenziamento dei servizi ferroviari sulla tratta Prato centrale - Vernio e dei bus urbani per assorbire le esigenze di mobilità dei pendolari
“L’oggettivo successo di questa implementazione e riapertura del servizio ferroviario – ha concluso - è visto dalle amministrazioni locali come un prototipo da sviluppare e continuare per favorire l’utilizzo dei treni da parte degli studenti, da un’emergenza potrà emergere un’implementazione”. Baccelli ha ricordato che “per ora sono attivi gli interventi di somma urgenza da parte della Provincia”; il presidente Giani con l’assessore Ciuoffo hanno fatto un sopralluogo e presto sarà fatto uno studio di fattibilità con percorsi alternativi alla 325 e per progettare un meccanismo di galleria artificiale per proteggere l’area della frana.
“Insoddisfatta perché questa non è la risposta” così si è dichiarata la consigliera regionale Noferi. “Chiedevo notizie sulla messa in sicurezza e il ripristino della statale 325” ha detto. “Sono felice che l’intermodalità sia stata un successo”, ma “le aziende non possono contare sui treni per le spedizioni e gli approvvigionamenti“. “Bisognerebbe fare una riflessione e cercare di arginare le cause del dissesto idrogeologico”.
“Totalmente insoddisfatta” anche la consigliera Meini. “Nemmeno le mie domande hanno ricevuto una risposta – ha detto – le chiedevamo cosa intendesse fare la Regione oggi. Tutto ciò che sappiamo viene dai quotidiani, volevamo una risposta in Consiglio regionale”. “Lodevole aver trovato un’alternativa per gli spostamenti ma questa non era la domanda che le abbiamo posto”. “Speriamo non si sia sbagliato Ministero, non abbiamo capito quale sia stato l’interlocutore a livello di Governo centrale” e nemmeno “quale sia la visione della Regione per la soluzione a quel problema”.
"Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha deciso di governare la nostra regione soltanto ieri. Sostenere che finalmente si affronti ad un tavolo interistituzionale la questione della Strada Regionale 325, croce da sempre della Val Bisenzio, non solo è un paradosso, ma rasenta quasi una presa in giro dei cittadini tutti che un'istituzione non si dovrebbe mai permettere. L'aggettivo stesso che definisce quella Strada è 'regionale' ma, a denunciare l'urgenza di una viabilità alternativa alla sola SR 325, prevedendo situazioni drammatiche come quelle causate dalla frana e dagli smottamenti di queste settimane, siamo sempre stati noi di Fratelli d'Italia e, in questi giorni, i sindaci della vallata, che hanno scritto una lettera direttamente al Ministero delle Infrastrutture.
La risposta di Eugenio Giani è stata invece provare ad intestarsi un'attenzione al problema che, di fatto, non ha mai avuto, provando a tirare per la giacca il Governo chiedendo fondi, ieri per la SR 325 appunto, oggi per la Declassata di Prato, in un modo che sembra privo di ratio e molto più simile, invece, a parole in libertà, peraltro, espresse solo attraverso dichiarazioni a mezzo stampa. Modalità molto diversa da quella del Ministero delle Infrastrutture, e in particolare del Vice Ministro Galeazzo Bignami, che si è da subito attivato, nonostante la competenza della strada sia, appunto, regionale.
Il presidente Giani continua pervicacemente a perseguire la linea politica del chiedere finanziamenti allo Stato che, evidentemente, ha scambiato per il salvadanaio della Toscana. Politiche che si basano su un batter cassa coordinato e continuativo, ricordiamo al governatore, ottengono il risultato di non risolvere davvero i problemi dei toscani, ma anzi sono soltanto la dimostrazione che si sta spostando lo sguardo dalle esigenze reali dei cittadini". Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d'Italia Chiara La Porta.